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BYD pronta a superare Tesla: è il trionfo EV cinese

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Ci siamo: BYD potrebbe sorpassare in termini di vendite di veicoli con motore elettrico Tesla già in questo trimestre, quello conclusivo del 2023. Un’ipotesi che era stata scartata o comunque ignorata dal CEO di Tesla stessa, Elon Musk e che ora invece arriva a ricordare quanto sia cambiato il mercato dell’auto dall’arrivo – prepotente e sostenuto anche dai governi di quasi tutto il mondo – dei cosiddetti EV. Un quadro che cambia su scala globale, per un mercato che per decenni è stato dominato da società europee e americane.

Un assist forse involontario, che consegna alla Cina un mercato ricco, futuribile e che è al centro anche di diversi percorsi politici per la riduzione dell’impatto ambientale della mobilità privata. Con BYD che si appresta a diventare la prima società del settore, ci sarà anche da ripensare la guerra commerciale a tre che riguarda gli USA, l’Unione Europea e appunto la Cina, con mosse protezionistiche dei primi due blocchi che non sembrano però aver scalfito le potenzialità di grandi gruppi cinesi come BYD.

BYD BATTE TESLA
BYD VS TESLA

Il dato che terrorizza l’Occidente

L’azienda del miliardario Wang Chuanfu è pronta al sorpasso, ammesso che vogliate passarci una metafora automobilistica anche quando si parla di mercati. Già da questo trimestre il conglomerato cinese potrebbe infatti superare Tesla per quanto riguarda le vendite di veicoli elettrici. Un sorpasso dal sapore fortemente simbolico e che conferma ancora una volta come il panorama di questo mercato sia cambiato già radicalmente. Non solo per i produttori “occidentali” o giapponesi che continuano a scegliere la Cina come base produttiva, ma anche per marchi autoctoni che sono già riusciti a portarsi a casa una fetta importante del mercato.

Cosa sta succedendo? Semplice: BYD è in grado di offrire sul mercato veicoli elettrici che piacciono anche per prezzi che i produttori storici non riescono ad offrire. La questione è rilevante anche per l’enorme impatto del settore auto e del suo indotto a livello politico, tanto in Europa quanto negli Stati Uniti. Il sorpasso infatti arriva in una fase che ha appena visto concludersi – anche se solo temporaneamente – lotte sindacali di estrema importanza negli USA e manovre di stampo protezionistico nell’Unione Europea, per quanto dalla Commissione ci si affanni a ricordare che le recenti indagini sugli aiuti di stato cinesi al settore siano ordinaria amministrazione.

Sul piatto c’è un settore cruciale anche per certe decisioni politiche, tanto in Europa quanto negli USA, per ridurre l’impatto della mobilità da parte dei privati sull’ambiente: un percorso che non può che fare affidamento sul settore dell’elettrico e che ora è messo in dubbio in quanto sono appunto brand cinesi a dettare il bello e il cattivo tempo su questo mercato.

Tesla fine primato
Forse il passaggio di consegne già da questo mese

La ricetta di BYD per battere Tesla

La ricetta di BYD che le ha già permesso o le permetterà a breve di battere Tesla è relativamente semplice: tanti modelli, molti dei quali a costi più bassi di quelli entry level di Tesla. Un modello che in Cina ha già prodotto dei risultati molto interessanti e che può essere replicato un po’ ovunque, fatti salvi quei paesi che stanno prendendo misure per ostacolare l’arrivo di vetture cinesi nel proprio territorio.

Oltre a cambiamenti nelle policy degli incentivi in USA e alle indagini della Commissione Europea, ci sono state anche gli obblighi draconiani imposti dalla Turchia a difesa del brand locale Togg. È una battaglia commerciale che sarà difficile però vincere, almeno fino a quando BYD e altri produttori cinesi possono contare su un ambiente più favorevole sulla produzione e – dicono i più cinici – su agevolazioni fiscali e finanziarie che in occidente costituiscono non solo strade illegali, ma anche economicamente difficili da percorrere.

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