News, Economia

UK e Giappone: è recessione | I dati dell’economia di Londra e Tokyo

Avatar di Gianluca Grossi
Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
Scopri i nostri principi editoriali

Arrivano i dati sul PIL del Regno Unito. Sono peggiori delle aspettative e certificano l’ingresso dell’economia di Londra in recessione tecnica. Per l’ultimo trimestre del 2023 abbiamo infatti un -0,3%, contro il -0,1% delle previsioni. Sommando questo dato al -0,1% del terzo trimestre del 2023, siamo dunque in quella che gli economisti definiscono come recessione tecnica. Una brutta notizia, per quanto non inaspettata.

Ed è recessione tecnica anche in Giappone: da Tokyo arriva un -0,4% per l’ultimo trimestre, questo inaspettato, che si aggiunge al pessimo dato che si era fatto registrare per il terzo trimestre 2024. Venti di recessione che spirano dunque forti e che aggiungono preoccupazione a una situazione economica globale che deve ancora decidere se optare per un soft landing oppure se in un periodo di ristrettezze economiche importanti che chiameranno anche la banche centrali a più miti consigli per quanto riguarda i tassi di interesse. Tutto questo mentre la crescita economica rimane uno dei punti fondamentali del mandato di Rishi Sunak, che ora sarà investito dal fuoco incrociato delle critiche, anche internamente al suo partito.

Recessione uk jpn
Recessione tecnica nel Regno Unito e in Giappone

Recessione in Regno Unito. I dati

Non sono stati dati certo edificanti. Mentre le previsioni puntavano a un più modesto – ma comunque in territorio di recessione – -0,1%, da Londra arrivano numeri che preoccupano i più. Il dato per l’ultimo trimestre 2023 parla infatti di un calo del prodotto interno lordo del -0,3%. Recessione tecnica, e crescita complessiva per il 2023 che è stata soltanto dello 0,1%, il dato più basso dal 2009 a questa parte.

Il dato ha anche esercitato pressioni sulla Sterlina, complice il fatto che tutti, correttamente a nostro avviso, ritengono che il prossimo tema da discutere sarà da Bank of England e riguarderà la possibilità di intervenire sui tassi in modo più rapido e consistente. È scontato infatti che le politiche monetarie restrittive del 2023 saranno ritenute le principali responsabili di una performance economica certamente non positiva.

E sarà anche un problema politico per Rishi Sunak, dato che dovrà affrontare un doppio voto in due seggi nel Regno Unito, dai quali potrebbe emergere una forza relativa da parte dell’opposizione. Forza relativa della quale dovrà dare conto ai compagni di partito.

Per ora da Bank of England non arrivano messaggi. Non appena saranno disponibili, i mercati non potranno che reagire: sotto osservazione oltre alle borse, anche il mercato dei bond e quello del Forex.

Banche centrali cosa
Come reagiranno le banche centrali di Tokyo e Londra?

Anche in Giappone è tempo di recessione

Le cose non vanno meglio a Tokyo. I dati sul PIL dell’ultimo trimestre del 2023 segnalano l’ingresso nella recessione tecnica anche per l’economia giapponese. La situazione è complessivamente diversa da quella europea, di Londra e di Washington però. Per il Giappone ci si aspetta ormai da tempo il ritorno dei tassi di interesse in territorio positivo, ritorno che però dovrà fare i conti con un’economia sfiancata e che non potrà ragionevolmente far fronte anche a un costo del capitale in aumento.

Situazione molto complessa, con lo yen che è tornato sopra quota 150 nei confronti del dollaro e che sarà una sorta di osservato speciale anche per capire quali saranno le prossime mosse della Banca Centrale di Tokyo.

Nel complesso il quadro che esce dagli ultimi dati economici, per quanto in parte previsto, non è dei migliori. Le borse hanno risposto comunque positivamente almeno a Londra, prezzando con ogni probabilità una maggiore apertura a eventuali tagli in anticipo. Bene anche il Nikkei, con gli operatori che sono sempre meno convinti per l’appunto del nuovo atteggiamento hawkish di Bank of Japan. Atteggiamento sul quale si nutrivano dubbi già prima di questo pessimo dato che arriva dal PIL giapponese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *