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Barclays si aspetta un rialzo dello 0.25% dalla BCE

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Malgrado Christine Lagarde sia stata piuttosto chiara nel prospettare un rialzo di 50 punti base nel prossimo incontro della Banca Centrale Europea sulla politica monetaria, c’è chi la pensa diversamente. Barclays ritiene che lo scenario più probabile sia un rialzo di 25 punti base, quindi uno scatto singolo dei tassi di interesse. Il commento della banca va oltre: ritiene che non sia probabile un aumento di 50 punti base e che ci sia la stessa probabilità di avere uno scatto doppio o nessuno scatto.

Gli analisti di Barclays hanno anche messo dei numeri sulle loro previsioni: 60% di probabilità di uno scatto da 25 punti base, 20% di probabilità di non avere alcun rialzo e 20% di probabilità di averne uno doppio. Sembra che la speranza di avere un doppio rialzo sia rapidamente evaporata da quando il panico nel settore bancario ha proiettato l’ombra di un collasso per Credit Suisse. Per quanto si tratti di una banca che non rientra nella giurisdizione dell’Eurozona, tutti gli istituti di credito europei hanno visto precipitare il prezzo delle loro azioni negli ultimi giorni. Come spesso accade, nel settore bancario il panico diventa presto contagioso.

presentazione della notizia secondo cui Barclays si aspetta uno scatto singolo dei tassi di interesse dalla BCE
La banca centrale europea si ritrova stretta tra inflazione e paura per la tenuta del settore bancario

Salvare le banche o rallentare l’inflazione?

Le scelte che la Banca Centrale Europea e la Federal Reserve si ritroveranno a fare nelle prossime settimane non sono semplici. Da una parte c’è la necessità di continuare a placare il tasso di inflazione, che rimane alto: le ultime rilevazioni in Francia sono superiori al 7% su base annua, oltre il 10% in Italia e il 6% negli Stati Uniti. Confrontati con il target di inflazione del 2-3% annuo che si sono poste le principali banche centrali, la distanza è ancora notevole.

Dall’altra parte, in questi ultimi giorni è diventato chiaro che i rialzi possono causare problemi alle banche. Normalmente una banca aumenta i suoi margini di profitto quando i tassi di interesse crescono, ma in questo momento bisogna considerare che molti istituti di credito hanno in pancia obbligazioni a lungo termine acquistate quando i tassi erano ancora molto bassi. Se si trovano a liquidare degli asset per far fronte alle richieste di liquidità dei clienti, possono trovarsi a registrare perdite importanti sulle obbligazioni delle vecchie emissioni.

Ancora più importante, però, è evitare che i correntisti si facciano prendere dallo sconforto -che talvolta può anche essere ingiustificato- e decidano di prelevare in blocco i propri fondi. Se le banche centrali avranno l’impressione che i rialzi dei tassi possano causare questo tipo di reazione, dovranno necessariamente tenerne conto nelle proprie mosse.

grafico con andamento dei tassi della BCE nel corso dell'ultimo anno
Grafico dell’andamento dei tassi di interesse centrali della Banca Centrale Europea

Il consenso rimane fermo sui 50 punti base

Anche se Barclays ha deciso di abbassare la sua previsione, i principali calendari economici riportano ancora 50 punti base come scenario più probabile. Significa che la media degli analisti rimane fissa su un doppio rialzo dei tassi: la verità si scoprirà tra poche ore, considerando che nella giornata di giovedì la BCE dovrà prendere la sua decisione.

Come d’abitudine, la BCE terrà una conferenza stampa subito dopo la decisione legata ai tassi. Negli ultimi mesi, Lagarde e i suoi hanno abituato i mercati ad avere un largo anticipo sulle decisioni della banca centrale. Anziché nascondere le proprie intenzioni, la BCE parla piuttosto chiaro dei suoi piani per i rialzi dei tassi futuri: questo è anche un modo per aiutare le banche a prepararsi e a fare hedging sul loro portafoglio di obbligazioni.

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