lunedì, Ottobre 7, 2024

Corteva, Bunge e Chevron insieme per produrre rinnovabili

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Chevron U.S.A. Inc., una filiale di Chevron Corporation, insieme alle aziende del settore agroalimentare Corteva Inc. e Bunge Ltd hanno annunciato di aver stretto una collaborazione commerciale per la produzione di carburanti rinnovabili a partire dalla coltivazione di colza. Ciò sarà possibile grazie all’introduzione di ibridi di colza invernale brevettati che producono olio vegetale con un profilo di carbonio inferiore. L’annuncio è stato fatto martedì 14 marzo dalle tre società coinvolte nel progetto.

L’obiettivo è quello di aumentare la disponibilità di alimenti per animali a base di oli vegetali principalmente per il crescente mercato interno dei combustibili rinnovabili. In particolare, come parte della collaborazione, le aziende prevedono di introdurre la coltura di colza invernale nel sud degli Stati Uniti, con l’intenzione di creare una nuova opportunità di reddito per gli agricoltori con una rotazione di colture sostenibile e, allo stesso tempo, di contribuire alla produzione di carburanti “più verdi” e aiutare a combattere i cambiamenti climatici.

immagine di presentazione della notizia sulla collaborazione di Corteva, Bunge e Chevron per sviluppare energia rinnovabile
Corteva, Bunge e Chevron insieme per sviluppare una nuova fonte di energia rinnovabile

L’agricoltura al servizio dell’ambiente: nuova coltivazione per carburanti sostenibili

Questa iniziativa si inserisce in un più ampio trend di aumento della produzione di carburanti più sostenibili negli Stati Uniti. Il settore dei trasporti negli Stati Uniti, infatti, è responsabile di circa un quarto delle emissioni di gas serra del Paese. Il dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti prevede che il diesel rinnovabile rappresenterà circa il 7% dell’intera produzione di diesel entro il 2030, mentre al momento rappresenta solo il 5%.

Il motivo di questo trend è legato ai programmi statali degli Stati Uniti, guidati dallo Standard di Carburanti a Bassa Emissione di Carbonio (LCFS) della California, che premiano i produttori di carburante per la riduzione delle emissioni di carbonio tramite la produzione di carburanti rinnovabili.

In risposta a queste iniziative, la Bunge Chevron Ag Renewables, questa associazione temporanea delle imprese Bunge e Chevron, prevede di stipulare contratti con gli agricoltori per acquistare la coltura di colza invernale raccolta nella regione sud degli Stati Uniti (dove questa coltura è particolarmente adatta per le condizioni climatiche della zona) e utilizzare l’olio risultante per produrre un carburante rinnovabile.

Oltre a fornire ai coltivatori una nuova opportunità di reddito, secondo le aziende coinvolte, l’aggiunta di colza invernale a una rotazione potrebbe fornire una copertura del terreno che può migliorare la salute del suolo trattenendo più nutrienti, acqua e carbonio nel terreno e prevenendo l’erosione del suolo stesso e potrebbe anche ridurre l’utilizzo di fertilizzanti. Gli ibridi di colza invernale di Corteva possono essere utilizzati in un sistema di doppia coltura, seguendo soia o cotone. Un programma pilota è previsto per la stagione di crescita 2022-23 per perfezionare le migliori pratiche di gestione.

L’amministratore delegato di Bunge, Greg Heckman, ha espresso entusiasmo per la collaborazione con Corteva e Chevron al fine di portare questa innovazione delle colture agli agricoltori e trasformarla in soluzioni sostenibili per i consumatori. In quanto azienda leader nella lavorazione di semi oleosi, ha aggiunto, questa mossa è un altro passo nell’impegno della stessa società a creare percorsi chiari per sostenere la decarbonizzazione dell’industria.

Inoltre, Kevin Lucke, presidente del gruppo di energia rinnovabile di Chevron, ha dichiarato che Chevron si impegna per avanzare verso un futuro energetico a basso contenuto di carbonio e che la società riconosce che i combustibili rinnovabili come il biodiesel e il diesel rinnovabile sono una soluzione per farlo.

immagine di coltivazione di colza
Colza invernale, la nuova coltivazione per produrre carburanti sostenibili

Un impegno comune per ridurre l’impatto ambientale

L’iniziativa ha ricevuto feedback positivi da parte di alcuni gruppi ambientalisti, che vedono la produzione di carburanti rinnovabili come una soluzione per ridurre l’inquinamento atmosferico e combattere i cambiamenti climatici. Tuttavia, altri gruppi ambientalisti hanno espresso preoccupazione per la possibile conversione di terreni agricoli che potrebbero essere utilizzati per la produzione di cibo in favore della produzione di colture destinate alla produzione di carburanti.

In ogni caso, le aziende prevedono di continuare ad esplorare opportunità per migliorare in modo sostenibile le opzioni agricole e produrre combustibili rinnovabili a basso contenuto di carbonio e la collaborazione tra Chevron, Corteva e Bunge rappresenta un passo importante verso la transizione verso l’utilizzo di fonti di energia più sostenibili e l’adozione di pratiche agricole più ecologiche.

Anche dall’altra parte del mondo le aziende stanno cercando di puntare sempre più sull’energia rinnovabile. Recentemente, infatti, l’azienda italiana Fincantieri, il più grande costruttore di navi d’Europa, ha dichiarato che il settore offshore potrebbe generare ricavi fino a 1,7 miliardi di euro entro il 2027, grazie alla svolta dall’industria petrolifera ai parchi eolici, che vede come protagonista l’attività offshore di Vard in Norvegia.

Chiara Ricciato
Chiara Ricciato
Con un forte interesse per i fondamentali delle società e le notizie interne, è una persona curiosa e versatile che cerca di approfondire le sue conoscenze e rimanere sempre aggiornata leggendo report trimestrali.

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