Ancora notizie positive per lo sviluppo dell’idrogeno verde nel Sud Italia: non si ferma l’ondata di investimenti per la produzione del nuovo combustibile green su cui l’Europa sta puntando per sostituire sempre di più il gas naturale. Questa volta Axpo ed ENEGO, rispettivamente una società svizzera e una francese, hanno firmato un accordo preventivo per investire in un nuovo impianto di produzione da 100 MW in Sicilia. La soleggiata isola italiana offre delle ottime opportunità sia dal punto di vista dell’energia solare che dal punto di vista dell’energia eolica, assicurando un costi di produzione molto basso per le rinnovabili da utilizzare nel processo di elettrolisi da cui si produce l’idrogeno verde.
Le due aziende avrebbero già trovato un luogo adatto alla produzione e ora lavoreranno verso il passaggio successivo, la decisione finale di investimento. La strada è ancora lunga ma sembra esserci tutto l’interesse per continuare a lavorare in questa direzione, anche considerando che Axpo è già dietro al grande impianto abruzzese per la produzione di idrogeno verde in Centro Italia. Il fondo d’investimenti svizzero ritiene che ci siano delle grandi opportunità legate alla produzione di idrogeno verde nella Penisola, con l’obiettivo poi di importarlo in Svizzera dove la domanda continua a crescere di anno in anno a un ritmo molto alto.
Il nuovo investimento vicino a Siracusa
Axpo ed ENEGO vorrebbero aprire il loro impianto nel polo industriale di Priolo-Augusta, dove oggi sorge già un grande impianto petrolchimico. Questa regione tra Catania e Siracusa sta diventando conosciuta come hydrogen valley siciliana, anche grazie alla presenza di fattori produttivi importanti. Tra questi una grande abbondanza di energia solare ed energia eolica, oltre alla prospettiva di poter convertire l’idrogeno in ammoniaca verde per trasportarlo direttamente via nave verso qualunque grande porto europeo. Secondo il comunicato stampa divulgato dalle due aziende, in un primo momento l’impianto avrebbe una capacità di 100 MW ma sarebbe già predisposto in maniera tale da poter espandere la produzione a 300 MW nel caso la fase iniziale desse un riscontro positivo.
Attualmente non è stata divulgata la dimensione dell’investimento, ma indubbiamente un nuovo impianto di queste dimensioni potrebbe giocare un ruolo importante nella supply chain dell’idrogeno verde. Un elettrolizzatore da 100 MW è normalmente in grado di produrre circa 50 tonnellate di idrogeno verde al giorno, con emissioni inquinanti prossime allo zero. Axpo ed ENEGO sperano che contribuendo alla crescita di quest’area produttiva, Priolo-Augusta possa essere integrata all’interno dell’iniziativa European Hydrogen Backbone (EHB) per ricevere fondi con cui eventualmente connettere l’impianto alla rete europea di gasdotti per l’idrogeno verde.
Investimento interessante anche per le navi
La Sicilia è uno degli hub navali più importanti d’Europa, grazie alla sua posizione strategica al centro del mar Mediterraneo, e per questo sono tanti i pescherecci e le navi cargo che si fermano qui per fare rifornimento. Ieri Zaha Hadid Architects, uno degli studi di architettura più avanguardisti al mondo con sede a Londra, ha annunciato un progetto da €100 milioni per costruire 100 stazioni di rifornimento di idrogeno verde in 25 grandi porti italiani. Secondo i calcoli dello studio, entro il 2030 queste stazioni di rifornimento erogheranno 3.650 tonnellate di idrogeno verde all’anno. Il progetto di Axpo ed ENERGO si inserisce alla perfezione in questo contesto, potendo andare a connettersi facilmente con le stazioni di rifornimento di tutti i porti siciliani. Con il settore dei trasporti marittimi che si trova appena agli inizi della sua fase di transizione energetica, questa è un’opportunità interessante che si integra a tutte le altre opportunità offerte dal mondo dell’idrogeno verde.