News, Economia

HSBC ottimista sulla crescita cinese a lungo termine, ma avvisa: ancora turbolenze nel 2024

Avatar di Alessio Ippolito
Written by Alessio Ippolito
Attivo nel settore del digitale dal 2008, ricopro il ruolo di CEO e fondatore di ALESSIO IPPOLITO S.R.L. Editore, un'entità che possiede una rete di oltre 70 siti internet, concentrata sul mondo degli investimenti finanziari. Registrato presso l'Ordine dei Giornalisti di Roma dal 22/02/2022. Attualmente, sono il direttore responsabile della rinomata pubblicazione sulle criptovalute, Criptovaluta.it. A marzo 2023, ho assunto inoltre la direzione di TradingOnline.com, espandendo ulteriormente il mio impegno nel giornalismo finanziario.
Scopri i nostri principi editoriali
Avatar di Alessio Ippolito
Fact checked by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
Scopri i nostri principi editoriali

Georges Elhedery, CFO di HSBC, non ha dubbi: secondo le sue previsioni, il tasso di crescita cinese tornerà a brillare e il periodo difficile dell’economia non è altro che una fase transitoria. La banca si attende che le cose possano tornare ad andare per il meglio, ma non subito. Secondo Elhedery, ci potrebbero volere da “diversi trimestri” fino a due anni prima che i problemi di breve termine siano risolti. Problemi che vanno da un forte rallentamento del mercato immobiliare, che pesa quasi per il 25% sul PIL nazionale, fino al clima teso a livello geopolitico che rende sempre più difficili gli affari tra imprese cinesi e americane. Considerando che ora anche il secondo costruttore più grande del paese lotta contro un probabile default, non sono in molti in questo momento a restare ottimisti sulla Cina.

HSBC è una banca formalmente inglese e con sede a Londra, ma che affonda le sue radici storiche a Hong Kong e ancora oggi fa molti dei suoi affari in Cina. Per questo motivo è sempre stata meno pessimista rispetto alle altre grandi banche sull’andamento dell’economia cinese, guardandosi da commenti troppo critici riguardo alle scelte di Pechino. Stando alle previsioni che il suo CFO ha comunicato a CNBC, la fase attuale sarebbe segnata esclusivamente da turbolenze di breve termine che non metterebbero in luce dei problemi strutturali destinati a durare nel tempo.

presentazione della notizia su HSBC rialzista sulla Cina nel medio e lungo terrmine
Il tasso di crescita dell’economia cinese è passato da oltre il 6% nel pre-pandemia alla previsione del 4.6% di quest’anno

Una dolorosa fase di transizione

Il rallentamento attuale dell’economia cinese si deve soprattutto alle difficoltà dei tre pilastri su cui è stato costruito il boom economico nazionale: il mercato immobiliare, gli investimenti pubblici in infrastrutture e le esportazioni. Il primo è in crisi da ormai tre anni, il secondo è frenato da un crescente indebitamento pubblico e il terzo dalla politica sempre più protezionista dei principali mercati di sbocco. La lettura di HSBC, però, è che questa sia essenzialmente una fase transitoria destinata a traghettare la Cina da un’economia in via di sviluppo a un’economia avanzata. Per questo il CFO del gruppo sottolinea positivamente alcune scelte, tra cui quella di investire sullo sviluppo tecnologico.

La Cina starebbe dunque passando dall’essere un centro di manifattura low-cost per il mondo a una fase più matura, in cui la sua tecnologia è in grado di competere a livello internazionale e soprattutto in cui il mercato interno diventa più importante delle esportazioni. Elhedery ha anche tracciato gli aspetti fondamentali che si aspetta di notare in questa transizione: un calo del peso del comparto industriale in favore dello sviluppo dei servizi, industrie a maggior valore aggiunto e un benessere più diffuso anziché concentrato solo nelle grandi città. Per questo non esita nel dire che a medio-lungo termine, i fondamentali dell’economia cinese rimangono attraenti per gli investitori.

foto di una persona che lavora in una fabbrica cinese
Il salario minimo in Cina rimane ancora di appena $370 al mese

La trappola del “reddito medio”

Secondo HSBC, la Cina sta affrontando il sorpasso della middle income trap (“trappola del reddito medio”). Questo termine si riferisce a economie come quella brasiliana, che riescono a essere competitive quando producono al prezzo più basso del mondo un certo bene, ma non riescono a puntare sul mercato interno e a sviluppare tecnologie su larga scala che siano competitive a livello globale. Questo finisce per mantenere i redditi di un paese sulla soglia della “classe media mondiale”, con tanti posti di lavoro disponibili a retribuzioni molto basse ma poche opportunità di lavoro in settori ad alto valore aggiunto. Il CFO della banca inglese ritiene che la crescita della competitività cinese in settori come batterie, EVs e pannelli fotovoltaici le permetterà di superare la trappola e affermarsi come un’economia sviluppata a pieno titolo una volta che la turbolenza momentanea sarà superata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *