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Volkswagen salva Rivian: investimento da $5 miliardi per risollevare l’azienda dei pick-up elettrici

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Volkswagen e Rivian annunciano una partnership strategica che prevede due elementi chiave: una joint venture focalizzata sullo sviluppo di software per veicoli elettrici all’avanguardia e un significativo investimento di Volkswagen in Rivian. I dettagli dell’investimento non sono ancora stati completamente divulgati, ma secondo Reuters, Volkswagen dovrebbe investire fino a $5 miliardi in Rivian. Questa mossa rappresenta un importante voto di fiducia per il produttore americano di veicoli elettrici, che non ha ancora raggiunto la produzione su larga scala. Per Volkswagen, che punta a rendere l’elettrico il 50% delle vendite negli USA e il 70% in Europa entro il 2030, รจ un passo avanti importante nel mondo degli EVs.

L’investimento di Volkswagen rappresenta un’iniezione di fiducia fondamentale per Rivian, che potrร  usare la liquiditร  per riprendersi da una crisi evidente: le azioni hanno perso oltre il 40% del loro valore nel corso del 2024. L’aumento di capitale consentirร  all’azienda americana di potenziare i propri stabilimenti produttivi, espandere la forza lavoro e, soprattutto, sviluppare nuovi modelli di veicoli elettrici. Tuttavia, alcuni analisti rimangono cauti sulla capacitร  di Rivian di tradurre le ambizioni in risultati concreti, data la fase di crescita ancora in atto e la necessitร  di dimostrare la fattibilitร  di una produzione su larga scala redditizia. Le azioni di Rivian hanno registrato un aumento del 12% dopo l’annuncio, mentre quelle di Volkswagen sono aumentate del 3%, riflettendo la fiducia degli investitori nella collaborazione.

Dall’IPO del 2021, le azioni Rivian sono in rosso per oltre il 90%

In cerca di vantaggi reciproci

L’investimento permetterร  a Rivian di aumentare la capacitร  produttiva del suo stabilimento a Normal in Illinois, che ha una capacitร  annua di circa 150.000 veicoli. Rivian prevede di utilizzare parte dei fondi per espandere ulteriormente la capacitร  produttiva e sviluppare nuovi modelli. La startup mira a produrre 50.000 veicoli nel 2024 e raddoppiare la produzione entro il 2026. Oltre ai modelli R1T e R1S, Rivian sta sviluppando un nuovo veicolo elettrico progettato per il mercato europeo, con il lancio previsto nel 2025.

Uno dei pilastri della partnership รจ la creazione di una joint venture dedicata allo sviluppo di software per veicoli elettrici. Inoltre il colosso tedesco dovrebbe arrivare a rappresentare il 15% della proprietร  di Rivian una volta completato l’investimento. Oltre all’acquisizione di tecnologia all’avanguardia, la partnership offre a Volkswagen altri due vantaggi chiave. Innanzitutto, la condivisione dei costi di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per veicoli elettrici permette di alleggerire l’onere finanziario e accelerare i tempi di innovazione. In secondo luogo, l’alleanza con Rivian apre le porte al mercato nordamericano, cruciale per il successo globale di Volkswagen nel settore dei veicoli elettrici. Rivian, con la sua solida presenza negli Stati Uniti, rappresenta un trampolino di lancio ideale per il colosso tedesco.

foto della fabbrica di Rivian
La fabbrica di Rivian รจ estremamente all’avanguardia, ma la societร  ha venduto appena 57.000 veicoli nel 2023

Rivian in cerca di riscatto

Fondata nel 2009 da Robert “RJ” Scaringe, Rivian ha rapidamente attirato l’attenzione del mercato con i suoi veicoli elettrici innovativi, come il pick-up R1T e il SUV R1S. La societร  ha ottenuto significativi finanziamenti da investitori di rilievo, tra cui Amazon e Ford, e ha avviato la produzione dei suoi veicoli nel 2021. Nonostante alcune sfide produttive e finanziarie, Rivian รจ riuscita a consolidare la sua posizione nel mercato degli EV, puntando su un design robusto e funzionalitร  avanzate. In passato giร  diversi colossi dell’automobilismo e non solo hanno investito sull’azienda: Amazon ha investito $700 milioni in Rivian nel 2019 e Ford ha investito altri $500 milioni nello stesso anno.

