News, Green Economy

Stellantis rischia $3 mld in multe da USA su emissioni

Avatar di Alessandro Calvo
Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
Scopri i nostri principi editoriali

Il Department of Energy (DOE) degli Stati Uniti torna alla carica, mettendo nel mirino tutti i più grandi produttori di automobili negli Stati Uniti. E lo fa minacciando multe miliardarie a società come Stellantis, Ford, General Motors e Volkswagen. La questione riguarda le normative sui consumi delle automobili con motore a combustione interna, che il DOE ha introdotto nel tentativo di abbattere le emissioni di gas serra da parte di questi veicoli. Se ne è parlato molto soprattutto quest’estate, quando era stato proposto un inasprimento degli standard da rispettare.

Le multe di cui si parla sono stellari: 6.5 miliardi di dollari per General Motors, $3 miliardi per Stellantis, $1 miliardo per Ford e fino a $1 miliardo per Volkswagen. Il tutto a vantaggio di Tesla e degli altri produttori di auto elettriche, che ovviamente non possono essere multati per i consumi di carburante. L’American Automotive Policy Council, ente che rappresenta tutti i principali produttori di automobili negli Stati Uniti, ha risposto al dipartimento dell’energia definendo “allarmanti” i livelli di multe imposte ai produttori per non aver rispettato le regole sull’inquinamento. Il tutto mentre il settore cerca di riprendersi dallo sciopero più grande della sua storia, che ha già causato danni enormi in termini di produttività e supply chain.

presentazione della notizia su rischi multe miliardarie per produttori di auto negli USA
Il dialogo tra istituzioni e produttori continua, nella speranza di trovare un accordo che riesca a soddisfare entrambe le parti

I grandi produttori accusano il colpo

I tre grandi produttori di Detroit -GM, Ford e Stellantis- stanno attraversando un periodo molto duro. A luglio, negli Stati Uniti si è proposto di passare a un sistema più duro per la gestione delle emissioni dei veicoli a benzina e diesel. Il sistema prevede che ogni veicolo possa consumare al massimo un gallone di benzina ogni 58 miglia entro il 2032 (circa 21 km/L). Il tutto attraverso un inasprimento graduale delle politiche di anno in anno, una proposta contro la quale i produttori tradizionali di automobili hanno protestato. Secondo i calcoli iniziali, i tre produttori di Detroit andrebbero incontro a costi di 2.151$ per veicolo per riuscire a soddisfare i nuovi requisiti.

I grandi produttori hanno deciso di optare per fare un fronte comune, ed eventualmente di pagare le multe equivalenti al mancato rispetto delle nuove regole. Ora, però, si sa che queste multe avrebbero valori multimiliardari e che peserebbero come un macigno sui bilanci dei produttori: di fronte a queste novità, diventa cruciale capire se verranno veramente approvati i nuovi regolamenti sull’efficienza energetica dei motori a combustione interna.

foto di un SUV per strada
La normativa proposta non fa distinzioni in base alla dimensione del veicolo, a meno che non si tratti di un camion. Per i produttori di SUV e fuoristrada il problema è più evidente.

Nessun modo di farcela

La decisione di pagare delle multe invece di sottostare alle regole non arriva come una sfida all’amministrazione Biden, che vuole fortemente questa nuova regolamentazione. La Alliance for Automotive Innovation, di cui fanno parte anche Toyota e Hyundai, ha semplicemente detto che le nuove regole proposte vanno “oltre il possibile“. I produttori di auto non hanno idea di come arrivare a fare quadrare i conti: gli investimenti necessari per rispettare le regole sono troppo alti, e dall’altra parte anche le multe sono troppo alte.

Stando alla stessa associazione, i produttori di veicoli a combustione interna finirebbero per pagare $14 miliardi in multe nel solo periodo a cavallo tra il 2027 e il 2032. Decisamente troppo per poter ignorare la questione, ma sembra che tra l’amministrazione e i produttori continui a esserci una distanza enorme. Il problema non riguarda soltanto i veicoli per il trasporto dei passeggeri, ma anche quelli per il trasporto merci. Secondo le prime stime, uno su due camion non potrebbe arrivare a rispettare i livelli di consumo richiesti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *