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Lyft sbaglia e il titolo vola | Altro scandalo a Wall Street

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Paura e delirio sulle borse USA. LYFT fa +68% salvo poi correggere. Dietro il pump & dump, per utilizzare un termine che arriva da mercati meno regolamentati di quello delle azioni USA, è dovuto però a un errore. Nelle previsioni finanziarie offerte dal gruppo era stata infatti riportato un dato sbagliato… per un ordine di grandezza. Aumenti dei margini previsti di 500 punti base, dato che ha innescato bot, trading algoritmici e un discreto numero di poveri sprovveduti entrati alla fine della corsa.

Circa un’ora dopo però è arrivato il chiarimento da Lyft: non si tratta di aumento di 500 punti base, ma di più modesti 50 punti base. Un errore marchiano, che però ha creato sconquasso sulle borse, mentre si era in trading after-hours. Polemiche a non finire, con centinaia di investitori che ci hanno rimesso il proverbiale osso del collo e l’ennesima domanda su controlli e attenzioni che ci sono effettivamente sui mercati più regolati del mondo. Una storia che sembra uscita da una rivista di satira e che invece è la notizia più importante che arriva dai mercati USA ieri.

Lyft disastro
Un errore… di un ordine di grandezza

Una cosa mai vista negli ultimi 30 anni

È questo il più laconico e probabilmente più preciso commento su quanto è accaduto. Ma procediamo con ordine. Lyft pubblica delle previsioni finanziarie che parlano di un aumento di 500 punti base dei margini, almeno secondo le previsioni. Si tratta di un ricco 5%, roba che certamente non si vede tutti i giorni e che ha fatto partire – come se ci trovassimo a Atlantic City e non a New York – le scommesse. Scommesse guidate in larga parte da bot e trading automatico sui dati, che però poco dopo si sono rivelate essere ben poco convenienti.

Prima una corsa del 67%, poi un forte rientro, con chi è arrivato alla fine dell’ascesa che si trova in portafoglio perdite piuttosto consistenti. Cos’è successo? Semplice: dopo 1 ora Lyft ha comunicato che si trattava in realtà di un errore, che sarà corretto nella documentazione e nei filing ufficiali. Non 500 punti base, ma “solo” 50.

Un errore marchiano che ha contribuito tra le altre cose a togliere attenzione a dati finanziari molto solidi per Lyft. Dati dei quali però dopo un evento del genere non si è curato praticamente nessuno.

E intanto c’è chi promette conseguenze legali, per quanto Lyft sia intervenuta piuttosto rapidamente. Secondo diversi esperti non ci sarebbero gli estremi per una causa per securities fraud, anche se probabilmente saranno di diverso avviso coloro i quali hanno perso capitali importanti in seguito a questa vicenda.

Lyft up down
Il titolo vola, poi corregge

Lyft rimane comunque sopra i livelli ai quali aveva chiuso la giornata

Nonostante l’incredibile corsa che aveva portato le azioni Lyft a quota 20$, e nonostante il quasi altrettanto importante crash successivo al chiarimento, il titolo continua a essere scambiato a mercati chiusi su livelli di prezzo relativamente alti. Siamo intorno ai 14$, con il titolo che invece aveva chiuso intorno ai 12$. Dietro questo aumento di valore del titolo ci sono risultati finanziari (giusti e corretti) comunque molto incoraggianti per il gruppo.

Una giornata complessivamente da incubo per Wall Street, con Lyft che – al netto del terribile errore – è tra i pochi titoli a piazzare, per quanto after-hours, una performance degna di nota.

Di questo errore si continuerà a parlare per giorni e sarà probabilmente arma del folto gruppo di politici al Congresso che cercano disperatamente di contestare Gary Gensler e l’operato della sua SEC, coinvolta ancora da uno scandalo, per quanto di minori proporzioni rispetto a quelli dell’ultimo anno. Per chi ha seguito la grande corsa di Lyft, certamente un giorno amaro.

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