Le cose, ultimamente, non sono perรฒ andate come previsto. La societร  sta avendo forti difficoltร  a scalare la produzione e al tempo stesso si ritrova ad affrontare la concorrenza del Cybertruck di Tesla. Lo stesso Cybertruck perรฒ non sembra decollare con le vendite: i pick up non sembrano star decollando nel mondo dei veicoli elettrici. In piรน si registra un calo dell’interesse per gli EVs in generale, che nel 2024 hanno visto per la prima volta scendere il volume di vendite negli Stati Uniti. L’investimento di Volkswagen potrebbe cambiare le cose, ma la strada per la ripresa รจ lunga.

Laureato in Economia Aziendale all'Universitร  degli Studi di Torino, digital nomad e investitore esclusivamente in azioni. Gestore e chief-analyst del portafoglio azionario di TradingOnline.com. "Anche se difficile da ricordare a volte, un'azione in realtร  non รจ un biglietto della lotteria...รจ la proprietร  parziale di un'azienda" - Peter Lynch

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Finanza Personale

Pensioni novembre 2024, quando verranno messe in pagamento

Ecco il calendario completo del pagamento delle pensioni nel corso del mese di novembre 2024. Questa volta il saldo avverrร  leggermente in ritardo.

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Pensioni novembre 2024, quando verranno messe in pagamento

A novembre le pensioni verranno pagate leggermente in ritardo rispetto agli altri mesi. Il primo giorno del mese รจ un venerdรฌ ed รจ festivo. Questo farร  slittare lโ€™accredito della pensione di qualche giorno: il bonifico arriverร  il 4 novembre, il primo giorno bancabile disponibile.

Discorso diverso, invece, per chi andrร  a riscuotere lโ€™assegno previdenziale direttamente presso gli uffici postali: in questo caso il primo giorno nel quale รจ possibile ricevere quanto spetta รจ sabato 2 novembre. รˆ necessairo, perรฒ, rispettare il calendario predisposto da Poste italiane.ย ย 

Ma vediamo nel dettaglio quando verranno messe in pagamento le pensioni nel corso del mese di novembre.

Pensioni, quando verranno messe in pagamento a novembre

Il 1ยฐ novembre 2024 รจ una giornata festiva, oltre ad essere un venerdรฌ. Questo fa slittare al 2 novembre il primo giorno bancabile per lโ€™erogazione delle pensioni presso Poste italiane e al 4 novembre presso tutti gli altri istituti bancari.

รˆ bene ricordarsi di questo particolare, perchรฉ lo slittamento di qualche giorno dell’accredito del bonifico รจ determinato proprio dai primi giorni festivi del mese. E non da un disguido o da un problema nell’erogazione degli assegni previdenziali.

I beneficiari di un assegno previdenziale, infatti, devono sempre ricordare che le pensioni vengono messe in pagamento:

  • con la sola eccezione di gennaio, il primo giorno bancabile del mese;
  • con un solo mandato di pagamento, al cui interno sono comprese tutte le prestazioni che spettano (chi ha diritto a due diverse pensioni, riceverร  un unico bonifico al cui interno sono contenute tutte le prestazioni che spettano al titolare).

รˆ importante ricordare che, in caso di pagamento in contanti, lo stesso รจ ammesso unicamente per importi complessivi inferiori a 1.000 euro netti. Nel momento in cui dovesse superare questa cifra, lโ€™interessato รจ tenuto a comunicare allโ€™Inps un conto corrente (bancario o postale), presso il quale ricevere il versamento.ย 

Lโ€™eventuale comunicazione delle coordinate bancarie per effettuare lโ€™accredito della pensione – anche quando ci dovessero essere delle variazioni – deve essere effettuata attraverso i canali online dellโ€™Inps o appoggiandosi su un patronato o un Caf.

