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Report: BlackRock boccia il 93% dei voti su sostenibilità

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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BlackRock, spesso chiamata “la società che possiede Wall Street”, controlla 9.4 triliardi di dollari in asset investiti dai clienti. Questo le consente di essere una società rappresentata nella compagine sociale di tutte le grandi società, americane e non, con un’influenza estremamente grande sulle decisioni delle imprese. Quando un azionista controlla la percentuale di quote che BlackRock controlla in migliaia di aziende, diventa in grado di influenzare il consiglio di amministrazione introducendo i suoi uomini di fiducia all’interno. Per questo motivo, BlackRock controlla direttamente le nomine di migliaia di membri del board di altrettante imprese quotate in Borsa. La politica comune di BlackRock diventa la politica dei membri del consiglio di amministrazione che la società colloca nelle aziende in cui investe.

Per questo motivo, sta facendo il giro del mondo la notizia del nuovo report pubblicato dall’azienda, in cui vengono messi in risalto dati e numeri sull’attività di BlackRock nel corso dell’ultimo anno. In questo report si legge che i membri dei consigli d’amministrazione eletti da BlackRock hanno votato “no” al 93% delle proposte legate ad ambiente, sostenibilità e politica ESG. Come si legge nel documento, intitolato 2023 Investment Stewardship, la società ha approvato soltanto 71 proposte su 813 legate alla sostenibilità. La cifra è in netto calo rispetto al 22% dello scorso anno e al 41% di quello precedente, indicando che BlackRock sta diventando decisamente più selettiva nella scelta delle iniziative green da appoggiare.

presentazione della notizia sul record di proposte ambientali bocciate da BlackRock
Complessivamente i consiglieri hanno votato nel 89% dei casi sulla stessa linea dei manager delle aziende

Il commento della società

Joud Abdel Majeid, a capo della divisione di Investment Stewardship di BlackRock, ha commentato in modo molto chiaro questi dati. Ha sottolineato che il problema non riguarda l’appoggio alle politiche ambientali in senso stretto, ma la scarsa qualità delle proposte ricevute. Stando a Majeid, le proposte pervenute sono state in gran parte ridondanti, infondate o semplicemente insensate dal punto di vista economico. Ha anche rimarcato che il compito di BlackRock è quello di produrre valore per gli azionisti, lasciando intendere che l’azienda mette sempre al primo posto la redditività delle decisioni piuttosto che la sostenibilità ambientale delle stesse. Il manager di BlackRock rimarca anche che gli azionisti sono stati chiamati a votare più che in passato su queste materie, con un aumento del 31% delle votazioni legate a temi di sostenibilità rispetto allo scorso anno.

BlackRock ha individuato la causa di queste proposte di scarsa qualità in una circolare emessa dalla SEC a novembre del 2021. Questa circolare lascia maggiore libertà di proposta agli azionisti, dando loro la possibilità di indire una votazione su temi che abbiano un significativo impatto sociale e ambientale. Di conseguenza, spiega BlackRock, sono pervenute più proposte ma meno qualificate.

Rimangono comunque dei seri dubbi su quanto questa spiegazione possa essere attendibile, per lo meno considerando la portata del fenomeno: lo scorso anno, grazie alla circolare in questione, il numero di richieste ricevute ha segnato un aumento del 130% rispetto all’anno precedente. Ciò nonostante, la percentuale di proposte a cui BlackRock aveva detto “sì” era tre volte più alta. Più che un problema di qualità delle proposte, sembra un problema di concentrarsi sugli investimenti che possono generare profitti e redditività -come occuparsi degli asset di Silicon Valley Bank– in un momento di tassi di interesse molto alti.

grafico voti BlackRock su proposte nei consigli d'amministrazione
Il grafico, estratto direttamente dal report di BlackRock, mette in evidenza le tematiche su cui i suoi consiglieri d’amministrazione hanno votato e i risultati delle votazioni

Il gigante degli investimenti fa un passo indietro

Lunedì, in anticipazione a questo report, BlackRock aveva annunciato qualcosa di molto inerente al tema in questione. L’azienda controlla il marchio iShares, tra i più grandi promotori di ETF al mondo. L’ETF più grande di iShares è iShares Core S&P 500 ETF, che si limita a replicare lo S&P 500. Si tratta di uno dei fondi più grandi al mondo e la metà del capitale complessivo è investito da investitori al dettaglio, circa 150 miliardi di dollari. Ora questi investitori avranno la possibilità di influenzare il modo in cui i membri dei consigli d’amministrazione eletti da BlackRock orienteranno le loro decisioni nei voti aziendali. Il meccanismo è leggermente complesso, ma è la prima volta che BlackRock questa possibilità ai piccoli risparmiatori. Due altri grandi sponsor di ETF, State Street e Vanguard, hanno già iniziato a seguire questo percorso: complessivamente le tre aziende controllano asset per $20 triliardi.

BlackRock intende rivolgersi a due consulenti esterni, che saranno Institutional Shareholder Services e Glass Lewis & Co. Questi consulenti formuleranno dei piani di voto, essenzialmente delle linee guida sulle priorità che i vari membri dei consigli d’amministrazione dovranno dare alle questioni che verranno sottoposte alla loro attenzione. I singoli investitori avranno la possibilità di votare per uno di questi piani di voto, in modo da stabilire democraticamente quali linee guida i membri dei board dovranno seguire nelle loro decisioni. BlackRock ci tiene comunque a sottolineare che gli investitori potranno votare solo sulle linee guida generali, senza essere interpellati sui voti che riguardano decisioni interne a una singola società.

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