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Bayer: previsioni al ribasso | CEO rimanda separazione rami

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Sarà un altro anno di passione per Bayer, società che si trova a combattere su più fronti e però, almeno stando alle parole del CEO Bill Anderson, avrebbe un piano. I ricavi per il 2024, secondo le previsioni diffuse dallo stesso conglomerato potrebbero scendere fino a 5,10€ per azione, contro i 6,39€ dell’anno che si è appena concluso. Una situazione che rimane molto complessa per l’azienda, che per il momento non ha alcuna intenzione però di separare i suoi rami d’azienda, essendo di fronte a più pressanti problemi.

Si dovrà lavorare su quattro fronti diversi: l’enorme indebitamento, i problemi legali negli USA e in Australia legati a Roundup di Monsanto, una quantità importante di brevetti ormai prossimi alla scadenza e un’eccessiva burocrazia interna. Una situazione certamente non semplice, con le previsioni al ribasso di ieri che sembrano essere più che altro una richiesta di pazienza agli azionisti, all’interno di un tentativo di risanamento aziendale che non è dei più facili.

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Per Bayer proiezioni ribassiste per il 2024

Bayer, 2024 sarà di ulteriori ribassi

Almeno per quanto riguarda i fondamentali finanziari. Bayer è invischiata in diverse cause legali, che come abbiamo già raccontato su TradingOnline.com, potranno impattare sui bilanci aziendali per quantità di denaro molto superiori a quanto preventivato. Al centro della diatriba c’è Roundup, erbicida ereditato dall’acquisizione Monsanto, che però ha portato in dote una serie di cause legali potenzialmente miliardarie. Un problema che però non è l’unico in casa Bayer: il conglomerato tedesco parla da tempo – o meglio risponde alla richiesta di separare i rami d’azienda principali, anche al fine di isolarli e di riportarli in un buono stato di salute finanziario.

Separazione che però non sarà questione da dibattere e implementare a breve. Il CEO del gruppo, Bill Anderson, ha ricordato che la cosa non si farà, aggiungendo un per adesso e specificando che non si tratta di un rifiuto di procedere in tal senso, ma semplicemente di un’organizzazione delle priorità aziendali, con il debito e la scadenza di importanti brevetti che si aggiungono a una situazione certamente non ideale per il gruppo.

Gruppo che è lontanissimo dai suoi massimi storici in borsa e che continua a essere il grande malato del settore pharma a livello mondiale, in un’epoca storica che ha visto invece le concorrenti di sempre cresce in modo importante in termini di market cap e anche di outlook.

Una sorta di maledizione di Monsanto, con il gruppo per i prodotti chimici da agricoltura che ha portato con sé una serie importante di cause legali, che per ora stanno vedendo, in alcuni casi cruciali, Bayer soccombere.

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Il caso Roundup continua a pesare sulle casse societarie

Il trend negativo non si arresterà a breve

Il trend negativo di Bayer non si arresterà a breve. Dopo un 2023 al ribasso in termini di ricavi, sarà con ogni probabilità – e almeno secondo le previsioni fornite dal gruppo – un 2024 non migliore e anzi in ribasso rispetto ai dati già non entusiasmanti dello scorso anno.

Il titolo ha aperto con una grande volatilità e nel momento in cui scriviamo, in scia con una seduta molto poco interessante per le borse europee, sta perdendo quasi l’1%. Non che i mercati si aspettassero qualcosa di meglio rispetto al 2023, ma come spesso accade vedere certe previsioni – ai limiti del nefasto – nero su bianco, produce effetti almeno sul brevissimo periodo.

Per Bayer sarà dunque un altro anno di passione, per un percorso di ritorno alla normalità – e al profitto – che sembra ancora lungo e denso di ostacoli. Ostacoli su 4 fronti che rendono l’investimento in Bayer un’autentica scommessa: sarà da vedere se si tratterà di cercare di prendere dei falling knives oppure di individuare un bottom che si rivelerà più avanti proficuo.

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