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La discarica di Long Island ospiterà 16.000 pannelli solari

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Coast Energy, società di private equity che investe nella realizzazione e gestione di progetti legati all’energia rinnovabile, ha acquistato i diritti per un progetto fotovoltaico da 8.6 MW. Ma non si tratta di un progetto qualsiasi: i 16.000 pannelli fotovoltaici che l’azienda prevede di installare andranno a ricoprire la discarica di Long Island a New York.

Il piano non è un’assoluta novità per la capitale finanziaria degli Stati Uniti. Nel 2014 era già stato approvato un progetto da 35.000 pannelli fotovoltaici installati sulla discarica di Staten Island; al tempo, si trattava della discarica più grande al mondo. Oggi quel progetto, nato sulla Fresh Kills Landfill, è in grado di fornire energia a circa 2.000 famiglie.

presentazione della notizia secondo cui a Long Island una vecchia discarica ospiterà 16000 pannelli fotovoltaici
New York continua a puntare sulla transizione verso l’energia fotovoltaica

Un esempio di riqualificazione urbana

La discarica di Brookhaven a Long Island non è più attiva da tempo. I suoi 14 ettari di terreno giacciono in disuso, completamente ricoperti di spazzatura, proprio in una delle città dove il terreno è più prezioso. Con il nuovo sviluppo guidato da Coast Energy, quella superficie potrà tornare a essere produttiva e a fornire un bene prezioso -a zero emissioni- per la società.

Una delle critiche più comuni che vengono mosse ai pannelli fotovoltaici è proprio quella di rendere inoperabile terreno che potrebbe essere impiegato in altri modi. Per questo trovano solitamente sede sul tetto degli edifici e su altre superfici che non avrebbero modo di essere resi produttivi altrimenti. L’installazione dei pannelli su una superficie come una discarica abbandonata, l’esempio per eccellenza di un terreno improduttivo, è d’esempio per il mondo della riqualificazione urbana.

Insieme alla produzione di energia e alla riqualificazione di un’area urbana, arrivano anche altri effetti positivi. Il più facile a cui si può pensare sono i posti di lavoro che verranno generati per la costruzione e la manutenzione dell’impianto fotovoltaico.

Si tratta anche di un esempio di impiego efficiente delle risorse finanziarie, soprattutto per Coast Energy. Nel 2022, l’azienda aveva ricevuto da Crosstimbers Capital Group un finanziamento importante che ora trova finalmente impiego. Prima di questo intervento, il portafoglio della società prevedeva un portafoglio di “appena” 400 milioni di dollari di asset legati all’energia rinnovabile.

foto di Long Island vista dall'alto
Circa 8 milioni di persone vivono a Long Island, secondo i dati ufficiali del governo americano

Un modello replicabile

Secondo il Rocky Mountain Institute, negli Stati Uniti ci sono più di 10.000 discariche abbandonate come quella di Long Island. Se tutte fossero ricoperte da pannelli fotovoltaici, l’energia prodotta sarebbe sufficiente per alimentare 7,8 milioni di abitazioni private: una cifra considerevole e un netto passo in avanti per la transizione energetica.

Il modello che sta prendendo piede sempre di più è quello di “produzione decentralizzata” di energia rinnovabile. Anziché puntare su grandi impianti situati in un’unica area, si cerca di sfruttare lo spazio inutilizzato -dai tetti fino alle discariche- per produrre energia vicino ai consumatori finali. In questo modo si minimizza anche lo spreco di corrente dovuto al trasporto su lunghe distanze.

Non è necessario guardare agli Stati Uniti per trovare degli esempi. Questo tipo di progetto sta diventando popolare anche in Italia: Sorgenia sta costruendo, vicino a Grosseto, un impianto fotovoltaico che giace sopra una vecchia discarica abbandonata; dovrebbe diventare operativo nel 2024 e potrebbe alimentare fino a 22.000 abitazioni private.

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