News, Green Economy

Australia all’avanguardia: nuova centrale a idrogeno

Avatar di Chiara Ricciato
Written by Chiara Ricciato
Animata da un vivo interesse per l'analisi fondamentale delle aziende e le dinamiche interne, questo individuo si distingue per la sua curiosità e versatilità. È costantemente alla ricerca di nuove informazioni per arricchire il proprio sapere, dedicandosi alla lettura di report finanziari trimestrali per mantenere un'aggiornata comprensione del mercato.
Scopri i nostri principi editoriali

Secondo quanto è stato annunciato sabato 24 giugno dal ministro australiano dell’Energia, Chris Bowen, il Paese ha dato il via libera ai piani per la realizzazione di una centrale a idrogeno rinnovabile dal valore di 51 milioni di dollari australiani (pari a circa 34 milioni di dollari statunitensi) nello Stato di Victoria. Di fatto, l’obiettivo dell’Australia è quello di ridurre le emissioni di carbonio del 43% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2030 e di raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050.

Bowen ha affermato che la nuova centrale, che sarà costruita nella città di Wodonga, sarà la più grande del suo genere in Australia e avrà una capacità di 10 megawatt (MW). Lo stabilimento sarà utilizzato per integrare l’idrogeno verde nelle reti di distribuzione del gas per fornire energia a circa 40.000 abitazioni.

immagine di presentazione della notizia sul finanziamento di una centrale a idrogeno rinnovabile in Australia
Lo Stato di Victoria sarà sede della più grande centrale a idrogeno dell’Australia grazie ad un investimento di 34 milioni di dollari

Un ulteriore impegno per una transizione energetica verde

L’idrogeno rinnovabile è una forma di energia pulita e sostenibile che sta guadagnando sempre più attenzione come alternativa ai combustibili fossili. Viene prodotto utilizzando fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare, eolica o idroelettrica, attraverso un processo di elettrolisi dell’acqua, durante il quale l’acqua viene suddivisa in idrogeno e ossigeno. L’idrogeno risultante può essere utilizzato come fonte di energia per alimentare veicoli, per generare elettricità tramite celle a combustibile, come materia prima per processi industriali o essere immagazzinato in grandi sistemi di stoccaggio per utilizzi futuri.

L’idrogeno rinnovabile offre numerosi vantaggi, tra cui zero emissioni di carbonio durante la sua produzione e combustione e la sua versatilità nell’essere utilizzato in vari settori energetici. Questa fonte di energia promettente potrebbe contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla transizione verso un sistema energetico più pulito e sostenibile.

Per questo motivo, l’Australia mira ad aumentare la produzione di idrogeno al fine di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e rispondere alle richieste dei partner commerciali che desiderano ridurre le emissioni.

Il ministro dell’Energia ha anche dichiarato che i lavori di costruzione dell’elettrolizzatore, una tecnologia che consente di produrre idrogeno a basse emissioni utilizzando energia rinnovabile, partiranno quest’anno e l’impianto entrerà in funzione nel 2025.

I finanziamenti per il progetto provengono dal governo di Victoria, dall’Agenzia Australiana per le Energie Rinnovabili (Australian Renewable Energy Agency, ARENA) del governo federale e dalla Clean Energy Finance Corporation (CEFC), una “banca verde” di proprietà del governo australiano che è stata istituita per facilitare maggiori flussi di finanziamenti nel settore dell’energia pulita. La centrale sarà alimentata da energia proveniente da un parco eolico.

L’ARENA ha comunicato che i finanziamenti saranno destinati all’Australian Gas Infrastructure Group, un’azienda specializzata in infrastrutture energetiche, che si occuperà dell’implementazione del progetto.

L’amministratore delegato dell’agenzia indipendente, Darren Miller, ha affermato che la quantità di idrogeno rinnovabile che verrà prodotta sarà senza precedenti in Australia. È fondamentale che vengano avviati e portati a termine questi progetti di prima generazione per favorire lo sviluppo dell’industria dell’idrogeno rinnovabile in Australia, ha aggiunto.

A maggio, il governo laburista del Primo Ministro Anthony Albanese ha presentato il programma “Hydrogen Headstart” del valore di 2 miliardi di dollari australiani (pari a circa 1,3 miliardi di dollari statunitensi), con l’obiettivo di fornire supporto finanziario per progetti di idrogeno rinnovabile su larga scala attraverso contratti competitivi di produzione di idrogeno.

immagine di sagoma in 3d di H2 davanti a delle turbine eoliche al tramonto
La nuova centrale a idrogeno sarà alimentata da energia proveniente da un parco eolico

Questo investimento aiuterà il Paese ad accelerare lo sviluppo dell’industria dell’idrogeno, catalizzerà le industrie dell’energia pulita e aiuterà l’Australia a connettersi alle nuove catene di approvvigionamento globale di idrogeno, per sfruttarne il grande potenziale di occupazione e investimento.

Inoltre, il programma aiuterà a colmare il divario commerciale per i progetti iniziali e porterà l’Australia a raggiungere una capacità di elettrolizzatori fino a un gigawatt entro il 2030, attraverso 2 o 3 progetti pilota. Infine, saranno destinati 2 milioni di dollari australiani nell’arco di 2 anni per aiutare le comunità indigene a interagire con gli sviluppatori di progetti di idrogeno.

Dunque, l’Australia si sta posizionando come una superpotenza delle energie rinnovabili, sfruttando le sue risorse naturali, come l’energia solare e l’eolico, per diventare una nazione leader nella transizione verso un futuro sostenibile. Di fatto, la produzione di energia rinnovabile nel Paese ha registrato un’impennata nel primo trimestre di quest’anno, abbassando i costi dell’energia, portando le emissioni di anidride carbonica ai minimi storici e contribuendo a sostituire l’energia generata da carbone e gas.

Questi sforzi rappresentano un passo importante verso un’economia a basse emissioni di carbonio e offrono opportunità significative per la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e la tutela dell’ambiente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *