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NASDAQ 100 si rinnova. Fuori Zoom, dentro DoorDash

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Ci si avvicina a fine anno, e ci si avvicina anche al momento in cui NASDAQ 100, uno dei più importanti indici al mondo, deve rivedere la propria composizione. Ci sono cambiamenti importanti, con il più significativo che è l’arrivo di DoorDash al posto di Zoom, con il titolo della società del software di comunicazione a distanza che è flat praticamente dalla fine della pandemia, che era stata invece un toccasana per le attività del gruppo.

C’è anche tanto altro che esce e che non farà più parte dell’indice a partire dalla sessione del prossimo 18 dicembre, per un’autentica rivoluzione per un indice che rimane il più rappresentativo del mondo tech (e non solo). Oltre all’interesse suscitato sul piano tecnico dalle novità in entrata e in uscita, sarà certamente interessante vedere che tipo di sotto-comparti tech non sono più adeguati per far parte di un indice di questo prestigio.

Via Zoom da NASDAQ 100

Via Zoom, via anche eBay, JD.com e Lucid

Niente di strano. NASDAQ 100, come tanti altri indici che sono riferimento per l’andamento delle principali borse, deve rinnovarsi. E nel farlo valuta chi ha ancora criteri e caratteristiche per essere incluso e chi invece non ne ha più. Dal prossimo 18 dicembre non faranno più parte dell’indice – che è uno dei più importanti al mondo – JD.com, eBay, Enphase, Lucid e, forse è questo il caso più interessante, Zoom. La società, che offre un software per conferenze e chiamate di gruppo, aveva vissuto una fase di estremo interesse, anche in termini di prezzo, durante le chiusure in tutto il mondo o quasi per contrastare il COVID19. Ora quel mondo sembra essere lontanissimo e tante azioni, anche non specificatamente del settore tech, devono fare i conti con un quadro completamente cambiato e – cosa più importante – con ricavi e profitti che sono da reinventare.

È stato anche il caso per diverse delle principali società farmaceutiche, per quanto per altri tipi di motivazioni: in quel caso si è dovuto fare di necessità virtù e cercare nuovi settori ad altra redditività dopo che si è asciugato il flusso di denaro importante legato al comparto vaccini.

L’uscita di Zoom conferma uno scarso interesse – testimoniato anche da movimenti quasi completamente assenti nel corso degli ultimi due anni – per aziende che durante la fase pandemica erano sembrate a molti come delle scelte facili nella composizione del portafoglio.

Zoom out
Finito il fascino pandemico di Zoom

Cambiamenti ordinari

Si tratta di cambiamenti che sono periodici e che avvengono ogni anno per mantenere l’indice sempre aggiornato. La composizione avviene tramite una classifica che tiene conto di diversi requisiti di base, del valore delle azioni stesse.

Si crea una classifica che vede una grossa distinzione tra quelle che, nel ranking aggiornato, sono ancora nelle prime 125 o meno. Per le aziende che erano precedentemente nella top 100 e oggi non lo sono più, nel caso in cui siano ancora però nelle prime 125, possono avere un anno di grazia, che serve loro per tornare appunto in top 100.

Quando tale recupero non avviene, il titolo viene per l’appunto rimosso dall’indice. Subiscono la stessa sorte a questo giro anche JD.com e eBay, per quanto comunque i movimenti rispetto a quelli degli altri anni, in termini di aziende che entrano e aziende che escono, siano stati particolarmente contenuti.

Già dal prossimo 18 dicembre si farà trading sull’indice che deve tenere conto della sua nuova composizione. Vedremo se riuscirà a battere le buone performance del 2023, per quanto ci saranno ovviamente altri fattori che contribuiranno all’andamento di NASDAQ 100. Per Zoom è un addio che difficilmente potrà essere trasformato in un arrivederci, dato che è difficile che tornino livelli di interesse come quelli fatti registrare durante la fase pandemica.

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