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Bond greci meglio di quelli italiani secondo i mercati: il rating effettivo è “A”, dice la banca centrale

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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La grande rivincita della Grecia è in pieno slancio: a oltre dieci anni di distanza dalla crisi dell’Eurozona che aveva rischiato di far entrare il paese in default, le misure di austerity e di riduzione del debito pubblico hanno portato i loro frutti. Tecnicamente, le agenzie di rating ritengono che i bond greci valgano un BBB-. Ma la banca centrale greca non ci sta, e lo fa sapere pubblicamente: in una pubblicazione di venerdì sullo stato dell’economia greca, evidenzia come il rating effettivo sia piuttosto una A. Questa non è un’opinione della banca centrale, ma il frutto di una semplice constatazione: attualmente il rendimento dei bond greci è paragonabile a quelli delle nazioni considerate “A” dalle agenzie di rating.

Non soltanto, ma la Grecia ormai non è più il paese che paga gli interessi più alti in Europa. Malgrado la riduzione dello spread BTP-Bund, che si trova ai minimi da oltre due anni a questa parte, i bond greci in questo momento pagano meno di quelli italiani. Non soltanto perché l’economia greca sta dimostrando di continuare a crescere malgrado le difficoltà di altri paesi europei, ma anche perché a differenza dell’Italia si sta concentrando sulla riduzione dell’indebitamento. Nel nostro paese è invece atteso un aumento del rapporto deficit-PIL di oltre il 4% nel corso del 2024, con gli interessi che ormai rappresentano una spesa vicina al 4% del PIL.

presentazione della notizia su rendimenti dei bond greci più bassi rispetto a quelli italiani
La fiducia dei mercati per i bond greci supera quella delle agenzie di rating

Un piano per migliorare ancora

La Grecia sembra totalmente concentrata sul suo piano di miglioramento economico, che verte su alcuni aspetti ben chiari: crescita economica, prudenza fiscale, promozione di riforme e continua diminuzione dei crediti in sofferenza da parte delle banche greche. A tal proposito, la banca centrale fa notare che la percentuale di crediti deteriorati in pancia alle banche greche è passata dal 6% del 2022 al 4,1% di oggi. Questa percentuale è allineata con la media europea, segnando così lo spegnimento di un altro focolaio di crisi per la Grecia. I mercati lo hanno già notato e stanno acquistando bond greci, mentre le agenzie di rating sono ancora riluttanti ad aumentare il rating delle obbligazioni greche.

Attualmente lo spread tra BTP e bond greci a 10 anni è di 30 punti base, che cresce a 32 punti base nel caso in cui si considerino invece i bond a 5 anni. Secondo la banca centrale greca sarà solo questione di tempo prima che si possa effettuare il sorpasso anche sulla Spagna, con i bonos che continuano a soffrire mentre i bond del Tesoro greco sono in piena fase di recupero. A seconda delle scadenze che si considerano, già oggi ci sono dei bond greci che rendono meno rispetto a quelli spagnoli: a 5 anni, ad esempio, i rendimenti pagati dalla Grecia sono del 2,88% e quelli pagati dalla Spagna sono del 2,91%. Rendimento più basso per i bond greci anche nel caso della scadenza a 30 anni, indicando una notevole fiducia sull’andamento del paese nel lungo e lunghissimo termine.

grafico dell'evoluzioen del debito pubblico in Grecia rispetto al PIL
Evoluzione del rapporto deficit-PIL in Grecia e previsioni sui prossimi anni (Fonte: Statista)

Rimangono aspettative rosee sulla crescita

La previsione della Banca Centrale Europea per il 2024 è che la crescita dell’Eurozona sia dello 0,6%. La percentuale è stata abbassata rispetto allo 0,8% precedente durante l’ultima riunione di politica monetaria; a pesare sono soprattutto le difficoltà dell’economia tedesca, per le quali ci si attende una differenza di appena lo 0,3%. Invece in Italia la situazione è leggermente migliore, con una proiezione del +0.8%. In entrambi i casi non ci si avvicina però alle previsioni sulla Grecia, che si aspetta un aumento del PIL del 2,3% per quest’anno. Queste proiezioni sono alimentate dal fatto che la Grecia stia attraendo sempre più investimenti dall’estero e dai dati migliori delle attese sulle esportazioni.

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