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Ucraina, riserve di Forex mai così alte dai tempi dell’URSS
Le riserve di valuta estera su cui l’economia ucraina può fare affidamento, secondo gli ultimi dati ufficiali sono arrivate a $39 miliardi. Si tratta della cifra più alta mai raggiunta in trent’anni, cioè da quando il paese è diventato ufficialmente indipendente e non più parte dell’Unione Sovietica. Malgrado la guerra estremamente costosa, il supporto finanziario da parte delle nazioni Occidentali sta dando i suoi frutti. La situazione è anche stata favorita dalla continuità dell’export di materie prime agricole, la principale voce di esportazioni dell’economia locale. Una situazione che, però, potrebbe essere ora minacciata dal timore che la Russia abbandoni l’accordo che permette alle navi ucraine di mantenere attive le proprie rotte commerciali.
Grazie all’aumento delle riserve di valuta estera, non soltanto l’Ucraina può continuare a finanziare il proprio sforzo bellico. Si tratta di una risorsa essenziale anche per garantire la stabilità del cambio sui mercati Forex, così da garantire la stabilità dell’economia. Il PIL ucraino è crollato di oltre il 30% nel 2022 per effetto dello scoppio della guerra, ma nel corso del 2023 ha dimostrato una sorprendente resilienza. Le zone occidentali del paese, meno toccate dal conflitto, continuano a sostenere l’attività economica e i livelli di esportazioni essenziali per le riserve di valuta estera.
Fondamentale l’aiuto delle potenze occidentali
Chiaramente l’Ucraina non avrebbe raggiunto un record di riserve Forex in questo momento se non fosse per l’aiuto dell’Occidente: tutta Europa, gli Stati Uniti e gli altri alleati della NATO si sono impegnati ad aiutare la nazione a sostenere economicamente lo sforzo bellico. Il conflitto è ormai arrivato a superare i 16 mesi di durata, senza accennare a rallentare: con la controffensiva ucraina che cerca di guadagnare spazio sul fronte di battaglia, è essenziale che Zelenskyy e il suo esercito possano contare su una fonte costante di sostegno economico da parte degli alleati.
Secondo i dati pubblicamente disponibili, fino a questo momento l’Ucraina ha ricevuto $23.6 miliardi di aiuti finanziari da parte dei paesi alleati. Soltanto a giugno sono stati inviati $1.6 miliardi dall’Unione Europea e $1.2 miliardi dagli Stati Uniti. Il mese precedente, le riserve di valuta estera ammontavano a 37.3 miliardi di dollari: la variazione mensile è stata dunque positiva per $1.7 miliardi. Sono arrivati aiuti anche da parte del Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Mondiale e dal governo finlandese. Per quanto la guerra sia estremamente costosa, pare che tutto lo sforzo occidentale sia riuscito nell’intento di garantire stabilità -e persino crescita- alle riserve di valuta estera della banca centrale ucraina.
Un record in continuo aggiornamento
Il fatto che le riserve di valuta estera in Ucraina abbiano raggiunto un nuovo record storico, in realtà, non è una vera sorpresa. Quasi ogni mese del 2023 è stato segnato dal raggiungimento di un nuovo picco, con gli aiuti che per il momento riescono a superare i livelli di spesa. Inoltre la nazione ha ridotto sensibilmente la domanda di valuta estera, cosa che ulteriormente aiuta a proteggere le riserve di dollari in mano alla banca centrale. Gli aiuti finanziari possono essere utilizzati per comprare armamenti, ma anche per permettere alla banca centrale di intervenire a sostegno del tasso di cambio nel caso in cui la valuta locale precipiti nel mercato Forex.
Bisogna notare che gli interventi della banca centrale, come dichiarato dallo stesso governatore Andriy Pyshnyi, sono diminuiti stabilmente nel corso dei mesi. Sembra che l’economia ucraina abbia assorbito lo shock iniziale della guerra, e che ora la valuta si sia stabilizzata rispetto all’euro e al dollaro. Inoltre è diventato chiaro che il sostegno finanziario occidentale sia continuo e sufficiente a coprire le uscite in valuta estera, offrendo alla banca centrale la sostenibilità necessaria per garantire -per quanto possibile- un funzionamento efficiente dell’ecosistema finanziario locale. Rimane il dubbio di cosa decideranno di fare le nazioni occidentali con i debiti contratti dall’Ucraina una volta che la guerra sarà finita, dal momento che teoricamente molti aiuti sono offerti sotto forma di prestito.