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Samsung abbandona il piano di sostituire Google con Bing

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Written by Moreno La Guardia
Durante le prime fasi della mia carriera giornalistica, mi sono concentrato prevalentemente sull'universo delle criptovalute. Successivamente, ho ampliato il mio campo d'azione approdando a TradingOnline.com, dove mi occupo attualmente delle tematiche legate al settore tecnologico e all'innovazione.
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Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Samsung avrebbe deciso di abbandonare il suo piano di sostituire Google con Bing come motore di ricerca predefinito sui dispositivi Galaxy. La società ha sospeso una revisione interna che aveva avviato per valutare l’impatto di questa transizione e ridurre la sua dipendenza da Google.

Immagine di copertina, "Samsung, Abbandonato il progetto di sostituire Google con Bing sui dispositivi Galaxy", sfondo di un telefono Samsung.
La società era preoccupata di intaccare le fruttuose relazioni commerciali con Google.

Il rapporto di Samsung

Nonostante Samsung rimanga il maggiore produttore di smartphone a livello mondiale, l’azienda desidera ridurre la sua dipendenza dai servizi di Google. Attualmente, i telefoni Galaxy di Samsung utilizzano Google come motore di ricerca predefinito nel loro browser interno.

Inizialmente, Samsung stava esaminando la possibilità di utilizzare Bing di Microsoft, sfruttando le sue nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, come alternativa valida.

Sembra che Samsung abbia concluso che un ipotetico passaggio potrebbe non fare una grande differenza, poiché la maggior parte degli utenti Galaxy non utilizza effettivamente il browser web di Samsung. Secondo quanto riportato, la società ha appurato che la maggior parte degli utenti preferisce altri browser e motori di ricerca, rendendo la sostituzione di Google con Bing meno rilevante.

Nel rapporto Samsung ha sottolineato le preoccupazioni sul modo in cui tale cambiamento potrebbe essere interpretato dal mercato e all’impatto sulle relazioni commerciali tra Samsung e Google, che attualmente sono sia partner che concorrenti nel settore degli smartphone.

Google utilizza i chip di memoria di Samsung per i suoi dispositivi, mentre Samsung dipende dalla piattaforma Android di Google, come la maggior parte dei produttori di smartphone. Inoltre, Google paga una somma di cui non si conosce l’entità per avere il suo motore di ricerca predefinito sui telefoni Galaxy, e potrebbe non essere conveniente per Samsung modificare questa relazione.

Immagine di concept dell'intelligenza artificiale.
Le aziende tech stanno investendo tantissimo nell’intelligenza artificiale generativa.

Samsung pensa alla propria AI

Non possiamo sapere con certezza se l’abbandono del piano sia dovuto a negoziazioni in corso con Google, fallite trattative con Microsoft, all’avanzamento dell’AI Bard di Google, o ad altre ragioni completamente diverse.

Microsoft sta cercando altre strategie per aumentare la quota di mercato del suo motore di ricerca Bing. Ad esempio, il nuovo chatbot di Bing è stato integrato nel browser Edge dell’azienda ed è in arrivo anche nella casella di ricerca di Windows 11.

Microsoft Bing è già presente sulla maggior parte degli smartphone e tablet Galaxy grazie a un recente aggiornamento di SwiftKey. Anche se Bing non è il motore di ricerca predefinito, l’IA generativa è ora integrata nella tastiera SwiftKey preinstallata. Questa tastiera viene offerta da Samsung come alternativa alla propria app di tastiera, che viene abilitata di default sui dispositivi Galaxy.

Per quanto riguarda le altre esigenze di intelligenza artificiale di Samsung, di recente l’azienda ha imposto una nuova regola che vieta ai dipendenti di utilizzare ChatGPT come strumento di lavoro a seguito di alcune divulgazioni accidentali di dati sensibili sui semiconduttori verso i server cloud di ChatGPT.

Tuttavia, sembra che le ambizioni di Samsung nel fornire assistenza ai dipendenti tramite l’uso dell’AI siano cresciute ulteriormente. Secondo quanto riportato, Samsung si è associata a Naver e sta sviluppando la propria intelligenza artificiale generativa da utilizzare in modo esclusivo all’interno della rete aziendale.

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