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Tesla, Musk dovrà fare maggiore chiarezza sul robotaxi e dissipare i dubbi degli investitori

Elon Musk dovrà chiarire molti dubbi e fornire altre indicazioni sul robotaxi di Tesla. Ecco cosa si aspettano gli investitori.

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Tesla, Musk dovrà fare maggiore chiarezza sul robotaxi e dissipare i dubbi degli investitori

Riflettori puntati su Tesla, che mercoledì 23 ottobre 2024 presenterà i risultati trimestrale agli investitori e agli analisti. L’occasione, indubbiamente, è importante perché permette di comprendere quali siano i piani di Elon Musk per il robotaxi, che è stato sontuosamente presentato proprio questo mese: i dettagli chiave, però, sono stati carenti e hanno fatto crollare le azioni in Borsa. 

Musk ha presentato il veicolo a guida autonoma della Tesla per venti minuti e non ha, infatti, lasciato tempo ai presenti per fare delle domande. Un evento ritenuto deludente dagli investitori, che a questo punto vorrebbero avere delle maggiori informazioni sulle attività dell’azienda, che sono, appunto, le vendite di auto. Stanno migliorando? Quali sono i margini di profitto di Tesla? Sono in molti ad aspettarsi un calo delle consegne nel terzo trimestre 2024: il primo in assoluto per il produttore auto guidato da Elon Musk.

Ma vediamo un po’ quali sono le domande che si è posta Wall Street e per le quali si aspetta delle risposte.

Tesla dovrà fornire dei dettagli sul robotaxi

Valutata 700 miliardi di dollari, gran parte del valore di Tesla si basa sulle promesse di Elon Musk, che ha ribadito che il software Autopilot diventerà una delle basi del suo business di robotaxi. Tra le domande che molti analisti e investitori porranno ci sono, senza dubbio, quelle legate alle tempistiche di produzione e alle strategie di vendita che verranno adottate.

Stando alle anticipazioni dello stesso Musk, il robotaxi dovrebbe entrare in produzione nel 2026: il suo costo non dovrebbe superare i 30.000 dollari. Sarà possibile utilizzarlo senza la supervisione del software Full Self-Drive di Tesla a partire dal 2025 in Texas e in California.

Ad ogni modo a preoccupare, per il momento, è l’indagine avviata dall’ente regolatore della sicurezza automobilistica statunitense, che ha messo sotto esame 2,4 milioni di veicoli Tesla dotati di software FSD, dopo che sono state segnalate quattro collisioni ed un incidente mortale nel 2023.

Stando ai dati diffusi dalla stessa casa automobilistica, utilizzando FSD le auto Tesla sono arrivate a percorrere la bellezza di 1,6 miliardi di miglia.

Alcuni analisti di Wall Street, ad ogni modo, hanno spostato la loro attenzione sull’evento Cybercab. In una nota, gli esperti di Barclays hanno sottolineato come con il Robotaxi Day Tesla abbia focalizzato tutta l’attenzione sul robotaxi. Adesso è tempo che si torni sui fondamentali.

Alcuni analisti intervistati da Visible Alpha ritengono che Tesla riporterà un margine lordo automobilistico del 14,9%, esclusi i crediti normativi, per il trimestre che si è concluso il 30 settembre. Tra aprile e maggio 2024, Tesla ha registrato il 14,6%.

L’azienda ha tagliato i prezzi per stimolare la domanda in mezzo a tassi di interesse elevati, ma con scarso successo. Ha offerto incentivi e opzioni di finanziamento a basso costo, soprattutto in Cina.

Gli analisti prevedono che ciò danneggerà il suo margine, un parametro in cui Tesla ha avuto a lungo un vantaggio rispetto alle case automobilistiche tradizionali.

A cosa deve puntare Tesla

La reale sfida di Tesla è quella di superare i numeri delle consegne dell’anno scorso. Questo è il motivo per il quale si prevede che l’azienda aggiornerà le sue previsioni annuali.

