lunedì, Ottobre 7, 2024

Fitch conferma AA per gli USA, i bond attendono la risposta

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La nuova settimana non è ancora iniziata ma sembra già chiaro quale sarà il tema principale sul mercato delle obbligazioni. Per un momento i mercati potrebbero lasciare in sospeso la questione dei tassi d’interesse, che rimangono un tema di forte incertezza, concentrandosi invece sul rating AA che Fitch ha recentemente riconfermato per gli Stati Uniti. Dopo il downgrade dell’estate scorsa, con gli Stati Uniti che hanno perso il loro rating AAA, ora Fitch è tornata ad aggiornare la sua raccomandazione. Si conferma lo stesso giudizio, con outlook stabile. L’agenzia di rating ha anche aggiornato le sue previsioni sull’andamento dell’economia americana e del debito pubblico, in modo da dettagliare ulteriormente la sua decisione.

Il mercato delle obbligazioni è molto sensibile al rating delle principali agenzie, dal momento che questo detta il parametro di riferimento per quanto riguarda il premio per il rischio. Più il rating è positivo, maggiore è la disponibilità degli investitori ad accettare un rendimento basso per le obbligazioni; nel momento in cui Fitch ha abbassato il rating statunitense l’estate scorsa, ha automaticamente portato a una corsa dei rendimenti e degli interessi che il Tesoro americano dovrà riconoscere sulle obbligazioni. Non ci sono dubbi sul fatto che anche questa volta i mercati obbligazionari faranno le loro considerazioni sulla decisione di Fitch, mentre altre agenzie di rating come Moody’s continuano a mantenere gli USA in categoria AAA.

Molti analisti si aspettavano un ritorno alla tripla-A

Fitch si aspetta tassi ancora elevati

Uno dei commenti importanti proposti da Fitch nella sua nota che accompagna la decisione sul rating concerne i tassi. Secondo Fitch, il governo americano dovrebbe ritrovarsi per molti versi in una situazione migliore rispetto al 2023: si prevede un calo della spesa pubblica, un aumento del gettito e una crescita economica positiva. Al tempo stesso, però, l’agenzia di rating ritiene che il deficit dello scorso anno accompagnato ai tassi d’interesse elevati implicherà comunque una spesa importante per ripagare le obbligazioni. Questo potrebbe ulteriormente alimentare le speculazioni delle ultime settimane, con sempre più analisti che non prevedono più tagli ai tassi della Fed nel corso del primo semestre del 2024.

Fitch menziona anche il tema delle elezioni, dal quale dipenderà una parte importante delle decisioni sulla spesa pubblica e sulla gestione delle entrate tributarie. Essendo una fonte d’incertezza per gli investitori, giustamente influenza il rating statunitense. Da ultimo è importante segnalare la situazione delle banche più piccole, come New York Community Bancorp, che stanno rischiando di vedere il loro business cancellato dai crediti in sofferenza legati al mercato immobiliare commerciale. La crisi del settore degli uffici potrebbe allargarsi a quello finanziario, causando un’ulteriore variabile difficile da controllare. Tutte queste fonti di incertezza, combinate ai tassi d’interesse, secondo Fitch sono motivazioni sufficienti per non riportare gli USA al loro rating AAA.

La crisi del mercato degli uffici è una delle preoccupazioni maggiori per l’economia americana in questo momento

Si aspettano le decisioni delle altre agenzie

Per il momento Standard & Poor’s è l’unica altra grande agenzia di rating ad aver declassato il rating del debito pubblico americano, ma ce ne sono molte come Moody’s che hanno mantenuto il loro giudizio AAA. In questo caso, però, quasi tutte hanno abbassato il loro outlook da “stabile” a “negativo”. Normalmente, nei 12 mesi successivi a questa decisione, arriva il downgrade ufficiale. La prospettiva in questo momento è che la conferma del rating AA di Fitch posa portare le altre agenzie a effettuare lo stesso downgrade. In questo caso, è molto probabile che il mercato obbligazionario reagirebbe con un’impennata dei rendimenti -quantomeno nel brevissimo termine-. Rimane da osservare l’evoluzione dei fondamentali dell’economia americana nell’anno in corso: se effettivamente i tassi della Fed dovessero scendere e l’economia non dovesse rallentare, non è detto che il rating ritorni ad AAA sia per Fitch che per S&P.

Alessandro Calvo
Alessandro Calvo
Laureato in Economia Aziendale all'Università degli Studi di Torino, digital nomad e investitore esclusivamente in azioni. Gestore e chief-analyst del portafoglio azionario di TradingOnline.com. "Anche se difficile da ricordare a volte, un'azione in realtà non è un biglietto della lotteria...è la proprietà parziale di un'azienda" - Peter Lynch

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