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Yen: mercati si preparano ai tagli e avanzano preoccupazioni su tenuta economia. Cosa succede se BoJ esagera?

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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È arrivata la settimana X per lo yen giapponese, con Bank of Japan che pur a fronte di non poche preoccupazioni da parte degli analisti, aumenterà i tassi di interesse di riferimento per l’economia giapponese. Sarà un ritorno storico, dopo 17 anni, a quelle che saranno – almeno timidamente – delle politiche monetarie restrittive – e più in generale un ritorno alla normalità al quale i mercati stanno cercando di adeguarsi.

Adeguamento che riguarderà con ogni probabilità gli operatori che continuano con il carry trade e che però almeno a livello di Forex sembrerebbe avere, in senso stretto, un effetto atteso di medio e lungo periodo piuttosto ridotti. Pesano infatti, sul differenziale dei tassi, il rinvio dei tagli negli Stati Uniti, un rinvio che potrebbe complessivamente chiudere già ora il quadro bullish per JPY, che infatti alla riapertura delle piazze è tornato a avvicinarsi intorno a quota 150, con 152 che continuerà a essere la soglia più importante per valutare eventuali interventi a mercato di BoJ, aggiuntivi rispetto alla decisione sui tassi di interesse.

Yen giappone tagli
Tutto pronto per i primi tagli ai tassi

Yen: tutti i mercati si preparano al ritorno di tassi in positivo

La preoccupazione principale dei mercati negli ultimi giorni è stata proprio quella di cercare di intuire quali saranno le prossime decisioni di Bank of Japan. Decisioni che per molti sono scontate e che riguarderanno il ritorno dei tassi di interesse in Giappone o a 0%, oppure leggermente sopra, a 10 punti base in positivo. Una decisione che arriverà martedì e che segnerà l’eventuale nuovo corso di politica monetaria del Giappone, con effetti a cascata su tutti i mercati.

  • Forex

Lo yen potrebbe rinforzarsi, in particolare se per i prossimi mesi Bank of Japan dovesse ulteriormente alzare i tassi di interesse. D’altronde i dati economici, in particolare quelli su export e salari, permetterebbero mosse di questo tipo, che verrebbero poi effettuate mentre negli USA e in Europa si andrà invece in senso opposto, ovvero organizzando un allentamento delle condizioni di politica monetaria restrittiva. Un mix che, almeno sul medio e lungo periodo, potrebbe offrire del respiro allo yen e riportarlo verso livelli di prezzi più solidi.

  • Impatto sull’economia

L’altra preoccupazione per gli operatori di mercati riguarda invece la possibilità che dei rialzi, per quanto per ora ancora modesti, andranno a comprimere ogni velleità di crescita da parte dell’economia giapponese. Uno yen eventualmente più forte avrà degli importi principalmente sull’export e offrirebbe al dirimpettaio cinese un’occasione di recupero su un piatto d’argento. Questo almeno secondo le più frequenti preoccupazioni che stanno circolando all’interno del mondo degli analisti e degli allocatori.

Anche qui però senza avere certezza né sulle mosse di Bank of Japan di martedì, né tanto meno sulle future mosse di medio periodo, sarà difficile posizionarsi correttamente, in particolare mentre da Francoforte e Washington non arrivano e non arriveranno a breve indicazioni chiare sul cammino dei tassi e pi in generale delle politiche monetare.

Yen conseguenze
Occhi puntati verso il Giappone, di nuovo

CPI in Europa, FOMC negli USA non saranno decisivi

Una settimana ad alta tensione per chi fa trading sulle news e sui dati che arrivano da indici macro e raccolta da parte dei diversi stati e banche centrali. L’inflazione UE si sta riavviando, per quanto lentamente, verso il 2% e con il minor peso della componente energetica potrebbe effettivamente tornare in target prima del previsto.

A Washington tutti aspettano invece l’arrivo di Jerome Powell, mercoledì, ai microfoni per commentare l’ultima riunione del FOMC e le prossime indicazioni in termini di tassi e QT che arriveranno da Federal Reserve. Perché se è vero che Tokyo sta svoltando, è altrettanto vero che quanto faranno UE e USA sarà altrettanto importante per valutare i movimenti del mercato del Forex.

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