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La nuova politica dei cambi della Nigeria

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Written by Stefano Mancuso
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La Banca Centrale della Nigeria ha recentemente annunciato modifiche al modo in cui funzionerà il mercato dei cambi del paese. D’ora in avanti le valute estere possono essere acquistate e vendute a tassi determinati dal mercato, non più dalla Banca Centrale. Questa decisione dimostra l’intenzione dell’amministrazione del presidente nigeriano, Bola Ahmed Tinubu, di consentire alle forze di mercato di determinare il valore della moneta locale, la naira. In passato, erano presenti diversi tassi di cambio per la valuta. Il Fondo Monetario Internazionale ha ripetutamente invitato la Nigeria a porre fine a questo andamento. In generale, l’enorme divario tra i tassi ufficiali e non ufficiali ha causato gravi carenze di valuta estera scoraggiando l’offerta.

La nuova amministrazione della Nigeria annuncia una nuova politica dei tassi di cambio
La nuova amministrazione della Nigeria annuncia una nuova politica dei tassi di cambio

Le ripercussione di questa scelta sull’economia nazionale

Questa scelta macroeconomica del governo nigeriano ha diversi obiettivi. Tra questi ci sono: ridurre l’influenza del mercato parallelo della valuta estera della Nigeria, scoraggiare la ricerca di rendite, promuovere un ambiente macroeconomico stabile, attrarre investimenti stranieri, aumentare le esportazioni, stabilizzare il tasso di cambio e prevenire la dollarizzazione dell’economia. Tutto ciò migliora il clima degli investimenti e stimola la crescita economica.

Il mercato nero dei cambi in Nigeria gestisce la maggior parte delle operazioni di cambio nel paese. Consentire alle forze di mercato di determinare il tasso di cambio porterà, con molta probabilità, ad un allineamento tra i tassi paralleli e quelli ufficiali.

La nuova politica favorisce la stabilità e la prevedibilità del tasso di cambio. In precedenza, non era chiaro come la banca centrale determinava il tasso di cambio. Ciò ha indotto acquisti e vendite speculativi. Con la nuova politica, invece, il valore della naira sarà determinato dagli andamenti del mercato. Scoraggerà l’accaparramento di valute estere. Ciò potrebbe anche aumentare l’offerta, stabilizzando il tasso di cambio.

Un tasso di cambio più regolare garantisce basi più solide per la crescita economica. Sono proprio i cambi rapidi della valuta che disincentivano gli investitori stranieri a creare nuovi progetti di sviluppo a lungo termine nel paese. 

La nuova politica aiuterà a prevenire la sopravvalutazione della naira. Questo alla fine produrrà merci nigeriane più convenienti per il mercato internazionale e farà aumentare il flusso di valuta estera attraverso le esportazioni. In questo modo, il valore della naira si stabilizzerà.

Il mercato deciderà il tasso di cambio della moneta nigeriana, la Naira
Il mercato deciderà il tasso di cambio della moneta nigeriana, la Naira

I precedenti storici di questa scelta economica

In generale, l’esistenza di più tassi di cambio segnala un’economia disfunzionale e poco efficiente. Erode la fiducia degli investitori e non favorisce il flusso di capitali stranieri nel paese. Questa non è la prima volta che la Nigeria liberalizza il mercato dei cambi. Il primo è stato nel 1986. Hanno seguito ulteriori sforzi nel 1995, nel 1999 e nel 2016

Tutti sono stati segnati da vari impedimenti. I tre problemi chiave che affliggono il mercato dei cambi della Nigeria sono la mancanza di trasparenza, carenza di valuta estera e volatilità. Le carenze si verificano principalmente perché circa il 90% dei guadagni in valuta estera della Nigeria proviene dal settore petrolifero. Il mercato è volatile quando i prezzi del petrolio scendono senza un corrispondente calo della domanda.

In passato ha contribuito a peggiorare la situazione il fatto che gran parte della valuta estera da fonti non petrolifere (come le rimesse dei nigeriani residenti all’estero, il turismo e le esportazione di prodotti non petroliferi) veniva canalizzata attraverso il mercato nero. In definitiva, una lezione per la Nigeria è che la stabilità della naira dipende in parte dalle politiche monetarie e fiscali del paese, ma anche dalla stabilità politica, dalla sicurezza nazionale e dalla fiducia degli investitori nell’economia.

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