Con una performance vicina al +70%, i bond governativi di El Salvador sono stati per netto distacco i più redditizi del 2023. Un anno segnato da un grande ritorno dei capitali verso il mondo delle obbligazioni, grazie ai tassi elevati delle banche centrali e alle incertezze geopolitiche che nel corso di tutto l’anno hanno spinto gli investitori verso i titoli a reddito fisso. Ma la nazione centroamericana guidata dal presidente Nayib Bukele ha registrato un miglioramento del rischio paese che, in un arco di tempo così ridotto, ha pochi precedenti nella storia. Anche se in Italia sono arrivate quasi esclusivamente notizie legate al fatto di aver reso Bitcoin valuta di corso corrente nella propria nazione, in realtà El Salvador ha attraversato un periodo di ristrutturazione economica, politica e sociale che abbraccia decisamente più aspetti.
Persino grandi banche come JP Morgan sono diventate grandi acquirenti di obbligazioni del Tesoro salvadoregno durante il 2023. Certamente attratte dal fatto che i rendimenti fossero elevati, ma soprattutto dalla consapevolezza che il rischio paese -la probabilità che i bond non vengano ripagati a causa di insolvenza o instabilità politica- sia drasticamente calato negli ultimi anni. Ora Bukele non ha finito, tornando a far parlare della propria nazione per un rilancio sui bond in Bitcoin e per la nuova formula di residenza concessa ai grandi investitori del mondo crypto.
Grande miglioramento della fiducia dei mercati
Il rally dei bond di El Salvador è durato tutto l’anno, e già a luglio si notavano performance stellari malgrado Bitcoin non avesse ancora attraversato la fase di rally in cui si trova ora. Questo significa che la performance dei bond salvadoregni non è tanto legata all’andamento della criptovaluta, quanto a quello dell’economia nazionale nel suo complesso. Ed è proprio sotto questo profilo che si notano i grandi passi avanti compiuti con Bukele, dalla drastica riduzione della criminalità al crescente appeal del paese per gli investitori stranieri. Il drastico piano di intervento sulla sicurezza continua a far discutere, ma il numero di omicidi e rapine ha già raggiunto un minimo storico.
Oltre che pensare alla sicurezza, Bukele ha puntato sull’istruzione, sulla necessità di stabilizzare le riserve della banca centrale e sull’attrarre imprese straniere. Per quanto El Salvador rimanga una nazione in via di sviluppo con molta strada ancora da fare, i progressi sono stati percepiti positivamente dai mercati. I bond di El Salvador rimangono parzialmente legati all’andamento di Bitcoin, ma non solo a questo.
I bond in Bitcoin arriveranno nel Q1 2024
Già dal 2021, quando Bitcoin è diventata valuta di corso legale a El Salvador, si è cominciato a parlare della possibilità che venga utilizzata anche come strumento per emettere e ripagare obbligazioni. Poche settimane fa è arrivata l’approvazione decisiva che i mercati si stavano aspettando, quella dell’autorità nazionale per le criptovalute. Questo significa che adesso rimane soltanto l’approvazione parlamentare prima dell’esordio sui mercati, una questione che vista la maggioranza del partito di Bukele appare puramente una formalità. Per questo l’autorità nazionale che si occupa di crypto ha già dato conferma su Twitter, il 29 gennaio, che i bond salvadoregni in Bitcoin dovrebbero essere emessi già entro il primo trimestre del nuovo anno.
Per il momento, ciò che manca sono i dettagli: non è chiaro se i rendimenti e le cedole verranno calcolati sul controvalore in dollari o esclusivamente in Bitcoin. Inoltre non si sa se questa forma di bond avrà un rendimento superiore o inferiore alle altre emissioni di bond salvadoregni, considerando che il rischio percepito dai mercati su ciascuna di queste due valute rappresenta un elemento determinante per il calcolo del rapporto rischio/rendimento delle obbligazioni. La strada è comunque spianata sul fronte amministrativo, per cui rimane ancora poco tempo prima di scoprire anche gli ultimi dettagli sul funzionamento dei nuovi Bitcoin bonds.