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Precipitano i rendimenti decennali dei titoli tedeschi

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Written by Moreno La Guardia
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Martedì, i rendimenti dei titoli di stato tedeschi a lungo termine hanno toccato un nuovo minimo delle ultime due settimane. Questo calo è stato causato dai recenti dati economici che suggeriscono che il ciclo di restrizione monetaria della Banca Centrale Europea potrebbe concludersi presto.

Le previsioni di mercato per il tasso terminale della BCE si sono mantenute stabili intorno al 4%. Tuttavia, alcuni analisti sostengono che la banca centrale potrebbe rivedere le sue proiezioni sull’inflazione a settembre, lasciando invariato il tasso di deposito al 3,75%. Attualmente, il tasso di deposito è al 3,5% e la maggior parte degli analisti prevede un aumento di 25 punti base (bps) la prossima settimana.

I mercati monetari stimano con una probabilità del 95% un aumento di 25 bps la prossima settimana, mentre c’è solo il 70% di probabilità di un ulteriore rialzo dei tassi a settembre. Il rendimento del titolo di stato tedesco decennale, considerato il punto di riferimento per l’area dell’euro, è sceso di 6,5 bps al 2,388%, raggiungendo così il livello più basso dal 3 luglio.

Immagine di copertina, "BUND, Precipitano i rendimenti dei titoli tedeschi decenalli", sfondi di alcuni certificati di titoli di stato.
Tra le cause vi è la probabile fine del ciclo di rialzo dei tassi di interesse da parte della BCE.

Il rallentamento dell’economia cinese influenza il mercato globale

I dati pubblicati lunedì hanno evidenziato che la crescita del prodotto interno lordo (PIL) cinese nel secondo trimestre è stata del 6,3%, un valore molto al di sotto delle previsioni degli economisti che si attestavano al 7,3%. Nel mese di giugno, le vendite al dettaglio sono aumentate solo del 3,1%, segnando un brusco rallentamento rispetto al significativo incremento del 12,7% registrato a maggio.

Secondo Jussi Hiljanen, responsabile della strategia sui tassi di interesse europei presso la banca SEB, diversi fattori stanno influenzando i rendimenti obbligazionari. I dati sull’inflazione negli Stati Uniti della scorsa settimana hanno alimentato un’aspettativa di inflazione più ottimistica, mentre attualmente si osserva un sentiment positivo tra gli investitori. Tuttavia, il dato più rilevante che ha influito sull’andamento dei mercati è stato la deludente crescita economica della Cina.

Hiljanen ha sottolineato che questi dati hanno portato a revisioni al ribasso delle previsioni di crescita cinese, con conseguenze indirette sull’economia occidentale.

Il rendimento dei titoli di stato italiani decennali, rappresentato dal tasso di interesse sul titolo, è diminuito di 4 punti base, stabilendosi al 4,133%, dopo un calo di 18 punti base la settimana precedente.

Ciò ha comportato un leggero allargamento del differenziale tra i rendimenti dei titoli di stato decennali italiani e tedeschi, che ora si attesta a 170 punti base (pbs). Questo “spread” viene considerato un indicatore delle sensazioni degli investitori nei confronti dei paesi europei più indebitati come l’Italia.

Joann Spadigam, stratega dei tassi di interesse europei presso NatWest Markets, ha suggerito che gli sviluppi negli Stati Uniti e nel Regno Unito avranno un impatto significativo sull’area dell’euro questa settimana. In particolare, l’attenzione sarà rivolta all’andamento dell’inflazione nel Regno Unito, poiché ciò potrebbe influenzare i mercati finanziari e determinare una revisione delle valutazioni.

Grafico che mostra l'andamento del rendimento dei titoli di stato tedeschi decennali nell'ultimo anno.
Il rendimento dei titoli di stato tedeschi decennali è precipitato negli ultimi giorni.

Non è certo un’ulteriore rialzo dei tassi

Durante un’intervista a Bloomberg TV durante il summit del G20 in India, il governatore della Banca Centrale dei Paesi Bassi, noto come il “falco”, Klaas Knot, ha enfatizzato che un aumento dei tassi di interesse nella prossima riunione di settembre della Banca Centrale Europea (BCE) non è un evento garantito. Questa dichiarazione sta alimentando le speculazioni riguardo a una possibile sospensione della politica di aumento dei tassi, alla luce dei recenti dati sull’inflazione e sulla crescita economica.

Knot ha ribadito che un aumento dei tassi è considerato necessario per la riunione di luglio, ma ha sottolineato che dopo la pausa estiva di agosto, non si può essere certi che ciò si verificherà. Questa incertezza lascia aperta la possibilità che la BCE prenda in considerazione altri fattori economici prima di procedere con una nuova politica di aumento dei tassi.

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