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Crollo azioni Ubisoft dopo annuncio nuovi bond convertibili

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Le azioni Ubisoft hanno perso oltre il 10% del loro valore in una singola giornata di contrattazioni, dopo che il colosso francese dei videogames ha annunciato una nuova emissione di obbligazioni convertibili. Si tratta di un’emissione da quasi mezzo miliardo di euro, in un momento di seria difficoltà per Ubisoft. La scelta di ricorrere ai bond convertibili, come evidenziato in una nota pubblicata da Citi, rischia di svalutare di molto le quote di proprietà degli azionisti attuali; al tempo stesso è una mossa che permette alla società di finanziarsi a un costo relativamente basso, in un periodo in cui i tassi d’interesse elevati rendono molto difficile prendere in prestito capitale -soprattutto per le società non profittevoli-.

I mercati hanno reagito duramente all’annuncio, considerando di più il rischio di vedere diluirsi le proprie azioni piuttosto che il lato positivo di finanziarsi a un tasso contenuto. Questo è un tema ricorrente nel 2023, un anno segnato da grande nervosismo per quanto riguarda le società che non producono utili e che emettono bond convertibili, come nel caso di NIO. Ubisoft continua a lottare per ritornare ai fasti del passato, ma sembra che gradualmente stia perdendo la fiducia degli azionisti. Malgrado ciò, il CFO della società Frédérick Duguet ha espresso parole di ottimismo per la nuova emissione di bond. A suo avviso, il fatto che le obbligazioni convertibili di Ubisoft siano state piazzate molto velocemente è un segno del fatto che i mercati credono ancora nel progetto.

presentazione della notizia su crollo azioni Ubisoft dopo emissione bond convertibili

I dettagli della nuova emissione

In totale, la nuova emissione di obbligazioni di Ubisoft vale 495,5 milioni di euro e i bond avranno una durata di 8 anni. La società intende utilizzare i proventi soprattutto per ripagare debiti in scadenza, tra cui l’emissione di obbligazioni senior da 250 milioni di euro che dovrebbe scadere nel 2024. La società offre agli investitori un tasso d’interesse annuo del 2,875%, relativamente basso rispetto ai rendimenti obbligazionari nel mercato odierno. Saranno pagate due cedole all’anno, il 5 giugno e il 5 dicembre. I tassi bassi si spiegano per via della convertibilità del bond in azioni, che però avverrebbe soltanto nel caso in cui il titolo raggiungesse un prezzo del 47.5% più elevato rispetto a quello di mercato alla chiusura dei mercati di lunedì. Considerando che il titolo è crollato in Borsa durante la giornata di contrattazioni di martedì, ora l’eventualità di una conversione si fa più remota.

Nel caso in cui il prezzo delle azioni Ubisoft dovesse raggiungere la soglia per la convertibilità, verrebbero emesse circa il 9% di tutte le azioni attualmente in circolazione solo per poter onorare questo debito. Il tutto ovviamente non è gradito agli investitori attuali, ma fa gola alle banche d’investimento che hanno operato in cordata per la sottoscrizione delle nuove obbligazioni: si tratta di BNP Paribas, Credit Agricole e JP Morgan, grandi nomi che acquisteranno per intero i nuovi bond al momento della loro emissione. Anche se da quel momento saranno vendibili sul mercato secondario, è improbabile che gli investitori al dettaglio possano cogliere l’occasione: il valore nominale di ciascun bond è di 100.000€.

foto di una scena ispirata ad Assassin's Creed

Ubisoft cerca di riprendere quota

Il prezzo delle azioni Ubisoft ha toccato il suo apice nel 2018. Da quel momento è iniziato un lungo declino, che è proseguito durante la pandemia malgrado il mercato del gaming e quello azionario abbiano entrambi registrato delle ottime performance. La software house francese ha fatto nascere alcuni dei titoli più iconici del decennio scorso per PC e console: il suo capolavoro commerciale è stato Assassin’s Creed, divenuto anche film, ma è ben lungi dall’essere l’unico successo. Giochi come Just Dance, Watch Dogs, Tom Clancy’s, Far Cry e Prince of Persia hanno scritto vere pagine di storia nel mondo del gaming.

Negli ultimi tre anni, però, l’azienda non è riuscita a ripetere i suoi successi. Nel frattempo i suoi titoli precedenti sono invecchiati, lasciando una perdita da mezzo miliardo di euro nel bilancio del 2022.

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