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KKR: investiti altri $250 milioni in Serentica Renewables

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Written by Chiara Ricciato
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Serentica Renewables, il fornitore di soluzioni per le energie rinnovabili con sede in India, ha annunciato lunedì 1 maggio in una dichiarazione di aver ottenuto un investimento aggiuntivo di 250 milioni di dollari da KKR, una società di investimenti globale con sede a New York.

In base agli accordi definitivi, questo nuovo investimento si aggiunge ai 400 milioni di dollari già ricevuti da KKR nel novembre 2022 e servirà per installare una capacità di energia rinnovabile di 4000 MW, supportando la distribuzione di energia pulita ai clienti industriali su larga scala.

immagine di presentazione della notizia di un ulteriore investimento di KKR in Serentica Renewables
Serentica Renewables punta a fornire oltre 40 miliardi di unità di energia pulita annualmente grazie all’investimento di KKR

Nuovi accordi di consegna di energia verde

Serentica Renewables ha recentemente firmato un nuovo set di accordi per la distribuzione di energia, con l’obiettivo di fornire energia verde a consumo continuo ad alcuni dei suoi principali clienti industriali in India.

Attualmente, l’azienda sta sviluppando progetti di energia solare ed eolica negli Stati Karnataka, Rajasthan e Maharashtra, che, una volta completati, forniranno 9 miliardi di unità di energia verde ogni anno, utilizzando la rete di trasmissione interstatale e decarbonizzando così una grande parte del consumo di energia elettrica dei clienti industriali su larga scala. La società ha, infatti, l’obiettivo di fornire oltre 40 miliardi di unità di energia pulita all’anno nel medio termine, con l’obiettivo di ridurre di 50 milioni di tonnellate le emissioni di anidride carbonica.

Serentica Renewables ritiene che questo nuovo investimento permetterà alla società di accelerare la decarbonizzazione su larga scala del segmento commerciale e industriale che consuma molta energia. Pratik Agarwal, direttore di Serentica Renewables, ha espresso il suo entusiasmo per approfondire la collaborazione con il partner strategico KKR, affermando che questa nuova iniezione di capitale darà all’azienda maggiore fiducia nelle sue capacità di raggiungere la sua visione di invertire il cambiamento climatico attraverso la fornitura di energia pulita.

Hardik Shah, partner di KKR, ha dichiarato in una nota che in un’India in continua crescita le soluzioni di energia pulita avranno un ruolo sempre più importante nell’incontrare le esigenze energetiche del Paese e per questo motivo la società è lieta di estendere la sua relazione con Serentica Renewables per sostenerne la crescita e spingere in avanti la loro missione di consentire la transizione energetica dell’India.

Crescita economica e impatto ambientale in India

L’India ha raggiunto una crescita economica tra le più elevate al mondo negli ultimi vent’anni, portando milioni di persone fuori dalla povertà. Tuttavia, ogni anno nel Paese viene aggiunta una città grande quanto Londra alla popolazione urbana, contribuendo a farne il Paese più popoloso del mondo, avendo recentemente superato la Cina.

Ciò comporta un’enorme costruzione di nuovi edifici, fabbriche e reti di trasporto. Finora, però, sono stati il carbone e il petrolio a servire come fondamenta della crescita industriale e di modernizzazione dell’India, dando ad un numero sempre maggiore di persone l’accesso ai servizi energetici moderni. Ciò include l’aggiunta di nuovi collegamenti elettrici per 50 milioni di cittadini ogni anno negli ultimi dieci anni.

immagine di globo in verde come simbolo di sostenibilità ambientale
La più grande sfida dell’India è cercare di bilanciare crescita economica ed energia pulita

La crescita rapida del consumo di energia fossile ha, quindi, anche significato che le emissioni annuali di anidride carbonica dell’India sono diventate le terze più elevate al mondo. Per combattere l’inquinamento e il cambiamento climatico, e migliorare di conseguenza la salute dei cittadini del subcontinente, l’India ha deciso di voler raggiungere emissioni nette zero entro il 2070 e di soddisfare il 50% dei suoi fabbisogni energetici con fonti rinnovabili entro il 2030.

Per questi motivi, il primo ministro indiano Narendra Modi ha annunciato obiettivi ambiziosi per il 2030, tra cui l’installazione di 500 gigawatt di capacità di energia rinnovabile, la riduzione dell’intensità delle emissioni della sua economia del 45% e la riduzione di un miliardo di tonnellate di anidride carbonica.

In linea con i suoi obiettivi, dunque, il Paese pubblicherà gare d’appalto per l’installazione di 250 gigawatt di capacità di energia verde entro marzo 2028, secondo una nota del governo pubblicata il mese scorso. In particolare, queste prevederanno l’installazione di 15 GW di capacità di energia rinnovabile ciascuna nei primi due trimestri di questo anno fiscale, seguite da offerte per 10 GW nei prossimi due trimestri.

Già nel corso del mese scorso si è svolta un’asta elettronica inversa grazie alla quale Avaada Energy, un’impresa indiana integrata nel settore dell’energia, si è aggiudicata un progetto solare da 560 MW per la fornitura di energia solare alla Maharashtra State Electricity Distribution Co. Ltd (MSEDCL), la più grande società di distribuzione di elettricità in India e la seconda più grande al mondo dopo SGCC in termini di consumatori, a seguito di una gara d’appalto condotta da quest’ultima.

Grazie ai continui investimenti nel settore ambientale, sociale e di governance (environmental, social and governance, ESG), l’India sta diventando un modello di sviluppo economico che potrebbe evitare l’uso di fonti di energia ad alta intensità di carbonio ed essere un esempio per altre economie in via di sviluppo.

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