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Finanza Personale

Rimborso Modello 730/2025, quando arriva e quali sono gli importi massimi che spettano

Quando arriveranno i rimborsi previsti con il Modello 730/2025? Non prima del mese di maggio, ossia dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi.

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Rimborso Modello 730/2025, quando arriva e quali sono gli importi massimi che spettano

Tutto pronto per la dichiarazione dei redditi. A partire dal prossimo 30 aprile 2025 i contribuenti hanno la possibilità di accedere al Modello 730/2025 precompilato: a questo punto avranno la possibilità di verificare i dati che sono contenuti al suo interno ed accertarsi che non manchi nulla.

Diversa è la strada che seguono i rimborsi. Questi inizieranno ad arrivare solo e soltanto dopo il mese di maggio, ossia a seguito dell’invio del Modello 730/2025. Qui, indubbiamente, entriamo in uno degli argomenti che interessano di più i contribuenti: ossia le somme che spettano a seguito degli eventuali conguagli fiscali. Questa voce risulta essere molto importante, perché costituisce la differenza tra le imposte che sono già state pagate nel corso dell’anno attraverso la pensione o la busta paga e quelle che devono essere effettivamente versate. Nel conteggio, ovviamente, si dovrà tenere a mente anche delle detrazioni che spettano.

Modello 730/2025, chi ha diritto a ricevere il rimborso?

I principali beneficiari dei rimborsi che scaturiscono dal Modello 730/2025 sono i pensionati ed i lavoratori dipendenti. La necessità di restituire delle somme versate in sovrappiù scaturisce proprio dal fatto che le imposte vengono trattenute mensilmente dalla busta paga o dalla pensione dal sostituto d’imposta (che coincide con il datore di lavoro o con l’ente che eroga l’assegno previdenziale, che nella maggior parte dei casi è l’Inps).

L’ammontare della somma che spetta ai singoli contribuenti e che, quindi, viene restituita è determinata dai calcoli sul reddito finale maturato nel 2024 tenendo conto delle ritenute che sono state effettuate: nel caso in cui una persona dovesse aver pagato di più, gli spetta ricevere la differenza.

Come viene calcolato il rimborso che viene erogato

Ma vediamo nel dettaglio come avviene questa operazione. Attraverso il Modello 730/2025 viene calcolato il reddito complessivo che il singolo contribuente ha maturato nel corso del 2024. A questo punto si devono applicare le deduzioni per arrivare a determinare il reddito imponibile.

Il passo successivo è costituito dall’applicazione delle varie aliquote fiscali, che permettono di determinare l’imposta lorda. Sarà poi necessario riuscire ad ottenere l’imposta netta, che è quella che deve effettivamente pagare il contribuente: il risultato è ottenuto sottraendo le detrazioni che spettano.

I pensionati ed i lavoratori dipendenti pagano l’Irpef mensilmente attraverso la busta paga o il cedolino della pensione: questo è il motivo per il quale il conguaglio Irpef, spesso e volentieri, risulta essere a credito. Ai contribuenti, quindi, potrebbe spettare un rimborso per l’imposta che hanno già versato, ma che nella realtà dei fatti non sarebbe stata dovuta.

La necessità di effettuare rimborso nasce dal fatto che il datore di lavoro, per applicare le ritenute, calcola i redditi presunti sulla base di quanto il dipendente ha guadagnato fino a dicembre, quando effettua un primo conguaglio per allineare le eventuali eccedenze che sono state maturate fino a quel momento. Nel caso in cui  dovesse già scaturire, un primo conguaglio sarebbe già dovuto arrivare a dicembre 2024 (ma non è detto).

A quanto ammonta il rimborso massimo

Non è possibile sapere a priori quale possa essere il rimborso massimo ottenibile attraverso il Modello 730/2025. Tutto è condizionato dalla situazione fiscale del singolo contribuente. Oltre a questo le detrazioni fiscali si possono applicare solo e soltanto fino al raggiungimento della capienza fiscale, ossia fino a quando c’è un’imposta da versare, che può essere ridotta.

In altre parole ogni lavoratore o pensionato può ottenere un rimborso massimo pari all’importo dell’Irpef che ha già pagato: non potrà mai essere superiore a questa somma.

Questo significa, in altre parole, che se un lavoratore dipendente deve versare un’imposta pari a 7.257 euro, il rimborso massimo potrà essere pari a 7.257 euro. Non potrà ricevere un centesimo in più.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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