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SNB: addio del governatore | Franco in discesa

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Thomas Jordan da fine anno non sarà più il governatore della Swiss National Bank, la banca centrale della Confederazione Elvetica. Un decennio intenso, segnato da crisi bancarie importanti all’interno della Svizzera. Jordan lascia dopo essere diventato il governatore più a lungo a capo di una delle banche centrali più importanti del mondo, concludendo la sua esperienza ultra-decennale a settembre 2024. Secondo le più recenti indiscrezioni sarà rimpiazzato dal vice-presidente Martin Schlegel, per quanto ci saranno con ogni probabilità battaglie, anche politiche, in avvicinamento al passaggio del testimone.

Mancano inoltre, almeno per il momento, commenti ufficiali da parte di SNB, tanto sulla situazione interna quanto sul possibile candidato che rimpiazzerà Thomas Jordan. I mercati hanno reagito alla notizia con una svalutazione del franco sia nei confronti del dollaro che nei confronti dell’euro. Vedremo se si tratterà dell’inizio di un trend di periodo più consistente di recupero di EUR e USD nei confronti di un franco che si è confermato superstar del mercato, nonostante l’attesa inversione degli atteggiamenti della stessa SNB.

SNB
Notizia sconvolgente dalla Banca Nazionale Svizzera

Thomas Jordan via dopo un decennio da SNB

Si chiude così il mandato più lungo dell’istituto, con Thomas Jordan che tanto per i commentatori quanto per gli analisti coincideva ormai completamente con la versione pubblica e antropomorfizzata di SNB. Un ruolo certamente non di secondo piano: il franco svizzero è e rimarrà una delle valute più importanti al mondo, il riferimento per i momenti di crisi e una guida nei momenti più duri per i mercati.

La notizia è stata accolta con un relativo shock in Svizzera, dove Thomas Jordan è personaggio conosciuto, popolare e uno dei volti più noti del relativamente striminzito apparato pubblico elvetico. Thomas Jordan deve la sua popolarità anche per essere stato alla guida dell’istituto durante la più recente crisi dell’area euro e anche alla guida dell’istituto nel momento di decisioni importanti e storico, come quella sul cap del franco nel 2015. Anche sul fronte della gestione dell’importante sistema bancario elvetico, non è stato un mandato semplice per Jordan, che pochi mesi fa ha guidato la gestione della crisi Credit Suisse, per quanto contestata da diversi partecipanti al mercato.

Cresce inoltre la preoccupazione per chi ricoprirà il prossimo ruolo, anche alla luce delle più recenti evoluzioni della politica svizzera e degli attriti con SNB, dovuta alla storica stance conservatrice in termini di politiche monetarie e di tassi di interesse. Un’interpretazione piuttosto netta di quello che i mercati ritengono essere lo spirito autentico della finanza svizzera e dell’affidabilità della sua economia e del suo sistema bancario.

Up governatore
Ancora mistero sul futuro governatore

Non sarà facile rimpiazzarlo

Nonostante manchino ancora mesi per l’addio, sono già molte le vedove metaforiche di Jordan, che temono che il suo addio sarà occasione per vedere uno spostamento di atteggiamenti di SNB, che potrebbe diventare più elastica anche nel supporto alle richieste dell’economia e della politica. Per il momento però, almeno fino a quando non ci sarà un candidato designato, sarà difficile trarre conclusioni di questo tipo. Il falco Thomas Jordan potrebbe essere rimpiazzato da governatori sulla stessa linea e decisi a mantenere tanto la reputazione quanto il modus operandi storico dell’istituto.

La notizia è stata recepita con un certo nervosismo anche dai mercati. Euro e dollaro recuperano sul franco, all’interno di una settimana priva di grandi sussulti, nonostante i dati sull’inflazione arrivati questa mattina dall’Europa e che promettono altri momenti di difficoltà.

Se mancano però indicazioni chiare dai dati macro, ci pensano i personaggi più in vista e più rilevanti della politica monetaria mondiale a mettere un po’ di pepe ad un mercato forse poco interessante almeno nelle ultime due settimane. Noi non possiamo che augurare la migliore delle fortune a Thomas Jordan.

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