I pagamenti alle Poste

Gli uffici postali torneranno ad essere completamente operativi da lunedรฌ 4 novembre, con i consueti orari. Il pagamento delle pensioni, perรฒ, inizia ad essere erogato giร  dal 2 novembre rispettando il seguente calendario:

  • cognomi dalla A alla B: sabato 2 novembre 2024 (solo in mattinata);
  • cognomi dalla C alla D: lunedรฌ 4 novembre 2024;
  • cognomi dalla E alla K: martedรฌ 5 novembre 2024;
  • cognomi dalla L alla O: mercoledรฌ 6 novembre 2024;
  • cognomi dalla P alla R: giovedรฌ 7 novembre 2024;
  • cognomi dalla S alla Z: venerdรฌ 8 novembre 2024.

I conguagli che arrivano con la pensione

Lโ€™Inps, anche nel corso del mese di novembre effettua una serie di conguagli. I contribuenti che hanno scelto lโ€™istituto di previdenza sociale come sostituto dโ€™imposta e i cui flussi sono arrivati direttamente dallโ€™Agenzia delle Entrate, potrebbe trovarsi sul rateo della pensione quanto segue:

  • il rimborso Irpef a credito;
  • una maggiore trattenuta nel caso in cui le tasse risultino a debito del pensionato. Potrebbe essere addebitata anche la rateazione degli importi a debito che risultano dalla dichiarazione dei redditi, che deve obbligatoriamente essere conclusa con il mese di novembre.

A novembre, inoltre, il contribuente potrebbe trovarsi addebitata sulla pensione le seguenti imposte:

  • la trattenuta Irpef, che viene calibrata in base alle aliquote attualmente in vigore;
  • le trattenute delle addizionali Irpef regionali e comunali che si riferiscono al 2023. Questi vengono recuperate nellโ€™arco di undici rate, da gennaio a novembre dellโ€™anno successivo a cui si riferiscono;
  • lโ€™acconto dellโ€™addizionale Irpef, che viene trattenuta tra i mesi di marzo e novembre e che si riferisce allโ€™anno successivo;
  • il conguaglio dellโ€™Irpef 2023, nel caso in cui il contribuente dovesse risultare a debito.
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Petrolio, le quotazioni crollano del 5%. A pesare รจ la rappresaglia di Israele contro Teheran

La rappresaglia di Israele contro Teheran ha fatto crollare le quotazioni del petrolio in mattinata. Le aspettative degli analisti.

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Petrolio, le quotazioni crollano del 5%. A pesare รจ la rappresaglia di Israele contro Teheran

Crollate di quattro dollari al barile le quotazioni del petrolio dopo che, nel corso del fine settimana, Israele ha avviato la propria rappresaglia nei confronti dellโ€™Iran. Lโ€™attacco, ad ogni modo, non ha colpito gli impianti petroliferi e non ha determinato il blocco delle forniture di greggio.

In mattinata i future sul greggio Brent e quelli Us West Texas Intermediate hanno sfiorato i minimi dal 1ยฐ ottobre. Poco dopo le 9:00 il Brent ha toccato 71,93 dollari al barile, registrando un -5,4% (pari a 4,12 dollari in meno), mentre il WTI si รจ attestato a 67,75 dollari al barile, portando a casa un -5,6% (pari a 4,03 dollari in meno).

Ricordiamo che la scorsa settimana i principali benchmark del petrolio avevano guadagnato il 4%, in un momento in cui cโ€™era grande volatilitร . I mercati, infatti, hanno scontato lโ€™incertezza delle elezioni statunitensi in programma il 5 novembre 2024 e la portata della prevista risposta di Israele allโ€™attacco missilistico iraniano dello scorso 1ยฐ ottobre 2024.

Petrolio, scatta la rappresaglia di Israele

Prima dellโ€™alba di sabato decine di jet israeliani hanno portato a termine tre ondate di attacchi contro alcune fabbriche di missili e altri siti vicini a Teheran e nellโ€™Iran occidentale. 

