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Gli assurdi investimenti cinesi sull’anno del drago

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Investire sui meme è questione che attiene solo al mondo delle criptovalute? Certamente no, e la prova di quanto affermiamo arriva dalla Cina. Secondo il calendario cinese, l’anno che verrà sarà quello del drago e la cosa sta condizionando in modo concreto l’andamento di diverse azioni. Il motivo? Hanno nel nome un riferimento al drago, con la superstizione che starebbe avendo la meglio almeno per alcuni investitori.

I titoli di diverse società che contengono Long nel nome stanno attraversando un momento di straordinaria forza sulle borse e non per i fondamentali economici e finanziari, ma perché appunto i loro nomi ricordano drago in cinese e quindi sarebbero coinvolte dai buoni auspici per l’arrivo dell’anno del drago a breve. Una questione che a molti sembrerà ai limiti dell’assurdo, ma che non la prima volta che si verifica, soprattutto in Cina.

L’assurda storia che arriva da Shanghai

L’anno del drago e le azioni cinesi

Per capire cosa sta succedendo dalle parti di Shanghai, si dovrà fare qualche passo indietro. Lo zodiaco cinese è composto da 12 figure rappresentate da animali, che ciclicamente danno il nome al nuovo anno. Per il prossimo toccherà al drago, cosa che sta avendo effetti non solo su superstizioni per chi crede negli oroscopi, ma anche per chi investe in borsa. Le azioni di Henan Taloph Pharmaceutical e Fujian Longxi Bearing Group hanno chiuso entrambe con gain in doppia cifra. E, secondo quanto racconta Bloomberg, nel corso degli ultimi 30 giorni sei su dieci dei top performer della borsa di Shanghai hanno drago nel nome.

Una situazione ai limiti dell’assurdo, che ricorda meccaniche che siamo abituati a vedere in mercati più acerbi – principalmente quello delle criptovalute – e che però non sembrerebbe essere una novità per il più maturo mercato azionario.

In passato ci sono state situazioni simili per aziende il cui nome, in mandarino, ricordava la frase Trump vincerà alla grande, cosa che poi specularmente è accaduta alla società il cui nome in cinese aveva assonanze con zia Hillary. Chi si aspetta gli operatori finanziari guidati sempre dalla razionalità, dovrà ancora una volta cedere il passo al folle movimento di denaro che può essere animato da oroscopi e ragionamenti che sono il più possibile lontano dalla scienza e dalla matematica.

Il tutto all’interno di un’economia cinese che sta avendo non pochi problemi e che ha fatto registrare performance poco entusiasmanti nel corso delle ultime settimane, complici le grandi difficoltà di tanti dei gruppi più importanti della Repubblica Popolare.

Drago investimenti
L’oroscopo guida gli investimenti

Alcune delle aziende coinvolte invitano alla calma

Non tutte le aziende vogliono approfittarsene facendo finta di nulla. Tianlong, una delle società coinvolte da questi pump irrazionali, ha infatti chiesto agli investitori di agire razionalmente e all’interno di un filing ha sottolineato che la quotazione dell’azienda è divergente da quella di aziende con fondamentali simili, proprio a causa di questa mole di investimenti irrazionali.

Vedremo se e quanto durerà la bull run per questi titoli che è stata innescata da questioni così apparentemente ridico. Per chi volesse prepararsi per tempo, non senza un pizzico di gusto per l’umorismo, ricordiamo che il 2025 sarà l’anno del serpente e che potrebbero ripetersi, forse, le stesse meccaniche.

Questo a patto che il Partito non intervenga come un deus ex machina a risolvere una questione che forse non è la migliore delle pubblicità per le borse cinesi. A loro parziale discolpa va però ricordato che quanto accaduto con Game Stop e AMC negli USA non è forse granché migliore, per quanto in quel caso ad essere puniti furono fondi che facevano short oltre ogni ragionevole posizionamento sul mercato.

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