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UE, approvato piano per abbattere le emissioni dei camion

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Dopo l’accordo sulla regolamentazione Euro 7, l’UE fa un altro passo in avanti per la sostenibilità dei trasporti: a Bruxelles è stato approvato un piano per abbattere le emissioni dei camion e dei mezzi di trasporto pesanti più in generale. Secondo la nuova regolamentazione, tutti i nuovi camion venduti all’interno dell’Unione Europea dovranno rispettare un calo percentuale delle emissioni rispetto alla media attuale di mercato. Sono stati stabiliti tre obiettivi: una riduzione del 45% delle emissioni entro il 2030, del 65% entro il 2035 e addirittura del 90% entro il 2040. Questo significa che non ci sarà un obbligo formale di passaggio ai camion elettrici, ma è molto probabile che per abbattere così tanto le emissioni di CO2 a lungo termine sarà pressoché la sola possibilità. Al momento c’è l’accordo tra i Ministri, che poi dovrebbe essere convertito in legge nel corso dei prossimi mesi.

Il mercato dei mezzi pesanti è già in fermento per le nuove proposte di produttori come Volvo e Tesla, entrambe già in grado di fornire ai clienti quantità di camion e veicoli commerciali elettrici su scala commerciale. Al tempo stesso, il settore dei trasporti su gomma rimane uno dei principali agenti inquinanti: secondo i dati riportati da Statista, il 16% delle emissioni inquinanti generati dal mondo dei trasporti -inclusi anche navi e aerei- deriva proprio dai camion. Una riforma di questo genere era già nell’aria, considerando che altrimenti sarebbe molto difficile pensare di raggiungere il net-zero entro il 2050 come l’Unione Europea vorrebbe fare.

presentazione della notizia sulla nuova legge europea per la riduzione delle emissioni dei camion

Accelerazione sui camion, frenata sugli autobus

Il nuovo accordo tra i ministri europei segna indubbiamente un netto passo avanti rispetto alle legislazioni precedenti. In compenso, l’Unione ha scelto di rinviare una misura simile riguardante gli autobus cittadini. Si voleva che, entro il 2030, tutti i nuovi autobus acquistati dalle amministrazioni locali fossero totalmente elettrici; alla fine si è deciso di rimandare il progetto al 2035, dopo che Francia ed Estonia hanno definito “irrealistico” l’obiettivo fissato dall’Unione Europea. Nel frattempo, in ogni caso, le amministrazioni che vogliono essere particolarmente green avranno comunque la possibilità di iniziare ad anticipare le tempistiche rispetto alla scadenza imposta dall’Europa.

Adesso si aspetta soltanto che i ministri facciano le dovute negoziazioni con i membri del Parlamento Europeo, ai quali spetta il compito di approvare la legge. Con diversi produttori di mezzi pesanti europei che si sono già impegnati a fare grandi investimenti sullo sviluppo di camion elettrici, sembra molto probabile che la conversione in legge avverrà in tempi brevi. Daimler, ad esempio, ha già dichiarato che entro il 2039 tutti i suoi camion avranno un impatto zero: non saranno soltanto a zero emissioni, ma tutta la filiera di produzione e di fornitura delle componenti sarà totalmente neutrale in termini di sostenibilità climatica. Attualmente la quasi totalità dei camion venduti in Europa continuano a essere alimentati a gasolio, un problema sia per l’ambiente che per l’indipendenza energetica dell’Unione.

foto di un camion elettrico su un'autostrada
I camion elettrici sono già una realtà, ma le legislazioni non impongono ancora scadenze precise per la loro adozione

Si preferisce la linea del Nord a quella italiana

Durante i negoziati per la nuova legge sulla sostenibilità dei mezzi pesanti, l’Italia aveva chiesto che fosse dato un peso maggiore ai veicoli alimentati a combustibili a basse emissioni: si parla per esempio di metanolo, etanolo e altri derivati delle biomasse agricole che emettono una quantità ridotta di CO2 con la loro combustione. Questa linea è stata però osteggiata dai paesi del Nord, in primis Danimarca e Olanda, oltre che dal Portogallo: secondo i nostri partner europei, avrebbe rimandato eccessivamente gli investimenti sull’elettrico.

L’unico “favore” sarebbe quello di non aver optato per la riduzione del 100% delle emissioni entro il 2040. Diverse nazioni europei avevano chiesto l’elettrificazione totale della flotta entro questa data, di modo da arrivare senza camion inquinanti sulle strade nel 2050 quando l’Unione affronterà la sua scadenza più grande: quella di essere totalmente carbon neutral.

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