A meno che l’azienda non riesca a consegnare più di 516.000 veicoli nel quarto trimestre, solitamente il periodo di maggiore crescita per le vendite di automobili negli Stati Uniti, è probabile che registrerà un leggero calo nelle consegne annuali.

L’azienda deve affrontare una forte concorrenza in Cina da parte di attori nazionali come BYD, che offrono diversi modelli più economici. Tuttavia, le vendite di Tesla in Cina sono aumentate del 66% a 72.000 unità a settembre, segnando il suo mese migliore quest’anno. Le vendite del terzo trimestre nel paese sono aumentate del 12%, aiutate da accordi di finanziamento e sussidi di permuta da parte dei governi locali.

Laureato in materie letterarie e giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002 [Link di verifica iscrizione all'Albo]. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin da subito, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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Borse a corrente alternata negli USA: Nvidia fa +4,14% e punta ai massimi. Settimana tesa per le trimestrali

Borse indecise negli USA. Spiccano Boeing, Nvidia e Apple, per una settimana che sarà dominata dalle trimestrali.

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STOCKS ANALISI

Giornata molto particolare quella che si avvia alla chiusura negli Stati Uniti. Oltre all’ottima performance di Boeing, volano anche Nvidia e Apple, che quasi da sole tengono a galla un NASDAQ 100 che fa molto meglio di Dow, che perde quasi 300 punti base. Una giornata particolare in apertura di una settimana che sarà avida di novità sul fronte macro, ma che sarà al tempo stesso scandita dalla presentazione di importanti trimestrali per il mercato USA. Trimestrali che saranno l’anima della festa – e per i più pessimisti del funerale – che potrebbe apparecchiarsi per il breve periodo.

Su anche i rendimenti dei bond decennali USA, mai così in alto da luglio 2024, segno di una sessione piuttosto confusa, con i mercati che cercano di prendere una direzione difficile da anticipare, almeno per ora. Male anche S&P 500, con il più rappresentativo degli indici della borsa USA che viaggia leggermente in negativo e intorno a 5.850.

Una giornata per stomaci forti

È stata una giornata ricca di sorprese. Bene i due titoli più rappresentativi del mondo tech, con Nvidia che cresce più del 4% verso nuovi massimi che sembrerebbero essere confermati anche della trattative after hours. Segnale forte questo, per un mercato che continua a fare affidamento sulla capacità del mercato AI di tenere a galla tutto il resto dell’economia, a partire dagli investimenti.

La settimana sarà comunque costellata di trimestrali importanti, da quelle di Coca Cola a quelle di American Airlines, passando per quelle di UPS, che avranno doppia valenza per teorie, neanche troppo bizzarre, che guardano alla logistica per capire come si sta muovendo l’economia nella sua interezza.

Il settore tech rimane lo snodo fondamentale di una giornata altrimenti tiepida per il settore azionario, che ha seguito in scia gli entusiasmi relativamente scarsi che sono arrivati dall’Europa. Una pausa prima di riprendere a correre o i primi segnali di chiara stanchezza?

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Boeing: titolo sfiora +4% in vista di accordo con lavoratori e sindacati, che costerà però più di 1 miliardo di dollari in 4 anni

Boeing torna a volare… anche in borsa. Accordo con sindacati in vista spinge il titolo.

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boeing recupero

Boeing $BA è tra le migliori della seduta di borsa odierna, avvicinandosi al +4% rispetto ai valori in apertura di sessione USA. A spingere i titoli del gruppo verso l’alto è la possibilità che si arrivi al termine dello sciopero dopo una buona offerta salariale inviata ai sindacati e che starebbe raccogliendo consensi lì dove ce n’è più bisogno.

Secondo i primi calcoli che stanno circolando il gruppo potrebbe spendere più di 1 miliardo aggiuntivo in salari nei prossimi 4 anni, notizia che però non sembrerebbe aver impattato sull’andamento in borsa del titolo, con gli investitori che sono enormemente più preoccupati del proseguimento dello sciopero che ha messo in ginocchio il gigante della produzione di velivoli. Il voto è comunque previsto per mercoledì e vedrà impegnati oltre 33.000 lavoratori, che andranno alle urne interne dopo scioperi che si protraggono da più di un mese.

