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Finanza Personale

Il 50% del tuo STIPENDIO allo Stato! OCSE: Italia peggiore di tutti.Trasferimenti invisibili peggiorano!

I lavoratori italiani massacrati dalle tasse. Sono tra i peggiori in Europa. INPS invisibile punisce di più.

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TASSE LAVORO

Gli italiani sono al 23esimo posto su 38 paesi i cui salari sono stati analizzati da OCSE. Costo del lavoro al 17esimo posto, ma retribuzioni effettive che poi perdono sei posizioni. Con la media OCSE a 45.123 dollari per lavoratore, l’Italia sfigura ulteriormente con i suoi 41.438 dollari.

E i problemi non sono finiti qui, perché gli italiani sono tra i peggiori per netto su ogni euro lordo di aumento di stipendio. Di ogni euro aggiunto alla retribuzione finiscono infatti nelle tasche del dipendente soltanto 68 centesimi. Molto al di sotto della media OCSE, che è invece di 86 centesimi.

Una situazione disastrosa sulla quale impatta in modo significativo il cuneo fiscale, peggiorato ulteriormente in Italia, soprattutto per i single. L’indebolimento fiscale colpisce invece in modo minore le famiglie con figli. Senza tenere poi conto di quanto di più gli italiani lavorano rispetto ai colleghi francesi e degli altri paesi europei, con poche eccezioni.

Metà dello stipendio degli italiani finisce in tasse

È una prima risposta agli interrogativi sulla questione salari in Italia. Del tuo stipendio quasi il 50%, ovvero il 47%, finisce nelle casse dello Stato. O con tassazione diretta, oppure ancora con i contributi previdenziali, che sono i più esosi tra quelli analizzati da OCSE. Una questione di INPS, in primo luogo.

I più bastonati sono i lavoratori single, che hanno visto il loro cuneo fiscale in Italia aumentare dell’1,61% rispetto a chi single non è. Percentuali simili in Slovenia, e invece distanza che va a ridursi in paesi come la Finlandia e anche il Regno Unito.

Al netto di variazioni relativamente minime rimane comunque il dato impietoso di una tassazione che in Italia colpisce i lavoratori in modo molto importante e che probabilmente è parte del problema salari sul quale si è espresso recentemente anche il Presidente della Repubblica Mattarella.

  • Problema anche la ripartizione

L’Italia batte su quasi tutti i fronti la media OCSE.

DatoItaliaMedia OCSE
Tasse15,9%13,4%
Contributi sociali per il dipendente7,2%8,1%
Contributi sociali per l’azienda24%13,4%
I dati

Un problema dunque che è anche percepito a metà dal lavoratore, con i contribuiti in carico all’azienda – e quindi quasi invisibili al percettore di salario – che nascondono almeno in parte un problema che è anche politico.

Difficile però immaginarsi che la discussione sui salari riparta da qui, ovvero da un Erario che almeno rispetto alla media OCSE è – a danno dei lavoratori – eccessivamente rapace.

Si tornerà probabilmente a parlare di produttività (che è un problema), di rapporto di retribuzione tra capitale e lavoro (che dati alla mano è molto meno problematica) e, difficilmente, di tasse.

Analista economico dal 2009. Collabora con TradingOnline.com offrendo analisi su Forex, Macroeconomia e Azioni, con un occhio vigile sui mercati emergenti come Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Gianluca Grossi è anche caporedattore per la nota testata giornalistica Criptovaluta.it, quotidiano dedicato al mondo Crypto e Bitcoin ed è anche analista per Criptovaluta.it® Magazine, il settimanale della medesima organizzazione. Segue da vicino il mercato ETF, in particolare sulla piazza di New York.

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