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Mercedes abbassa previsioni su EVs e rimanda gli obiettivi

Mercedes-Benz si aggiunge all’elenco delle case automobilistiche che riducono le aspettative sui veicoli elettrici. L’industria è visibilmente in difficoltà, trovandosi a fare i conti con un calo della domanda che va avanti ormai da parecchi mesi. La società ha appena fatto sapere che i suoi target sui veicoli elettrici saranno rimandati di 5 anni, che continuerà a puntare molto sulle auto plug-in hybrid e che continuerà ad aggiornare la sua gamma di auto a motore termico per una parte importante del prossimo decennio. La casa automobilistica tedesca segue così le orme di tanti altri produttori, con le società focalizzate solo sui veicoli elettrici che in questo momento stanno facendo le spese della situazione più di tutte le altre.

Nel 2021, Mercedes-Benz aveva posto un obiettivo ambizioso: entro il 2025, le auto elettriche avrebbero dovuto rappresentare il 50% delle vendite totali del gruppo. Oggi l’azienda ha chiarito che in realtà bisognerà aspettare fino al 2030 per raggiungere questo traguardo, con un’alta probabilità di dover fare ulteriori rinvii in futuro. Persino all’interno dell’Unione Europea, dove teoricamente dal 2030 in avanti si dovrebbero vendere nuove auto solo a zero emissioni, la società è convinta che la sua gamma di veicoli a motore termico continuerà a essere rilevante. Si fa sempre più concreta la possibilità che l’UE debba fare un passo indietro sulle sue politiche legate agli EVs.

presentazione della notizia su Mercedes che indietreggia sui veicoli elettrici
Altri costruttori hanno già avviato i licenziamenti nel reparto EVs

Investimenti in produzione superiori alla domanda

All’alba del nuovo decennio, le società del settore automotive hanno visto aumentare rapidamente la domanda per i veicoli elettrici e hanno fatto forti investimenti su tutta la supply chain. Dalle forniture di litio e di nickel, che ora vedono una domanda in forte calo e ondate di licenziamenti, agli impianti per la produzione di batterie e i laboratori di ricerca e sviluppo. Tutto questo però ha superato nettamente l’aumento effettivo della domanda: attualmente i veicoli elettrici rappresentano appena l’11% delle vendite di auto in Europa e la quota sale al 19% se si considerano anche le auto ibride.

Mercedes-Benz fa dunque sapere che la società lancerà una linea completamente nuova di veicoli a motore termico nel 2027, continuando poi ad aggiornare questi modelli nel corso del prossimo decennio. Persino i mercati hanno preso molto positivamente questa notizia, con il titolo di Mercedes schizzato del 5,90% in Borsa dopo questo annuncio. Nel frattempo la società potrebbe, per la prima volta, presentare nei dati del primo settore del 2024 dei dati sulle vendite di auto elettriche inferiori a quelle dell’anno precedente. Si tratta del primo rallentamento del segmento degli EVs, segno di un’industria non più in fase di boom come ci si aspettava fino a qualche anno fa.

foto dell'interno di una Mercedes
Mercedes è stata una delle prime case automobilistiche a offrire veicoli elettrici in Europa

Gli specialisti in EVs cominciano i licenziamenti

Gruppi come Mercedes possono quantomeno ripiegare sui veicoli a motore termico per compensare la domanda di auto elettriche in calo. Società specializzate in EVs come Rivian e Lucid non hanno questa possibilità e hanno già annunciato che molto probabilmente la produzione del 2024 sarà inferiore al 2023. Entrambe le aziende hanno anche annunciato dei round di licenziamenti che dovrebbero riguardare circa il 10% della forza lavoro.

Per queste società la situazione è molto difficile, dal momento che come molti altri produttori di veicoli elettrici hanno puntato sulla crescita elevata anziché sui margini. Entrambe le aziende perdevano già soldi ai livelli di produzione dello scorso anno, per cui un calo del fatturato si tradurrebbe quasi certamente in una perdita maggiore. Unita alla possibilità che il calo della domanda possa durare per diversi anni, la sopravvivenza stessa dei produttori più piccoli può essere messa in dubbio.

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