Per Boeing la luce in fondo al tunnel?

Miliardo sia. Nonostante si tratti di una cifra importante – che riguarda esclusivamente gli aumenti salariali contenuti nella proposta inviata ai sindacati – le borse festeggiano con una seduta più che positiva per il produttore di velivoli. Sfiorato più volte un +4% molto solido e che riporta il gruppo in carreggiata, per quanto lontano dai prezzi di inizio anno.

Le azioni $BA sono sotto di oltre il 35% rispetto i prezzi di gennaio 2024, per un anno da incubo che ha incluso problemi di produzione e manutenzione che sono poi diventati problemi di sicurezza e che hanno imposto lo stop ad una linea particolare di velivoli dell’azienda.

Mercoledì ne sapremo di più sul voto, che per ora sembrerebbe essere però in accordo con la proposta e dunque in grado di riportare l’azienda alla piena capacità produttiva già da questa settimana. Lo stop aveva preoccupato ulteriormente i mercati, con ripercussioni anche sul prezzo dell’azione.

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Carrefour apre un’indagine sulle condizioni dei dipendenti in Arabia Saudita

Carrefour ha aperto un’indagine sulle condizioni dei lavoratori in Arabia Saudita dopo un rapporto di Amnesty International.

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Carrefour apre un'indagine sulle condizioni dei dipendenti in Arabia Saudita

Carrefour, il colosso della distribuzione alimentare francese, starebbe esaminando il modo in cui vengono trattati i dipendenti di Majid Al Futtaim (MAF), suo partner in franchising in Arabia Saudita. A segnalare quanto sta accadendo è stata Amnesty International, che ha espresso alcune preoccupazioni sulle condizioni di lavoro dei dipendenti.

Un rapporto dell’associazione umanitaria mette in evidenza che alcuni dipendenti dei punti vendita di Carrefour in Arabia Saudita – che sono impiegati presso il Majid Al Futtaim – sarebbero sottopagati e sfruttati. Ma soprattutto sarebbero vulnerabili a causa del loro status di migranti.

Amnesty International è potuta arrivare a queste conclusioni dopo aver effettuato una serie di interviste ed aver raccolto delle informazioni da 17 uomini che provenivano da Nepal, India e Pakistan e che hanno lavorato nelle sedi Carrefour di Riyadh, Dammam e Gedda tra il 2021 e il 2024 e quasi tutti sono o sono stati impiegati da società di fornitura di manodopera e ceduti in appalto a Majid Al Futtaim.

I controlli di Carrefour in Arabia Saudita

In una nota Carrefour spiega che a seguito dell’allarme lanciato da Amnesty, ha immediatamente chiesto al partner MAF di condurre indagini interne tra i suoi dipendenti e subappaltatori in Arabia Saudita.

Nella nota Carrefour aggiunge che al fine di prevenire potenziali situazioni di non conformità ai diritti umani all’interno delle operazioni dirette e indirette del suo partner in franchising, ha deciso di estendere le sue indagini a un ambito di attività più ampio, che copra tutti i requisiti in materia di diritti umani. A tal fine, è stato nominato un esperto indipendente.

I lavoratori hanno riferito ad Amnesty International di essere stati costretti a lavorare 60 ore a settimana e di non essere stati a volte pagati per gli straordinari e costretti a non riposare, in violazione della legge saudita sul lavoro che limita il massimo delle ore lavorative a 48 a settimana.

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Dollaro, la forte economia statunitense e gli impulsi di Trump gli danno vigore

Il dollaro beneficia della forte economia statunitense e delle aspettative relative alla possibile vittoria di Donald Trump.

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Dollaro, la forte economia statunitense e gli impulsi di Trump gli danno vigore

Il dollaro è salito mentre i Bitcoin hanno raggiunto il massimo da tre mesi a questa parte. I mercati, ad ogni modo, sembrano essere influenzati più che altro dall’aumento dei rendimenti obbligazionari statunitensi e dalle imminenti elezioni presidenziali.

