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Statistics Canada, 35.000 nuovi posti di lavoro a marzo

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Written by Samanta Musai
Diplomata in Scienze Economiche, con parte del mio percorso formativo svolto presso l'Université Paris-Est Créteil a Parigi, ho conseguito una specializzazione in Amministrazione Aziendale. La mia professione di analista è incentrata sulla geopolitica e sulla macroeconomia.
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Statistics Canada ha affermato giovedì che l’economia canadese ha guadagnato 35.000 posti di lavoro a marzo, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 5%, vicino al minimo storico per il quarto mese consecutivo.

La creazione di posti di lavoro ha visto enormi aumenti negli ultimi mesi: a dicembre era aumentata di 69.000, a gennaio è aumentata significativamente di 150.000 e a febbraio ha visto un aumento di 22.000. Quello di marzo è stato un risultato migliore del previsto, considerato che gli analisti si aspettavano un modesto aumento dell’occupazione per il mese trascorso.

L’occupazione è aumentata particolarmente nel settore privato, mentre è rimasta stabile nel settore pubblico e per i lavoratori autonomi. I settori che hanno visto una crescita dell’occupazione più significativa sono stati quelli dei trasporti, della finanza e delle assicurazioni, mentre i posti di lavoro sono diminuiti nel settore delle costruzioni e delle risorse naturali.

bandiera del Canada, omini stilizzati
Continua il trend della crescita dell’occupazione in Canada, mentre il tasso di disoccupazione rimane stabile

Il tasso di disoccupazione in Canada

Gli analisti intervistati da Reuters avevano previsto che a marzo si sarebbero aggiunti 12.000 posti di lavoro netti e il tasso di disoccupazione sarebbe salito al 5,1%. Si è invece assistito ad un aumento netto di 34.700 posti, il settimo aumento mensile consecutivo, portando ad un aumento netto da settembre di 383.000 nuovi posti. Ciò rappresenta un segnale di resilienza economica in vista della riunione politica della banca centrale della prossima settimana.

Il tasso di disoccupazione del Paese non ha subito particolari variazioni: era leggermente diminuito a dicembre e da allora si è attestato vicino al minimo storico del 4,9% registrato a giugno e luglio. Secondo Statistics Canada la percentuale di disoccupati di lunga durata, ovvero coloro che erano stati disoccupati per 27 settimane o più, era del 16%, in calo rispetto al 20,3% dell’anno precedente. La maggior parte dei disoccupati, secondo l’analisi, era invece disoccupata da 13 settimane o meno e la paga oraria media per i dipendenti è aumentata di oltre il 5% rispetto a un anno fa, raggiungendo i 33,12 dollari canadesi (24,56 dollari USA).

I dati sull’occupazione e i robusti dati sul PIL pubblicati la scorsa settimana verranno presi in considerazione dalla banca centrale per cercare di determinare se siano necessari ulteriori movimenti dei tassi. Dopo otto rialzi consecutivi dei tassi per cercare di combattere l’inflazione la Bank of Canada ha lasciato il suo tasso di interesse overnight di riferimento al massimo degli ultimi 15 anni del 4,50% a marzo. La prossima decisione sui tassi della banca è prevista per mercoledì e gli economisti intervistati da Reuters concordano sul fatto che la BoC manterrà stabile il suo tasso overnight chiave.

foto del Canada
Crescono i posti di lavoro in Canada, ma nel frattempo aumenta anche la popolazione

Cresce anche la popolazione

L’interpretazione dei numeri relativi ai posti di lavoro è un po’ complicata in quanto il Canada sta vedendo la sua popolazione crescere rapidamente. Secondo Statistics Canada la popolazione è cresciuta dello 0,3% il mese scorso, mentre l’occupazione è aumentata dello 0,2%. I numeri assoluti potrebbero quindi non essere così forti come può sembrare, ma allo stesso tempo il tasso di disoccupazione del cinque per cento mostra un mercato del lavoro in buona forma.

Il mercato del lavoro canadese è in tensione da mesi, nonostante gli alti tassi di interesse aumentino il costo dei prestiti per le persone e le imprese. I consumatori hanno affermato che stanno pianificando di ridurre la spesa, mentre le aziende prevedono un rallentamento delle vendite. Si prevede inoltre che tale arretramento penetri nel mercato del lavoro per portare poi ad un aumento della disoccupazione.

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