Arriva una proposta – con ogni probabilità convincente – per l’acquisto di WeWork, colosso che sta attraversando una complicata procedura fallimentare e che almeno da piani dovrebbe finire nelle mani dei creditori. Secondo quanto è stato riportato infatti da Bloomberg, Adam Neumann starebbe collaborando con Third Point di Dan Loeb al fine di fare un’offerta per l’acquisto dell’intera attività. Si tratta di un’offerta che sempre secondo quanto è stato riportato dalla testata statunitense sarebbe arrivata dopo che già da dicembre il gruppo stava cercando di inviare un’offerta di quelle che non si possono rifiutare.
Secondo le indiscrezioni che circolano in queste ore, l’offerta riguarderebbe l’interezza della compagnia, compresi i suoi asset. Per il momento però non sembra ci sia alcun tipo di certezza sui numeri. In altre parole, non è chiaro quanto sia stato messo sul piatto affinché l’accordo si faccia. Si tratterebbe di un’inversione di 180° rispetto al piano attuale che prevederebbe la cessione a favore dei creditori senior e verso gli altri creditori privilegiati. Una proposta che potrebbe tra le altre cose piacere ai creditori che invece vedrebbero soccombere le loro pretese nei confronti delle categorie di cui sopra.
Arriva l’offerta dal co-fondatore di WeWork
C’è chi vorrebbe dunque approfittare della situazione di grande difficoltà di WeWork per portarsela a casa. Il nome è quello di Adam Neumann, che è stato tra le altre cose tra i co-fondatori del gruppo e che lo ha guidato in qualità di CEO dal 2010 al 2019. A dare manforte all’offerta ci sarebbero poi i capitali di Third Point di Daniel Loeb, fondo hedge che potrebbe impegnare capitali importanti per rilevare appunto insieme al co-fondatore il gruppo che offre servizi di co-working.
Non è chiaro per ora quali siano i termini economici dell’eventuale accordo né tanto meno quali siano le possibilità che tale accordo venga approvato dalla corte che sta gestendo il complicato Chapter 11 avviato all’inizio di novembre 2023.
Fino ad oggi la riorganizzazione tentata del gruppo non sembrava aver dato grandi frutti, con una parte rilevante dei creditori che non avrebbero probabilmente visto granché e con i senior che si sarebbero dovuti far carico appunto dell’azienda stessa.
Situazione ora cambiata radicalmente con l’arrivo di un’offerta, che apparirebbe come credibile, dello stesso co-fondatore insieme a Loeb, che offrirà capitali a sostegno. Neumann che rientrerebbe dalla porta principale dopo una storia di lunghi attriti con il CdA, che sono culminati nel 2019 con l’allontanamento dello stesso Neumann dall’azienda. Una storia che, volendo tracciare un parallelo forse un po’ fantasioso, ricorda quella della Apple delle origini e dell’allontanamento dello stesso Jobs.
Colpo di scena che però avrà bisogno dell’ok del tribunale
Si tratta certamente di uno dei più importanti colpi di scena del mondo azionario gli USA degli ultimi anni. Manca però l’ok del tribunale e dei creditori, che sarà comunque valutata nei prossimi giorni. Non è ancora chiaro che tipo di offerta sia sul piano economico e quali siano gli incentivi da parte dei creditori e del tribunale a prenderla in considerazione e eventualmente a approvarla.
Ne sapremo con ogni probabilità di più nei prossimi giorni, quando saranno resi pubblici ulteriori dettagli. Per il resto si ripartirà negli USA da negoziazioni che avvengono all’interno di un contesto economico e finanziario quantomai incerto, vedi la sessione di ieri, complice anche il nuovo atteggiamento di massima durezza di Federal Reserve e del suo comandante in capo Jerome Powell. Per ora però quella di WeWork deve essere considerata a tutti gli effetti come una buona notizia, in particolare per chi è coinvolto nel fallimento e sta aspettando di rimettere le mani su quanto offerto in prestito o su quanto non ancora riscosso.