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Cina, energia rinnovabile per allacciare le aree rurali

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Il governo cinese ha lanciato un progetto pilota per fornire energia elettrica alle aree rurali della nazione, che mette al centro l’energia rinnovabile. Il governo cinese continua a mostrare forte interesse negli investimenti in rinnovabili: solo lo scorso anno, in Cina la produzione totale di energia è aumentata di oltre 150 Gwh; le fonti totalmente rinnovabili hanno rappresentato il 72% di questa nuova produzione. Ora si guarda anche al beneficio di poter usare i pannelli fotovoltaici e le pale eoliche per produrre piccole quantità di energia direttamente dove è richiesta.

Un progetto simile viene portato avanti anche dal Kenya, che ha già costruito decine di micro-reti elettriche, scollegate da quella principale, alimentate da pannelli fotovoltaici. Le province interessate avranno la possibilità di presentare i loro progetti entro la fine di maggio, dopodiché verranno valutate dall’Amministrazione Nazionale dell’Energia. Queste province dovranno anche impegnarsi a fare in modo che le rinnovabili rappresentino il 30% dell’energia totale nel 2025 e almeno il 60% della nuova produzione.

presentazione della notizia secondo cui la Cina costruirà fonti di energia rinnovabile in aree rurali
L’energia rinnovabile permette piccoli investimenti mirati in aree rurali che possono essere giustificati anche economicamente

Maxi-progetto nel deserto del Gobi

Il deserto del Gobi, uno dei luoghi più remoti della Terra, è stata un’area che ha praticamente assistito inerme allo sviluppo di altre regioni cinesi. Il 5 marzo, la Cina ha ufficialmente presentato un altro progetto legato alle rinnovabili. Si tratta di un ambizioso obiettivo ingegneristico che prevede di arrivare a installare 450 GWh di nuova capacità proprio nel bel mezzo del deserto. Rimane solo da capire se questo progetto riuscirà poi a trasmettere l’energia prodotta in modo efficiente su lunghe distanze, dal momento che il deserto del Gobi non si trova in prossimità di aree fortemente popolate.

Il mix produttivo cinese diventa sempre più chiaro: il fulcro della nuova capacità introdotta rimarranno le rinnovabili. A supporto di questa fonte, poi, il governo continua a difendere l’uso del carbone come fonte di energia di sostegno. Questo perché diverse fonti di energia rinnovabile, come il fotovoltaico e le pale eoliche, non hanno una produzione costante. Finché non ci saranno dei modi efficienti su larga scala per preservare l’energia, eliminare del tutto i combustibili fossili sarà molto difficile.

foto del deserto del Gobi
Il deserto del Gobi è noto come uno dei luoghi più remoti della Terra

Il vantaggio delle rinnovabili per le aree rurali

Uno dei punti di forza principali dell’energia rinnovabile, soprattutto in forma di pale eoliche e pannelli fotovoltaici, è che si possono distribuire piccoli investimenti in diverse regioni, senza dover per forza concentrare la produzione in grandi centrali elettriche. Quando una piccola popolazione è distribuita su un’ampia area geografica, diventa difficile giustificare da un punto di vista economico l’investimento in un grande progetto come una centrale a gas naturale. Dall’altra parte, però, è anche importante ricordare che in queste aree rurali si concentra una forte capacità produttiva in forma di agricoltura e estrazione mineraria.

Per una nazione come la Cina, che vuole affermarsi come superpotenza a livello internazionale, diventa anche una questione di inclusione sociale. Una nazione che vuole garantire una buona qualità di vita per i suoi cittadini deve quantomeno fornire loro un accesso affidabile alla corrente elettrica. Nel tempo questo permette anche di fornire anche delle possibilità di sviluppo più ampie per queste zone.

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