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Cisco acquisisce Splunk per $28 miliardi: il colosso punta sull’intelligenza artificiale
Il colosso dell’informatica Cisco Systems ha acquisito Splunk, in una mossa che cerca di espandere le capacità di Cisco nel mondo dell’intelligenza artificiale al servizio delle imprese. Splunk era quotata fino a oggi sul Nasdaq, con una capitalizzazione di mercato di $26,5 miliardi; Cisco ha messo sul piatto $28 miliardi e si è assicurata l’acquisizione. Già in questo momento, il sito ufficiale di Splunk mostra in evidenza l’annuncio di questa nuova fase nella storia dell’azienda. L’acquisizione è avvenuta totalmente in cash, ed è l’acquisizione più grande mai effettuata nei quarant’anni di storica di Cisco. Le azioni del gruppo hanno risposto positivamente all’annuncio, chiudendo la giornata di contrattazioni in rialzo dello 0.69%.
Si era già parlato della possibilità che Cisco decidesse di portare avanti questa acquisizione, ma la previsione era che sarebbe stato necessario aspettare ancora diversi mesi prima di arrivare alla conclusione dell’accordo. Invece è stato tutto molto più rapido del previsto, con il CEO di Splunk Gary Steele che ha già accettato il ruolo di vice-president presso la controllante del gruppo. Steele è stato uno dei primi grandi imprenditori della Silicon Valley a credere nel potenziale dell’AI generativa, ed è passato alla guida di Splunk nel 2022 dopo una lunga carriera trascorsa ad alzare i limiti dell’intelligenza artificiale.
Cisco punta sull’AI per la cybersecurity
L’intelligenza artificiale di Splunk verrà messa al servizio dei clienti di Cisco, soprattutto nel campo delle infrastrutture di rete e della cybersecurity. Il prodotto principale di Splunk è un’AI generativa che può essere interrogata parlando un linguaggio completamente naturale, ma che restituisce risposte estremamente dettagliate su problemi complessi legati alla gestione di una rete. Riunendo tutti i dati che un’azienda ottiene dai suoi server, data center, sensori e dispositivi IoT, è in grado di generare delle risposte facilmente interpretabili da chiunque. Può anche creare grafici e previsioni sul futuro, ad esempio andando a prevedere quanti attacchi informatici potrebbero accadere nella prossima settimana, in quale parte della rete è più probabile che accadano e che tipo di attacchi potrebbero essere.
Splunk non è soltanto in grado di analizzare e prevedere, ma è anche in grado di risolvere una parte importante dei problemi che possono manifestarsi all’interno di infrastrutture di rete complesse come quelle usate dalle grandi imprese tech. Monitorando in tempo reale le minacce può decidere se intervenire direttamente per risolverle, passare l’allerta a un team di sviluppatori e poi fare un report completo di quanto accaduto. Per Cisco, uno dei più grandi fornitori al mondo di servizi per la sicurezza informatica e di hardware per le infrastrutture di rete, questo significa aprire un nuovo mondo di possibilità da offrire ai suoi clienti.
Cisco e Splunk celebrano l’acquisizione
Sia il CEO di Splunk che il CEO di Cisco hanno avuto grandi parole di entusiasmo per l’acquisizione. Attualmente entrambe le aziende servono oltre 90 delle 100 imprese più grandi al mondo; nel frattempo l’attenzione alla cybersecurity è più alta che mai, dopo che un grande attacco ai danni di Microsoft ha ricordato al mondo l’importanza della sicurezza informatica. Le azioni di Splunk venivano negoziate a 65$ prima che iniziassero i rumours di una possibile acquisizione, e alla fine Cisco ha offerto $157 per azione per completare l’operazione.
Secondo il management dell’impresa ne vale la pena, con Steele che ha dichiarato di aspettarsi un “enorme valore” dalla collaborazione tra le due piattaforme. Il CEO di Cisco, Chuck Robbins, ha anche parlato di come l’enorme base di dati della sua azienda la renda “posizionata in un modo unico” per poter sfruttare al massimo le potenzialità di Splunk. In ogni caso si conferma un grande interesse di Big Tech per le acquisizioni nel campo dell’AI generativa, anche a costo di dover accettare valutazioni molto alte.