La scorsa settimana i movimenti valutari hanno cavalcato il taglio dei tassi d’interesse della Banca Centrale Europea e hanno beneficiato dei solidi dati provenienti dagli Usa, che hanno ridimensionato le aspettative sulla rapidità attraverso la quale la Fed possa decidere di farli scendere. In particolare nel caso in cui donald trump dovesse vincere le elezioni

L’indice del dollaro, che misura il biglietto verde rispetto alle principali valute rivali, è salito dello 0,17% a 103,65. Venerdì risulta essere sceso dello 0,3%: il motivo è da ricercare nella propensione al rischio che è aumentata dopo che la Cina ha fornito maggiori dettagli sul suo ampio pacchetto di stimoli. Ma nel corso della settimana ha registrato guadagni dello 0,55%.

Sceso dello 0,16% l’euro scambiato a 1,0849 dollari, mentre la sterlina ha perso lo 0,18% a 1,3025 dollari.

In cosa consiste la forza del dollaro

Erik Nelson, stratega macroeconomico di Wells Fargo, spiega che la forza del dollaro è stata condizionata in gran parte dai tassi ed è stata una questione di crescita relativa. Secondo Nelson ci sono stati alcuni dati relativamente solidi negli USA, a partire dal rapporto sull’occupazione di inizio mese. Ma non solo: ci sono state le vendite al dettaglio decenti, il PIL che sta seguendo un andamento piuttosto buono in questo trimestre. D’altra parte l’Europa non sta andando altrettanto bene, la Bce è dalla parte dei accomodanti: è stata questa storia di divergenza.

Ad aiutare il dollaro, secondo molti analisti, ci sono anche i sondaggi che indicano un aumento delle probabilità che Donald Trump vinca le elezioni il prossimo 5 novembre. Le sue proposte di politica tariffaria e fiscale sembrerebbero destinate a mantenere elevati i tassi di interesse statunitensi e a danneggiare i partner commerciali.

Bitcoin ha ricevuto una spinta, poiché ci si aspetta che l’amministrazione Trump adotti una linea più morbida sulla regolamentazione delle criptovalute. L’ultima volta è sceso dello 0,1% a 68.333 dollari dopo aver toccato in precedenza 69.487 dollari, il suo massimo da fine luglio.

A scendere è lo yen giapponese

Scende dello 0,24% lo yen, che è scambiato a 149,89 dollari, dopo che in passato a superato il livello di 150, cosa che ha fatto brevemente la scorsa settimana per la prima volta da inizio agosto.

Chris Weston, responsabile della ricerca presso il broker online australiano Pepperstone, ha spiegato che il modo più chiaro per esprimere il rischio tariffario di Trump era acquistare dollari anziché euro, franchi svizzeri e pesos messicani. Secondo Weston i trader devono decidere se questo è il momento giusto per iniziare a piazzare operazioni elettorali con maggiore convinzione.

La scorsa settimana, lo yen è sceso dello 0,3%, l’euro dello 0,6% e la sterlina è rimasta invariata. Il peso messicano è sceso del 3%. L’euro è sceso di oltre il 3% in tre settimane, ha superato la media mobile a 200 giorni e si è attestato vicino al minimo degli ultimi 2 mesi e mezzo.

Il divario tra i rendimenti dei titoli di Stato americani e tedeschi a 10 anni si è ampliato fino a circa 189 punti base (bps), poiché i rendimenti statunitensi sono aumentati nelle ultime settimane, mentre quelli tedeschi sono diminuiti.

Anche in Gran Bretagna i rendimenti si sono mossi contro la sterlina questo mese, a causa di dati più deboli sull’inflazione e delle aspettative che il ministro delle Finanze Rachel Reeves annuncerà un bilancio favorevole alle obbligazioni il 30 ottobre.

Lo spread tra i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi e quelli dei titoli di Stato è passato da 24 punti a favore della sterlina a 3 punti negativi.

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Trump frigge le patatine in un McDonald’s e attacca direttamente Kamala Harris

La campagna elettorale di Donald Trump passa da un McDonald’s, dove l’ex presidente Usa ha fritto le patatine e ha attaccato nuovamente la Harris.

