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Brasile, per la banca centrale nuovi direttori vicini a Lula

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Il Ministero delle Finanze brasiliano, deputato alla scelta di nuovi membri della banca centrale, ha proposto nuovi nomi vicino al governo del Presidente Lula. Questo rappresenta un passaggio importante per il conflitto tra gli attuali direttori della banca centrale e il governo: da mesi, ormai, le due istituzioni vanno in direzioni opposte. Più volte Lula ha criticato le scelte dei governatori attuali, ma questi hanno continuato ad approfittare dell’indipendenza delle decisioni della banca centrale per perseguire i propri obiettivi di politica monetaria.

I nomi proposti dal governo dovranno essere approvati al Senato, dove però sembra che la nomina sia esclusivamente una questione di formalità. Il Ministro delle Finanze Haddad è piuttosto convinto di riuscire a ottenere l’approvazione in breve, riavvicinando la banca centrale alla direzione che il governo vorrebbe darle. I mercati hanno reagito con incertezza, con il real brasiliano che ha perso terreno durante l’ultima giornata di contrattazioni rispetto a tutte le principali valute estere. Nel momento in cui scriviamo, il cambio tra euro e real brasiliano è salito nuovamente al di sopra di 5.50.

presentazione della notizia sulle nuove cariche della banca centrale brasiliana
La banca centrale brasiliana sta seguendo le orme della Fed e della BCE, con una lunga serie di scatti rialzisti dei tassi di interesse

Le nuove scelte del governo Lula

Fernando Haddad, Ministro delle Finanze, ha deciso di nominare per una delle cariche più alte della banca centrale brasiliana il suo braccio destro Gabriel Galipolo. Galipolo è stato amministratore delegato di Banco Fator in passato, dopodiché è passato a essere il braccio destro di Haddad nel nuovo governo Lula. Ora diventerà invece direttore della politica monetaria, un ruolo che gli garantisce poteri importanti in termini di decisioni sui tassi di interesse. La banca centrale brasiliana prevede che le cariche non scadano comunque tutte insieme, di modo che un solo governo non possa eleggere tutti i membri che ne faranno parte.

Ailton de Aquino, attualmente in una carica minore della banca centrale, diventerà invece capo della supervisione delle operazioni. Qualcuno parla addirittura della possibilità che Galipolo possa arrivare in un secondo momento alla carica di governatore della banca centrale, creando un asse molto forte tra il governo e chi prende effettivamente le decisioni in tema di politica monetaria. Entrambe le posizioni che Galipolo e de Aquino andranno a sostituire erano state occupate da membri vicini al governo Bolsonaro durante la presidenza di quest’ultimo. Per l’attuale governatore della banca centrale, Roberto Campos Neto, rimane comunque in vigore l’incarico che lo lega al suo ruolo fino alla fine del 2024.

Grafico con andamento dei tassi di interesse centrali in Brasile negli ultimi cinque anni
Grafico dell’andamento dei tassi di interesse centrali in Brasile negli ultimi cinque anni

Il real si indebolisce sul mercato Forex

La reazione dei mercati è stata ribassista per il real brasiliano, e non è difficile comprenderne il motivo. Da tempo il governo Lula sta criticando la politica monetaria praticata dalla banca centrale, malgrado questa segua essenzialmente gli stessi passi della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea. Alla pari di tantissime altre economie del mondo, il Brasile ha riscontrato un’ondata di inflazione in seguito alla pandemia e la banca centrale ha iniziato a combatterla aumentando i tassi di interesse. L’ultimo scatto rialzista ha portato i tassi al 13,75%, mentre sembra che l’inflazione sia effettivamente in calo.

Il governo Lula sostiene che il calo dell’inflazione sia dovuto esclusivamente alla contrazione del prezzo degli immobili, mentre non ci sarebbero stati dei veri progressi sul calo della pressione sui prezzi di generi alimentari e servizi essenziali. Per questo la politica del governo prevede invece bassi tassi di interesse e un atteggiamento più espansionista della banca centrale, nella speranza di rilanciare la crescita economica con forza e di aumentare il volume di esportazioni del Brasile verso i partner commerciali internazionali.

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