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Forex a Natale: dati importanti per lo yen, per il real brasiliano e…

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Nonostante l’Italia e più in generale l’Europa sia nel pieno delle vacanze natalizie e lo sarà, almeno in parte, fino al 26 dicembre incluso, ci saranno diverse notizie a partire da domani, 25 dicembre, che potrebbero avere un impatto importante sulle principali piazze del Forex. Durante le prime ore del mattino di lunedì sarà il turno della conferenza stampa di Kazuo Ueda, governatore della Banca Centrale del Giappone, banca che dovrebbe essere almeno secondo quanto dichiarato nel recente passato in avvicinamento verso il ritorno a tassi di interesse positivi.

Ci saranno poi altri dati importanti che riguarderanno anche altre economie e di riflesso altre economie. Martedì avremo infatti i dati sull’inflazione a Singapore, nonché quelle sulla produzione industriale, con il cammino della piccola ma importante città stato che è ancora lontano dal ritorno in target al 2% di inflazione. E si partirà poi con una settimana che, nonostante sia l’ultima dell’anno, avrà un numero importante di dati con i quali fare i conti, in particolare se si è esposti sul mercato del Forex.

Prima il Giappone, poi Singapore, poi gli altri

Gli eventi a stretto giro di posta e che potranno impattare sulle principali valute avverranno tutti o quasi in Lontano Oriente. La giornata di Natale si aprirà, quando in Italia saranno le prime ore del giorno, con la conferenza stampa di Kazuo Ueda, governatore di Bank of Japan. È un tour de force quello di Ueda, che si trova a gestire il momento più complicato degli ultimi decenni e che appare in pubblico piuttosto di frequente, non sempre seguendo la linea dell’incontro precedente. Ciò che interessa ai mercati e in particolare allo yen saranno le eventuali indicazioni su un ritorno dei tassi al segno positivo. L’economia giapponese è in condizioni complesse, ha fatto registrare dati poco incoraggianti per novembre per quanto concerne il PIL e sembrerebbe essere ancora bisognosa degli importati stimoli di politica monetaria.

Kazuo Ueda ha giocato già, in più riprese, una partita contro i mercati e contro quelli che chiama speculatori ribassisti sullo yen, modulando i messaggi consegnati al pubblico alla bisogna. Gli analisti non si aspettano grandi novità dalla conferenza stampa prevista per lunedì, per quanto però anche il cambiamento del tono di voce potrebbe spingere i mercati su o giù, una giornata che però sarà caratterizzata in generale da volumi molto contenuti.

Il 26 sarà il turno di Singapore, che a ottobre ha lasciato i tassi invariati e che sta affrontando, al pari di altre economie, un cammino piuttosto difficile per il ritorno al target del 2% per quanto riguarda l’inflazione. Ci saranno appunto dati sull’aumento dei prezzi nella città-stato, che per quanto sia marginale nel mercato del Forex, sarà un segnale di cosa sta accadendo in questo senso in termini di politica monetaria e di andamento dell’inflazione stessa.

Sguardi ancora puntati su BoJ

Il resto della settimana

Ci saranno anche aggiornamenti sull’inflazione di metà mese, il prossimo giovedì 28 dicembre, particolarmente interessante per chi segue i mercati valutari esotici. Il consenso è in leggero ribasso rispetto al dato precedente, cosa che sarebbe certamente un buon segno verso la normalizzazione anche della politica monetaria alla quale è legato il real brasiliano, con il Brasile anch’esso piuttosto lontano al target del 2%.

Sarà dunque una settimana a bassa intensità per il mondo del Forex, anche se non completamente ferma, nonostante la settimana festiva di Natale abbia fatto registrare storicamente volumi meno importanti.

Si tornerà poi a fare sul serio con Dollaro e Euro soltanto a anno nuovo, con i mercati che sembrano aver puntato ormai tutto sulla fine dei cicli restrittivi di politica monetaria e con il 2024 che sarà l’anno giusto per tornare su tassi di interesse più graditi alle borse.

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