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Trump frigge le patatine in un McDonald's e attacca direttamente Kamala Harris

A voler essere maligni, si potrebbe affermare che se Donald Trump non dovesse riuscire a vincere le elezioni presidenziali del 5 novembre avrà un futuro come dipendente di McDonald’s. Mancano grosso modo due settimane alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti e, per avvicinarsi agli elettori, Kamala Harris ha visitato due diverse chiese nella giornata domenica, mentre Trump ha fritto e salato le patatine, dove ha nuovamente accusato la vicepresidente di aver mentito, affermando di aver lavorato in precedenza in una catena di fast food.

Donald Trump e Kamala Harris stanno cercando di conquistare dei voti negli stati più competitivi: il primo era in campagna elettorale in Pennsylvania; mentre la seconda faceva appello ai primi elettori in Georgia.

Trump serve patatine fritte in un fast food

In questi ultimi giorni di campagna elettorale Kamala Harris ha sottolineato l’eroismo di quanti hanno risposto all’uragano Helene, che in Florida ha causato morti e distruzione all’inizio di questo mese. Ma non solo: ha tracciato un contrasto tra la sua visione dell’America e la dura retorica dell’attuale clima politico, anche se non ha mai menzionato per nome Donald Trump.

Ai fedeli  della New Birth Missionary Baptist Church, a Stonecrest, in Georgia, ha detto che a questo punto, negli Stati Uniti, si vedono alcuni soggetti che cercano di aumentare le divisioni, diffondere odio, seminare paura e causare caos. Alcuni misurano la forza di un leader in base a chi hai sconfitto invece di essere guidati da gentilezza e amore, esortando i fedeli a votare per un futuro più compassionevole.

Nel corso di un’intervista rilasciata con MSNBC, la Harris è stata più diretta, dopo che le sono stati chiesti dei commenti che Trump aveva fatto nel corso di un precedente comizio in Pennsylvania, nel quale era arrivato ad insultarla. La Harris ha affermato che il popolo americano merita molto di meglio.

In un McDonald’s nella periferia di Philadelphia, Trump, invece, si è tolto la giacca, ha indossato un grembiule nero e giallo e ha cucinato delle patatine fritte, cosa che ha detto di aver desiderato fare per tutta la vita.

L’ex presidente ha immerso cestini di patate in olio bollente prima di salarli e distribuirli ad alcuni dei suoi sostenitori attraverso lo sportello drive-through del ristorante, che era stato chiuso al pubblico. Migliaia di persone si sono schierate lungo la strada di fronte al ristorante per guardare.

Trump poi ha affermato che quel lavoro gli piaceva: la sua adorazione per il fast food è stata ampiamente documentata.

Donald Trump ha spiegato che la visita al McDonald’s era intesa in parte come una frecciatina a Harris, che ha affermato di aver lavorato nella catena di fast food durante i suoi anni di college in California. Trump sostiene che Harris non ha mai lavorato lì, ma non ha fornito alcuna prova a sostegno di ciò.

Ian Sams, portavoce di Harris, ha affermato che lo stratagemma è un segno della disperazione del magnate.

Harris festeggia il suo compleanno

Harris, cresciuta secondo gli insegnamenti della chiesa nera e che cantava nel coro della chiesa, ha festeggiato domenica il suo sessantesimo compleanno mentre era in campagna elettorale fuori Atlanta.

Alla domanda sui sondaggi che mostrano una mancanza di entusiasmo per la sua candidatura tra gli uomini di colore che hanno sempre rappresentato un blocco di voto affidabile per i democratici, Harris ribattuto affermando che sta lavorando per guadagnarsi anche i loro voti.

Harris avrà bisogno di risultati positivi nelle città a maggioranza non bianca di Detroit e Atlanta e nei sobborghi circostanti per ripetere le vittorie del presidente Joe Biden del 2020 in Michigan e Georgia.

Durante un evento della sua campagna elettorale a Lancaster, in Pennsylvania, Trump ha fatto gli auguri di compleanno a Harris, suscitando fischi tra il pubblico.

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