Petrolio in rialzo sulle attese per la domanda estiva: previsto anno record per i voli in aereo

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Il petrolio ha aperto la settimana in rialzo, con il Brent che guadagna 0,53$ al barile (+0.7%) e il WTI che avanza di 0,57$ al barile (+0.8%). Anche se non sono arrivate delle notizie particolarmente degne di nota nel fine settimana, le nuove proiezioni sulla domanda di petrolio evidenziano una pressione sulle scorte in arrivo nel periodo estivo. Per l’estate del 2024 si prevedono ancora temperature molto elevate come quelle dello scorso anno, ma accompagnate da una domanda ancora maggiore di carburante per i viaggi -soprattutto in aereo in Europa e in auto negli USA-. Con l’inflazione tornata sotto controllo e i salari che si sono adattati ai rincari, un numero sempre maggiore di consumatori torna a poter pianificare le vacanze.

In parte il rally del petrolio di oggi potrebbe anche essere il frutto dei risultati delle elezioni europee, che fanno pensare a un cambio di direzione da parte dell’Unione: la retromarcia dei verdi e l’aumento importante della rappresentazione dell’estrema destra fa pensare che l’UE adotterà una politica meno forte sui combustibili fossili rispetto a quella mantenuta fino a questo momento. Gli analisti continuano a essere in gran parte rialzisti sul petrolio, con Goldman Sachs che prevede il raggiungimento degli 86$ al barile per il WTI già entro la fine del terzo trimestre dell’anno.

presentazione della notizia su prezzi del petrolio in rialzo
Goldman prevede che quest’anno la domanda globale di petrolio sia più alta dello scorso anno di 1,25 milioni di barili al giorno

Previsto aumento della domanda in estate

Dopo che l’OPEC ha deciso di mantenere invariati i livelli di produzione fino al 2025, è diventato improbabile che il mondo veda un aumento significativo dell’offerta di petrolio nel corso di quest’anno. I livelli di scorte in questo momento rimangono solidi, ma la stagione estiva ormai si sta aprendo e inevitabilmente porterà a ridurre i livelli di stock nei principali hub europei e statunitensi. Il rialzo del prezzo del petrolio è particolarmente significativo se si considera che la quotazione è in dollari e che il dollaro americano, dopo i dati sui posti di lavoro negli USA di venerdì scorso, hanno lanciato la valuta nel mercato Forex.

In questo momento il ritmo a cui le scorte mondiali stanno calando è di circa 1,3 milioni di barili di petrolio al giorno, ed è probabile che la situazione tornerà a rilassarsi soltanto verso la metà di settembre. Il prezzo del barile è ormai in aumento da tre settimane consecutive e l’incertezza geopolitica sta contribuendo a mantenere i prezzi elevati. In particolare i rapporti in deterioramento tra Netanyahu e Biden sembrano indicare che gli Stati Uniti in questo momento stiano perdendo il controllo sulle azioni di Israele, che continuano ad alzare il rischio di un conflitto ancora più grande in Medio Oriente.

Tra i paesi OPEC, solo l’Iran in questo momento sembra avere potenziale per aumentare la produzione nel breve termine

Domanda record per l’aviazione

Secondo le stime diffuse dalla IATA la settimana scorsa, quest’anno il numero di passeggeri trasportati dalle compagnie aeree dovrebbe toccare un nuovo record. Si parla di 4,96 miliardi di biglietti, con la possibilità di arrivare alla soglia psicologica di 5 miliardi che rimane totalmente sul tavolo. L’aumento della domanda proviene da tutte le regioni e sta portando con sé un aumento altrettanto grande della domanda di cherosene: ci si aspetta che le compagnie aeree, nel corso del 2024, abbiano bisogno di 650.000 barili di cherosene in più al giorno rispetto allo scorso anno. Come sempre l’estate sarà il momento dell’anno più critico per il settore, per cui la pressione sulle scorte sarà particolarmente forte proprio nei prossimi tre mesi.

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