Salesforce, Elliot Management non nominerà propri direttori
Salesforce Inc, società statunitense specializzata in software cloud-based per la gestione delle relazioni con i clienti, delle vendite e dell’analisi dei dati, e Elliott Management, società di gestione degli investimenti con sede a New York, hanno annunciato di aver raggiunto un accordo in cui l’investitore attivista avrebbe deciso di non procedere con i suoi piani di nominare i propri direttori nel consiglio di amministrazione di Salesforce, mentre la società di software si concentrerà maggiormente sul potenziamento dell’efficienza e dei profitti.
Elliott è diventato uno dei cinque investitori attivisti all’interno di Salesforce all’inizio dell’anno, dopo aver acquistato una quota di miliardi di dollari dell’azienda. La società stava spingendo alcuni dei suoi candidati verso il consiglio di amministrazione dopo un anno turbolento per Salesforce, ma dopo che il gigante ha superato le previsioni di crescita, sembra che Elliott sia convinto che non ve ne sia più bisogno.
Le due società hanno in particolare affermato che, alla luce del recente quadro di crescita redditizia annunciato da Salesforce, denominato New Day, Elliott non perseguirà le sue nomine per il consiglio di amministrazione ma si impegnano a continuare la produttiva relazione di lavoro che hanno sviluppato insieme.
Le continue richieste di cambiamenti
Fondata nel 1999, Salesforce è diventata una delle aziende leader nel settore dei software aziendali: la società è nota anche per la sua filosofia di business etico e per i suoi sforzi per promuovere la responsabilità sociale d’impresa.
Valutata 190 miliardi di dollari, ha subito pressioni dagli investitori per mesi per migliorare le sue operazioni: ValueAct, Inclusive Capital e Starboard Value hanno spinto per dei cambiamenti e ciò ha portato l’azienda a raggiungere risultati finanziari migliori del previsto, promettendo però ulteriori tagli ai costi. Il prezzo delle azioni di Salesforce è aumentato del 48% da dicembre 2022, quando gli attivisti hanno iniziato a spingere in modo più deciso per il cambiamento nella società.
Dopo che Elliott è emerso a gennaio come attivista nel titolo di Salesforce, la società ha riorganizzato il suo consiglio con tre nuovi direttori e ha consegnato un seggio al capo di ValueAct, Mason Morfit. Salesforce ha preso anche altre misure per migliorare la redditività, tra cui il raddoppio degli acquisti di azioni a 20 miliardi di dollari e il distacco dall’acquisto di altre società dopo lo scioglimento del suo comitato per le fusioni e acquisizioni.
La fine della sfida nella sala del consiglio di Salesforce segna la terza volta quest’anno che importanti investitori attivisti hanno abbandonato le trattative. Il Trian Fund Management di Nelson Peltz ha ritirato la sua richiesta di un posto nel consiglio di Disney dopo che l’azienda ha presentato buoni risultati e una nuova strategia. Il Third Point di Daniel Loeb ha terminato la sua sfida presso Bath & Body Works dopo che l’azienda ha aggiunto un terzo nuovo direttore.
Ulteriori tagli nei costi
Salesforce potrebbe dover affrontare un’altra ondata di licenziamenti in vista del focus sul miglioramento della redditività, come sostenuto dal Chief Operating Officer della società, Brian Millham. Dopo anni di espansione attraverso l’ingresso in nuovi mercati, l’azienda si sta concentrando sulla creazione di valore per gli azionisti: una mossa che ha portato alla decisione di eliminare il 10% della sua forza lavoro, pari a circa 8.000 dipendenti, la riduzione di personale più grande mai avvenuta nella storia dell’azienda, e alla chiusura di uffici in tutta l’America.
Ora, un gruppo di investitori attivisti, che hanno acquisito quote della società, stanno spingendo per una riduzione ulteriore dei costi al fine di aumentare i profitti e migliorare i margini di guadagno. Millham ha dichiarato che la società è al lavoro con la società di consulenza Bain & Co. per analizzare la situazione attuale dell’azienda e valutare eventuali miglioramenti organizzativi.
Per tali motivi Salesforce ha recentemente annunciato un piano di profitable growth framework, chiamato New Day, che prevede l’acquisizione di nuovi clienti e l’aumento della quota di mercato, ma anche la riduzione dei costi e il miglioramento della redditività. Si tratta di un framework per la crescita redditizia dell’azienda, con l’obiettivo di concentrare l’azienda sulla creazione di valore per gli azionisti, attraverso un maggiore controllo sui costi e un’impostazione orientata alla crescita del margine di profitto.
Il piano include anche l’espansione dell’offerta di prodotti e servizi, il rafforzamento della presenza in mercati strategici e la continua attenzione alla customer experience. In sintesi, il New Day rappresenta un approccio di trasformazione dell’azienda, finalizzato a garantire una crescita sostenibile nel lungo termine.
