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Sudafrica, gasdotto Transnet bloccato a causa incidente

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Written by Samanta Musai
Diplomata in Scienze Economiche, con parte del mio percorso formativo svolto presso l'Université Paris-Est Créteil a Parigi, ho conseguito una specializzazione in Amministrazione Aziendale. La mia professione di analista è incentrata sulla geopolitica e sulla macroeconomia.
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Transnet, azienda di proprietà statale del Sudafrica, ha annunciato che ha dovuto interrompere l’approvvigionamento di gas attraverso il proprio gasdotto di Durban a causa dei danni causati da un escavatore. L’incidente è avvenuto giovedì pomeriggio quando l’escavatore impiegato per la pulizia dei rifiuti ha accidentalmente colpito il gasdotto.

La notizia arriva in un momento di grande turbolenza per Transnet, che ha recentemente subito una serie di attacchi, tra cui scioperi, allagamenti, atti vandalici e guasti, che hanno causato diversi problemi all’azienda. Tuttavia, l’incidente di giovedì sembra essere stato causato da un evento accidentale piuttosto che da una manomissione.

In particolari gli scioperi degli operai stanno mettendo a dura prova il settore in più parti del mondo, tra cui Colombia, dove i manifestanti avevano preso in ostaggio decine di poliziotti e sei dipendenti di Emerald Energy per protestare contro la compagnia petrolifera, e Francia, dove vi è stata un’escalation degli scioperi che ha portato alla chiusura di quattro delle sue sei principali raffinerie

bandiera del Sudafrica, icona di gasdotto e operai
Transnet deve affrontare un’ulteriore sfida che mette sotto pressione l’azienda statale del Sudafrica

Il gasdotto di Transnet Pipelines

Transnet Pipelines è una divisione della società statale sudafricana Transnet SOC Ltd. che si occupa del trasporto di prodotti petroliferi e di gas naturale attraverso un gasdotto lungo circa 3.800 chilometri in tutto il Paese: quello di Durban rappresenta una parte di questa rete e trasporta gas naturale dalla città di Secunda, nella provincia di Mpumalanga, alla città portuale di Durban, sulla costa orientale del Sudafrica.

Il gasdotto trasporta una media di 450 milioni di metri cubi di gas all’anno e questo incidente avrà probabilmente un impatto significativo sull’approvvigionamento di gas nella regione, il che potrebbe comportare conseguenze per il settore industriale e per i consumatori finali.

Dopo dopo l’evento, il team di Transnet Pipelines non è stato in grado di accedere al gasdotto per stabilire l’entità dei danni e, come precauzione, il gasdotto è stato isolato e l’afflusso di gas è stato interrotto, come dichiarato dall’azienda in un comunicato.

I lavori di riparazione del gasdotto sono iniziati venerdì mattina, dopo aver domato l’incendio: tuttavia, Transnet non ha indicato una data precisa per il completamento delle riparazioni, affermando solo di essere al lavoro per ripristinare il tutto. Resta da vedere come Transnet affronterà questo nuovo ostacolo e come riuscirà a ripristinare le forniture di gas il più rapidamente possibile.

Il presidente del Sudafrica cerca un accordo con la Cina

Il ministro delle imprese pubbliche sudafricano, Pravin Gordhan, guiderà una delegazione governativa in Cina il prossimo mese per concordare la fornitura di locomotive e parti critiche per Transnet. Transnet Freight Rail (TFR), la più grande divisione di Transnet e fornitore del trasporto di minerali sfusi del Paese, presenta infatti dei problemi di prestazione ai quali il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha esortato a porre fine rapidamente.

Il gasdotto non è l’unico problema di Transnet: deve migliorare le prestazioni per le sue locomotive che permettono il trasporto del carbone

A gennaio, Transnet aveva annullato un accordo con la Cina sulla fornitura di locomotive dopo che il produttore, CRRC E-Loco Supply, ha rifiutato di far verificare gli affari finanziari dalla South African Reserve Bank e dalla South African Revenue Service.

Transnet ha dichiarato che riaprirà le trattative con Wabtech, Mitsui e Alstom riguardo la fornitura di parti di ricambio per la riparazione delle locomotive fornite in precedenza da CRRC: queste hanno un impatto diretto su tre corridoi ferroviari che rappresentano circa il 50% del fatturato di TFR, supportando tre segmenti del settore minerario, carbone per l’esportazione, cromo e manganese.

Le prestazioni di TFR sulla linea del carbone sono migliorate a marzo, portando le consegne annuali a circa 52 milioni di tonnellate, leggermente al di sopra delle 50 milioni di tonnellate consegnate a Richards Bay, che rappresentano il più basso livello di tonnellaggio degli ultimi 30 anni.

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