Risparmio
A febbraio arriva Btp Più. Ecco il calendario delle emissioni dei Titoli di Stato italiani
Comunicato il calendario di febbraio delle aste dei titoli di Stato. L’appuntamento più atteso è con Btp Più, la novità del 2025.
Pubblicato il calendario ufficiale delle aste dei Titoli di Stato italiani per il mese di febbraio 2025. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha in programma una serie di emissioni che possono dimostrarsi delle ottime opportunità per gli investitori privati e per quelli istituzionali: ad attirare l’attenzione dei risparmiatori sarà Btp Più, che si andrà ad affiancare a quelli già conosciuti e ai Bot.
Ma andiamo a vedere quali sono le novità più importanti previste per il mese di febbraio.
Bot e Btp, il calendario delle aste di febbraio
Il calendario delle aste dei Titoli di Stato interessa gli investitori privati e quelli istituzionali: entrambi vi possono partecipare liberamente. L’accesso, però, varia a seconda del tipo di titolo e dell’asta specificata. Gli appuntamenti da segnarsi in agenda sono i seguenti:
- asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot): 12 febbraio 2025;
- asta di Titoli a Medio-Lungo Termine: 13 febbraio 2025;
- asta del nuovo Btp Più: 17-21 febbraio 2025;
- asta di Btp Short Term e BTP€i: 25 febbraio 2025;
- asta di Titoli a Medio-Lungo Termine: 27 febbraio 2025;
- asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot): 29 febbraio 2025.
È bene ricordare che Bot sono sostanzialmente dei titoli a breve termine: sono privi di cedola e vengono emessi al di sotto del valore nominale, ma alla scadenza vengono rimborsati alla pari. La differenza tra il prezzo di emissione e il valore nominale costituisce il guadagno per l’investitore: in un certo senso possiamo affermare che costituisce l’interesse maturato sull’investimento.
Nella maggior parte dei casi le aste dei Bot si svolgono a metà mese per quelli che hanno una scadenza a 12 mesi e alla fine del mese per quelli che hanno una durata a 6 mesi. Il Ministero delle Finanza, ad ogni modo, può effettuare delle emissioni aggiuntive di Bot a 3 mesi o con una durata diversa, seguendo le esigenze della tesoreria.
Per quanto riguarda i Titoli a Medio-Lungo Termine, il calendario è il seguente:
- emissione di Btp con scadenze a 3 e 7 anni. Sulla base della domanda di mercato, ne possono essere emessi alcuni con scadenze superiori a 10 anni: 13 febbraio 2025;
- emissione di Btp con scadenze a 5 e 10 anni: 27 febbraio 2025.
Ricordiamo che i Btp – acronimo di Buoni del Tesoro Poliennali – prevedono una cedola fissa, che viene pagata ogni sei mesi e hanno una scadenza variabile che oscilla tra i 3 ed i 50 anni. Nella maggior parte dei casi, le aste dei Btp si tengono nel corso della seconda settimana del mese quando hanno una scadenza a 3 oa tre anni. È invece necessario attendere l’ultima settimana per le scadenze a 5 e 10 anni.
La novità di febbraio: Btp Più
Indubbiamente la novità più importante prevista nel mese di febbraio è l’emissione di Btp Più: titolo a lunga durata – è necessario mettere in conto un investimento pari a 8 anni – pensato principalmente ai piccoli risparmiatori. È stato fatto entrare nella famiglia dei Btp Valore. È possibile chiedere il rimborso anticipato del capitale alla fine del quarto anno, quando è possibile ottenere quanto investito o una sua parte. Sono previsti dei lotti minimi da 1.000 euro.
Btp Più prevede delle cedole fisse, che vengono versate ogni tre mesi con un meccanismo step up in due differenti fasi di quattro anni ciascuna. Il tasso cedolare riconosciuto nel corso della seconda fase risulta essere più alto.
Il 14 febbraio verranno comunicati i tassi minimi garantiti e il codice Isin che identifica il titolo. Tra il 17 ed il 21 febbraio 2025 (fino alle 13) è previsto il collocamento, che potrebbe chiudere anticipatamente, nel caso in cui la domanda fosse alta.
Il 25 febbraio, infine, vengono emessi il Btp Short Term e Btp€i. Il primo è un titolo a breve termine con scadenza a tre anni; i Btp€i sono indicizzati all’inflazione europea e garantiscono la protezione del capitale investito dal costo della vita nell’Eurozona.