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Metro Bank torna in piedi. Trovati i capitali per ripartire

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Written by Alessio Ippolito
Attivo nel settore del digitale dal 2008, ricopro il ruolo di CEO e fondatore di ALESSIO IPPOLITO S.R.L. Editore, un'entità che possiede una rete di oltre 70 siti internet, concentrata sul mondo degli investimenti finanziari. Registrato presso l'Ordine dei Giornalisti di Roma dal 22/02/2022. Attualmente, sono il direttore responsabile della rinomata pubblicazione sulle criptovalute, Criptovaluta.it. A marzo 2023, ho assunto inoltre la direzione di TradingOnline.com, espandendo ulteriormente il mio impegno nel giornalismo finanziario.
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Fact checked by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Metro Bank è fuori dai guai, almeno per il momento. Il gruppo è riuscito a trovare 325 milioni di pound per una ricapitalizzazione e al tempo stesso ha rifinaziato debiti per 600 milioni di pound verso i creditori principali. A essere al centro di questa svolta – che ha fatto guadagnare al titolo della banca più del 25% in borsa durante la sessione mattutina – c’è l’uomo d’affari colombiano Jaime Gilinski Bacal, che diventa in seguito a questo intervento il più importante azionista del gruppo bancario. Ristrutturazione che prevede anche un pesante haircut ai danni dei detentori dei bond.

Il segnale c’è: il gruppo torna in piedi e si prepara a recuperare il terreno perso in borsa, mentre gli investitori in bond bancari si ricorderanno che si tratta di titoli che, in particolare in questo contesto economico, possono avere dei problemi. A Londra intanto si è brindato in borsa, con il titolo che ha recuperato almeno in parte le gravi perdite della scorsa settimana.

Metro: accordo per il capitale e per il rifinanziamento

Metro Bank si rimette in piedi. Il gruppo è riuscito a ottenere un aumento di capitale e al tempo stesso sforbicia il dovuto ai detentori di bond. Una situazione necessaria per evitare il fallimento che ormai si stagliava sull’orizzonte del gruppo bancario e che per ora sembrerebbe essere rimandato a data da destinarsi. La raccolta di capitale fresco è arrivato tramite emissione di nuove azioni per circa la metà, e per l’altra metà è stato coperto da emissioni MREL – emissioni che equivalgono a una sorta di bail in in forma di credito verso chi è intervenuto.

Dopo aver toccato un aumento superiore al 25%, il titolo è poi rientrato intorno ai 51 pound, portando a casa comunque un recupero di oltre il 13% rispetto ai prezzi ai quali aveva aperto durante la settimana. Un destino dunque diverso da quello di Silicon Valley Bank, seppur partito con presupposti simili: proprio durante la scorsa settimana era diventata notizia una voce di corridoio che parlava di una ricerca spasmodica, da parte del gruppo, di nuovi capitali per far fronte a una crisi di liquidità che non si sarebbe potuta superare altrimenti.

Notizia che nel caso di SVB innesco il bank run che le fu letale e che in questo caso invece ha innescato il panico sufficiente tra gli investitori del gruppo affinché questi mettessero mano al portafoglio. A guidare l’aumento di capitale è stato infatti Jaime Gilinski Bacal – che era già azionista del gruppo – e che con l’investimento di poco più di 100 milioni di pound di queste ultime ore diventa l’azionista di riferimento del gruppo – o comunque quello con il più importante pacchetto di azioni.

Metro Bank nuovi fondi
Arrivano milioni di pound per la ricapitalizzazione

La banca cerca di liquidare i mutui

Non sarebbe finito qui però il percorso di risanamento di conti e patrimoni per Metro Bank. Secondo quanto è stato comunicato dallo stesso istituto, sarebbero in cerca di una nuova casa circa 3 miliardi di pound in mutui residenziali, che la banca vorrebbe cedere per ottenere ulteriore liquidità. Non è chiaro per il momento se si siano fatti avanti o meno dei potenziali compratori.

Sulla sessione pomeridiana del titolo a Londra ha pesato anche una ritornata incertezza sui mercati all’apertura delle borse di New York. Le questioni geopolitiche e macro continuano a tenere alta la tensione anche tra gli investitori più ottimisti, situazione certamente non ideale per un gruppo che sta cercando di recuperare da una situazione quasi irrecuperabile.

Intanto per i bond tier 2 ci sarà un haircut del 40% per quelli in scadenza per il 2028. Haircut già approvato e che dovrebbe essere, a meno di ulteriori sorprese, l’ultimo per Metro Bank e per i suoi bond holder.

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