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Apple la spunta, per ora. Apple Watch torna nei negozi USA

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Apple la spunta, almeno per ora. Dopo aver appellato la non decisione della Casa Bianca soltanto ieri, il gruppo di Cupertino ha ottenuto una sospensione temporanea del ban alle vendite di alcuni modelli di Apple Watch, sospensione che era arrivata in seguito a una decisione della International Trade Commission, e che è relativa all’utilizzo di proprietà intellettuale che farebbe capo a Masimo Inc., nello specifico per le tecnologie che servono per la misurazione dell’ossigeno nel sangue.

L’ordine di stop era arrivato già a ottobre, tenendo appunto conto delle tecnologie la cui proprietà intellettuale era rivendicata da Masimo, tecnologie che erano incluse nei prodotti di punta del comparto smartwatch di Apple. Con la decisione della Corte d’Appello Apple potrà tornare a vendere gli orologi in attesa di una pronuncia definitiva. Già da oggi i due modelli torneranno a essere disponibili online e dovrebbero tornare a essere disponibili anche negli Store fisici del brand.

Apple Watch up scaffali
Apple la spunta, e potrà tornare a vendere i suoi “Watch”

La corte d’appello offre uno spiraglio a Apple

Non si tratta di una decisione definitiva, ma di una sospensione dell’imposizione di stop alle vendite di due modelli di Apple Watch, che utilizzerebbero secondo Masimo Inc. tecnologie da essa stessa brevettata. Per il momento però i modelli colpiti dal provvedimento potranno tornare sugli scaffali, tanto online quanto nei negozi fisici del marchio di Cupertino. Non è chiaro per il momento se l’ordine di sospensione permetterà al gruppo di riprendere le importazioni dei modelli di smartwatch colpiti dal provvedimento di ITC, cosa che potrebbe diventare un problema a stretto giro dato che le scorte certamente non sono infinite.

Nel frattempo la portavoce dell’azienda fondata da Steve Jobs si è detta molto felice della decisione della Corte d’Appello Federal, ricordando che Apple ha lavorato per anni per realizzare tecnologie alla portata degli utenti, anche quando si tratta di feature che impattano sulla salute degli stessi, come appunto in questo caso il misuratore di ossigeno nel sangue. Si torna dunque a vendere Apple Watch – per i due modelli in questione – a partire da subito, mentre si dovrà aspettare sabato per avere maggiore inventario, ha confermato il gruppo di Cupertino.

Entro il prossimo 12 gennaio inoltre la US Customs Agency dovrà decidere se la modifica software che Apple ha effettuato per mitigare almeno in parte il problema sarà sufficiente o meno per superare l’impasse. Il 10 gennaio prossimo invece sarà ITC a doversi esprimere sulla possibilità di estendere il periodo di grazia entro il quale Apple dovrà produrre delle soluzioni per superare il problema.

Le azioni di Masimo Inc. sono state al centro di vendite importanti e hanno perso in borsa, successivamente all’annuncio, oltre il 4,5%. L’azienda non ha commentato la decisione della Corte di Appello. Nel frattempo però 48 ore fa ha inviato alle corti una richiesta affinché rigettino l’appello della società di Cupertino.

Decisione apple watch temporanea

I problemi di Apple in termini di proprietà intellettuale non finiranno qui

C’è almeno un altro caso parallelo a quello di Masimo vs Apple e il gruppo di Cupertino, che sta includendo sempre più tecnologia nei suoi dispositivi portatili, con ogni probabilità si troverà ad affrontare cause simili anche in futuro. Cause che costringeranno l’azienda guidata da Tim Cook o all’acquisizione o ad accordi che però non sono, storicamente, nel DNA dell’azienda. Apple si è sempre rifiutata infatti di scendere a patti con chi contestava l’utilizzo da parte dell’azienda della proprietà intellettuale di altri.

Chissà se a fronte di sviluppi certamente diversi rispetto a quelli di due decenni fa, l’azienda ripenserà il suo modo di approcciarsi verso chi cerca di attaccarla dall’angolo dei brevetti e della proprietà intellettuale. Nel frattempo, anche se è una vittoria molto parziale, gli Apple Watch torneranno negli store americani.

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