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Enbridge diventa il più grande operatore del gas negli USA

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Enbridge, colosso americano della distribuzione di gas naturale e di energia elettrica, ha scosso il settore martedì annunciando un’acquisizione da $14 miliardi. La società intende acquisire una parte importante delle operazioni di Dominion Energy, altra grande realtà americana che però sta attraversando un periodo difficile. Con margini in calo e poca consapevolezza di come migliorare la situazione, gli azionisti e il CdA di Dominion stanno spingendo per la vendita degli asset meno redditizi. Enbridge ha colto la palla al balzo, annunciando una delle acquisizioni più importanti di quest’anno. Quando sarà completata -ci si attende già entro la fine del 2023-, Enbridge sarà diventata ufficialmente il leader di mercato nella distribuzione di gas naturale e nella gestione di gasdotti negli Stati Uniti. Malgrado questa notizia positiva, però, Wall Street non ha accolto di buon grado l’operazione.

Le azioni Enbridge hanno visto un vero e proprio crollo nelle due giornate di Borsa che hanno seguito l’annuncio della società. Oggi il CEO ha deciso di intervenire, parlando con la stampa per spiegare le motivazioni dietro a questo nuovo accordo. Stando a quanto emerso fino a questo momento, Enbridge sarebbe disposta a pagare $9.4 miliardi in contanti e $4.6 miliardi finanziati tramite debito per portare a termine l’acquisizione di tre società minori controllate da Dominion Energy. Tutte e tre sono società che si occupano, a livello regionale e in diverse aree degli Stati Uniti, di trasporto di energia e distribuzione di gas naturale. Nello specifico, le tre acquisizioni dovrebbero rafforzare la posizione competitiva di Enbridge in Ohio, Utah e North Carolina. Si tratta di tre Stati ad alta densità di imprese manifatturiere, dove la domanda di energia è particolarmente elevata.

presentazione della notizia sulla nuova acquisizione di Enbridge
Enbridge chiude la sua seconda maggiore acquisizione di sempre, dopo quella di Spectra Energy nel 2016

Wall Street boccia l’operazione

Malgrado Enbridge abbia dato questo nuovo annuncio con grande entusiasmo, pensando che gli investitori avrebbero apprezzato il nuovo ruolo di leader di mercato, per le azioni sono stati giorni difficili. Questo perché gli analisti sono scettici riguardo alla decisione di contrarre debiti per oltre quattro miliardi e mezzo, in un momento in cui i tassi di interesse sono ai loro massimi ultra-decennali e in cui i margini per il settore della distribuzione di energia sono molto bassi. Wall Street teme che il peso del debito possa finire per schiacciare Enbridge, soprattutto se non si riuscirà a ottenere un’elevata redditività dagli asset appena acquisiti. La prima società di analisi a essersi mossa è stata Wells Fargo, che ha declassato le azioni Enbridge da Overweight a Normal Weight. Il rating rimane neutro, non strettamente negativo, ma la spiegazione fornita da Wells Fargo riguarda proprio i dubbi sulla nuova operazione.

La società ha comunicato agli azionisti di voler mantenere un approccio diversificato al mix energetico e alle aree geografiche, e che questa nuova operazione aiuterà a distribuire meglio il rischio. Di recente, Enbridge è anche entrata nel mercato dell’ammonica blu annunciando il suo primo grande impianto rivolto alla produzione di questo combustibile alternativo. Il CEO Greg Ebel rimane fermo su questa linea, malgrado vari analisti si siano anche preoccupati per il minor free cash flow che la società produrrà quest’anno. Ebel ritiene che il gas naturale sia essenziale per la transizione energetica di oggi e che il settore continuerà a rimanere in crescita, ripagando Enbridge per questa sua nuova operazione. Nel frattempo Dominion continua la sua ristrutturazione interna iniziata oltre 10 mesi fa, e che aveva già portato alla vendita di Hearthstone Utilities in West Virginia per $690 milioni.

foto di un operaio che salda i tubi di un gasdotto
La rete di gasdotti e oleodotti di Enbridge attraversa tutto il Canada e gli Stati Uniti

Mezzo secolo per festeggiare il ruolo di leader

Che l’operazione possa o meno spaventare gli analisti, rimane il fatto che Enbridge ha appena chiuso una delle acquisizioni più importanti della sua storia. Un’acquisizione che posiziona la società come leader di settore nella distribuzione del gas naturale negli USA, di fatto rendendola un’azienda di rilevanza strategica per la sicurezza nazionale negli Stati Uniti. La società ha iniziato la sua storia in un modo però molto più umile, quando nel 1949 venne fondata da un gruppo di imprenditori con l’obiettivo di trasportare petrolio dal Canada dell’ovest verso la costa est del paese. La società mantiene ancora oggi la sede principale in Canada, e più nello specifico a Calgary. Dopo aver completato il suo primo oleodotto nel 1950, ha subito continuato a reinvestire in nuove infrastrutture.

Negli anni ’70 e ’80, Enbridge -che allora si chiamava Interprovincial Pipe Line Company- ha espanso le sue operazioni al di fuori del solo trasporto del petrolio. La società ha iniziato a produrre e trasportare energia, diventando una compagnia di utilities sempre più diversificata. Nel 1998 è poi arrivato il nome attuale, che ha segnato anche l’inizio di una nuova trasformazione: quella della sostenibilità, un trend che si è fatto sempre più importante e che ha portato Enbridge a investire miliardi di dollari nello sviluppo di soluzioni eoliche e fotovoltaiche.

Infine, nel 2016 si ricorda la più grande acquisizione mai operata da Enbridge: quella di Spectra Energy, altro grande operatore del gas naturale negli Stati Uniti che poteva già contare su una forza lavoro di oltre 5.000 dipendenti. A distanza di oltre mezzo secolo dall’inizio della sua attività, ora Enbridge può dire di essere finalmente arrivata alla leadership in uno dei settori più importanti per l’economia nord americana.

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