Il mondo degli eVTOLs oggi festeggia un’importante conquista che rende i “taxi volanti” più vicini che mai ad avviare le loro operazioni su scala commerciale. Archer Aviation, una società che tra i suoi principali investitori ha anche il gruppo Stellantis, ha ricevuto dalla FAA la certificazione che riconosce ufficialmente l’azienda come compagnia aerea. Ora mancano soltanto le ultime certificazioni necessarie a completare l’iter di approvazione degli eVTOLs prodotti dall’azienda e poi, finalmente, sarà possibile iniziare a trasportare i passeggeri lungo le rotte che l’azienda ha già adocchiato come potenzialmente le più profittevoli.
Gli eVTOLs sono dei veicoli elettrici volanti, simili ai classici droni che vengono utilizzati per le riprese e la fotografia. Semplicemente sono molto più grandi e al loro interno possono ospitare dei passeggeri, trasportandoli a oltre 200 km/h al di sopra del traffico delle grandi città. Il rumore è nettamente inferiore a quello di un elicottero e non c’è emissione di gas serra nell’atmosfera durante il volo, cosa che dovrebbe rendere questi veicoli in grado di avere i permessi per volare anche in zone dove normalmente non è concesso il passaggio degli elicotteri. Le connessioni tra gli aeroporti e il centro delle grandi città, ad esempio, sono tra le tratte che le aziende di eVTOLs ritengono avere il maggior potenziale di profitto.
Arriva una certificazione chiave
La certificazione ricevuta oggi da Archer Aviation si chiama Part 135 ed è una certificazione che tutte le compagnie aeree americane, anche quelle tradizionali, devono necessariamente ottenere per poter operare. È considerata uno degli scogli principali all’adozione degli eVTOLs, dal momento che è estremamente difficile da ottenere: Archer ha dovuto presentare oltre 2.000 pagine di documentazione e 14 manuali sulle procedure, la formazione dell’equipaggio e la manutenzione dei veicoli. Il fatto di aver ottenuto questa approvazione prima dei competitor ha lanciato le azioni di Archer in vola, con il titolo che al momento della pubblicazione vede un rialzo vicino al 5%.
Secondo il CEO di Archer, Adam Goldstein, con l’arrivo di questa certificazione è addirittura possibile che “entro un anno” l’azienda stia già trasportando i suoi primi clienti. I voli di test fino a questo momento hanno dato riscontri positivi e mostrano che il veicolo ideato dall’azienda, chiamato Midnight e in grado di trasportare fino a 4 passeggeri oltre ai membri dell’equipaggio, è in grado di rispettare tutte le misure di sicurezza richieste dalla FAA americana e dalla IATA. Goldstein, però, per il momento preferisce non esporsi troppo e non fornire una data precisa riguardo a quando la società potrebbe dare avvio alle sue operazioni commerciali.
Vantaggio significativo per Archer
Archer Aviation non è l’unica azienda che sta provando a fare la stessa cosa: Lilium in Europa, Embraer in Brasile, Boeing negli USA, insieme a società più piccole come Joby Aviation e Blade Urban Mobility, sono tutti nomi che affollano l’arena degli eVTOLs. Archer, però, sembra essere la società più concreta nei suoi piani per rendere la tecnologia accessibile a livello commerciale: per avanzare la parte di ricerca e sviluppo sta collaborando attivamente con United Airlines, che si occupa anche di gestire l’iter di approvazione; la partnership con Stellantis è invece dedicata alla produzione su scala dei veicoli dell’azienda, con Stellantis che si è già detta disponibile a produrne centinaia ogni anno. Anche se l’arena competitiva rimane estremamente affollata, per il momento Archer ha messo a segno dei risultati che la rendono il punto di riferimento per i competitor.