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Volano i bond di Sabadell dopo l’inizio dei dialoghi per l’acquisizione da parte di BBVA

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Sabadell, il quarto gruppo bancario più grande in Spagna, sta per essere acquisito da BBVA. A confermarlo sono fonti vicine ai dialoghi tra le due aziende, secondo le quali oggi si sarebbe tenuto un primo importante incontro per discutere i dettagli dell’operazione. Le azioni Sabadell sono in rialzo del 64% tra l’inizio del 2024 e oggi, con una performance analoga anche per i bond del gruppo. Ottima anche la performance delle obbligazioni, tanto a breve quanto a lunga scadenza: la sensazione degli investitori è che l’acquisizione, portando a un aumento della solidità del gruppo uscente, offra un rischio più basso a parità di rendimento. Anche le obbligazioni BBVA dimostrano fiducia da parte dei mercati, per quella che potrebbe essere l’acquisizione del decennio nel settore bancario spagnolo.

Una fusione tra Sabadell e BBVA è paragonabile, nel mercato italiano, a una fusione tra Unicredit e Banco BPM. Due grandi gruppi che fondendosi andranno a creare una realtà più che capace di rivaleggiare Banco Santander, per il momento ancora leader in solitaria per ricavi e quote di mercato. Questa operazione sembra aver già trovato il favore dell’antitrust, che nel caso dell’Unione Europea tende a favorire molto le acquisizioni interne tra gruppi bancari. Non soltanto sono percepite come una fonte di maggiore stabilità per il sistema bancario, ma anche come una fonte di condizioni migliori per i clienti.

presentazione della notizia su accordo Sabadell BBVA
Agli azionisti Sabadell spetterebbe l’11% del gruppo risultante

Pronta operazione da €12 miliardi

BBVA sarebbe pronta a sborsare 12 miliardi di euro per acquisire Sabadell, cosa che implicherebbe un premio del 30% rispetto alla valutazione attuale dell’azienda. Per ogni 4,83 azioni attualmente possedute da un azionista di Sabadell, BBVA riconoscerebbe la proprietà di un’azione del nuovo gruppo risultante dall’operazione. Il gruppo non sarebbe soltanto un colosso a livello spagnolo, ma sarebbe effettivamente uno dei più grandi in Europa e avrebbe la possibilità di puntare all’espansione all’estero per continuare a coltivare le sue linee di business. La prima volta in cui si è parlato di questa possibilità era novembre 2020, ma in quella sede non si erano trovati gli accordi necessari per procedere con l’operazione. Oggi invece sembra che un’intesa sia possibile e molto probabile.

Sabadell per il momento rifiuta di commentare sulla questione, ma la banca si è rivolta a Morgan Stanley e Goldman Sachs come consulenti per valutare le proprie opzioni. In questo momento sembra che soltanto BBVA sia un compratore seriamente interessato, ma non è da escludere la possibilità che emergano degli altri nomi nel corso dei prossimi mesi. Già lunedì prossimo potrebbe arrivare la notizia del raggiungimento di un accordo, se i negoziati non dovessero saltare prima per mancanza di un’intesa comune tra le due parti.

BBVA ha già una forte presenza internazionale, che con Sabadell può crescere ulteriormente

Mercati non totalmente convinti

Attualmente rimane una differenza notevole tra il prezzo delle azioni Sabadell e il prezzo proposto da BBVA per l’acquisizione del gruppo. Questo sembra indicare che i mercati al momento non ritengono certo l’affare, anche se il rally del titolo nelle ultime settimane sembra indicare che la fiducia c’è. Ora rimane da vedere se sarà possibile incontrare un accordo tra il board e gli azionisti di entrambe le società, in un clima di tassi in ribasso che potrebbe fare molto male alla redditività delle banche. Non sarebbe strano che, con la graduale discesa dei tassi della BCE nel corso dei prossimi mesi, altri istituti di credito più piccoli decidano di approvare acquisizioni da parte di grandi gruppi che possano dare stabilità ai loro bilanci. Anche in Italia il trend potrebbe prendere piede.

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