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Il dollaro scivola mentre si attende il discorso di Powell

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Written by Moreno La Guardia
Durante le prime fasi della mia carriera giornalistica, mi sono concentrato prevalentemente sull'universo delle criptovalute. Successivamente, ho ampliato il mio campo d'azione approdando a TradingOnline.com, dove mi occupo attualmente delle tematiche legate al settore tecnologico e all'innovazione.
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Nella giornata di lunedì, il dollaro ha mostrato un lieve calo rispetto a un gruppo di valute simili, mettendo fine a una serie di cinque settimane consecutive di apprezzamento.

Nel frattempo, l’attenzione è concentrata anche sullo Yuan Cinese, che sta facendo sentire la sua presenza e sta mettendo sotto pressione il Dollaro Americano. Questo si verifica a seguito dell’ordine della Banca Popolare Cinese (PBoC) che ha imposto alle banche cinesi locali di vendere Dollari Americani e acquistare Yuan sul mercato interno.

Parallelamente, gli operatori finanziari stanno affrontando un momento cruciale nell’anno secondo il calendario finanziario: l’annuale incontro della FED di Jackson Hole è imminente. Durante questo evento, il presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti, Jerome Powell, terrà un discorso di grande importanza. Tale intervento potrebbe rivelarsi un punto di svolta significativo per le performance del Dollaro Americano nel corso dell’ultimo trimestre del 2023.

Immagine di copertina, "Forex, Il dollaro scrivola mentre gli investitori aspettano il discorso di Powell", sfondo di alcune banconote di dollari americani.
Il calo pone fine al ciclo di cinque settimane consecutive di apprezzamento della valuta.

Lo stato delle economie

Il clima di incertezza ha continuato a caratterizzare il sentimento di mercato, mentre i rendimenti dei titoli di Stato governativi hanno registrato un aumento, riflettendo l’attuale atteggiamento cauto delle principali autorità. Il rendimento dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti ha sfiorato il punto più alto dal 2007, alimentato dalle preoccupazioni degli investitori riguardo a un possibile ampliamento dei programmi di stretta monetaria da parte delle principali banche centrali globali, che mirano a contenere l’aumento dell’inflazione.

La Cina è rimasta al centro delle turbolenze finanziarie, con le notizie che segnalano una contrazione prolungata dei ricavi provenienti dalla vendita di terreni governativi, che è durata per il 19º mese consecutivo fino a luglio. La Banca Popolare Cinese (PBoC) ha ridotto di 10 punti base il Tasso di riferimento per i prestiti a un anno, portandolo al 3,45% il lunedì, mossa ampiamente prevista dal mercato.

Questa decisione fa seguito a interventi simili attuati la settimana precedente, ma che si sono rivelati meno incisivi rispetto alle aspettative di misure più audaci. La valuta cinese, lo Yuan, ha perso terreno in seguito a questa notizia. Più tardi nella giornata, la banca d’investimenti UBS ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del PIL reale cinese per il 2023, riducendole dal 5,2% al 4,8%.

Intanto, il rapporto mensile della Bundesbank tedesca ha messo in luce la possibilità che l’inflazione possa mantenere livelli superiori agli obiettivi fissati dalla banca centrale per un periodo prolungato, mentre le prospettive di crescita per il terzo trimestre appaiono sostanzialmente stabili.

Immagine che mostra l'andamento dell'inflazione nell'ultimo anno.
L’inflazione negli Stati Uniti non è ancora scesa all’obbiettivo del 2%.

La situazione delle altre valute

L’euro ha segnato un aumento dello 0,21%, raggiungendo il valore di $1,0896, mentre la sterlina è stata scambiata a $1,2762, anch’essa in rialzo dello 0,21%.

Nel frattempo, lo yen giapponese, attualmente sotto osservazione per possibili interventi, si è indebolito dello 0,55% rispetto al dollaro, raggiungendo il valore di 146,21 yen per dollaro. Gli analisti identificano ora la soglia di intervento intorno ai 150 yen per dollaro.

Allo stesso tempo, lo yuan offshore, anch’esso sotto osservazione per possibili interventi, è cresciuto dello 0,3% rispetto al dollaro, raggiungendo il valore di 7,2853 yuan per dollaro.

La valuta cinese aveva temporaneamente superato la soglia di 7,3 yuan per dollaro, ma si è poi ripresa dopo che Reuters ha riportato che le banche cinesi a proprietà statale stavano intervenendo attivamente per mantenere la liquidità dello yuan offshore.

Secondo Jane Foley, responsabile della strategia FX presso Rabobank a Londra, la forza del dollaro crea problemi per entrambe le banche centrali, in quanto mette a rischio entrambe le valute, esponendole a una debolezza indesiderata.

Negli Stati Uniti, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, terrà un discorso venerdì a Jackson Hole. Le sue parole potrebbero influenzare i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense, che hanno guidato l’aumento del dollaro nelle ultime settimane.

Secondo Karl Schamotta, Head Market Strategist presso Corpay a Toronto, il discorso di Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, potrebbe avere un impatto maggiore sul mercato rispetto a quello di Powell. Inoltre, se Powell manterrà un approccio teorico, potrebbe ridurre la volatilità implicita del dollaro e portare a una reazione meno accentuata.

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