La maggior parte degli analisti ritengono che il premio di rischio accumulato dalle quotazioni del petrolio in previsione dell’attacco di Israele si sia sostanzialmente esaurito.

Secondo John Evans, del broker petrolifero PVM, la risposta di Israele รจ stata fortemente influenzata dall’amministrazione guidata da Joe Biden. Allo stesso tempo, perรฒ, Vivek Dhar, analista della Commonwealth Bank of Australia, non ritiene che le tensioni in Medio Oriente si possano ridurre in tempi rapidi. Secondo Dhar nonostante la scelta di Israele di una risposta poco aggressiva all’Iran, permangono numerosi dubbi sul fatto che Israele e i suoi alleati (Hamas e Hezbollah) siano sulla buona strada per un cessate il fuoco duraturo.

Max Layton, analista di Citi, ha deciso di abbassare il target price del Brent per i prossimi tre mesi da 74 a 70 dollari al barile, tenendo conto di un premio di rischio piรน basso nel breve termine.

Ashley Kelty, analista di Panmure Liberum, spiega che la retorica dei ministri dell’OPEC+ nelle prossime settimane in merito alla revoca delle quote sarร  un fattore chiave per le quotazioni del petrolio: un rinvio degli aumenti della produzione diventa piรน probabile a causa delle deboli prospettive fondamentali e degli elevati prezzi di pareggio necessari per la maggior parte dei membri del cartello.

L’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati hanno mantenuto invariata la politica di produzione di petrolio nel corso del mese di settembre. Non รจ stata nemmeno cassata lโ€™ipotesi di iniziare ad aumentare la produzione da dicembre. Il gruppo si riunirร  il 1ยฐ dicembre prima di una riunione plenaria dell’OPEC+.

In India crolla l’uso del petrolio russo

Bharat Petroleum Corporation, una raffineria indiana, ha affermato che lโ€™uso del petrolio russo รจ calato al 34% del fabbisogno totale di greggio nel trimestre luglio-settembre 2024. A determinare questo cambio di passo รจ stata la chiusura per manutenzione delle unitร  nelle raffinerie di Bina e Kochi, ha affermato lunedรฌ il responsabile finanziario.

Bharat Petroleum Corporation, che puรฒ processare circa 706.000 barili al giorno (bpd) nelle sue tre raffinerie in India, ha soddisfatto circa il 40% del suo fabbisogno di petrolio con forniture russe nel trimestre di giugno.

BPCL lavora principalmente petrolio russo nella sua raffineria di Bina, nell’India centrale, con una capacitร  di 156.000 barili al giorno, e nella raffineria di Kochi, nello stato meridionale del Kerala, con una capacitร  di 310.000 barili al giorno.

Le importazioni di petrolio greggio dall’India dalla Russia sono aumentate dell’11,7% a circa 1,9 milioni di barili al giorno a settembre, rappresentando circa due quinti delle importazioni complessive di greggio della nazione nel mese, come hanno mostrato all’inizio di ottobre i dati sulle petroliere ottenuti da fonti del settore.

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Boeing, piano per raccogliere 15 miliardi di dollari e creare liquiditร 

Boeing ha predisposto un piano per raccogliere 15 miliardi di dollari e garantire una maggiore liquiditร  all’azienda.

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Boeing, piano per raccogliere 15 miliardi di dollari e creare liquiditร 

Un piano per raccogliere qualcosa come 15 miliardi di dollari: รจ il progetto di Boeing, anticipato proprio in queste ore dallโ€™agenzia di stampa Reuters, che cita una fonte informata sui fatti.

Lo scorso 16 ottobre 2024, per la prima volta, era stato riportato che il produttore di aerei Boeing stava per mettere a punto un piano per raccogliere 15 miliardi di dollari con azioni ordinarie e unโ€™obbligazione convertibile, nel tentativo di consolidare le finanze, messe a dura prova da uno sciopero che sta letteralmente paralizzando lโ€™azienda.

Ma vediamo in quale modo lโ€™azienda ha intenzione di sfruttare le risorse che ha in mente di raccogliere.

Boeing, un piano per raccogliere 15 miliardi di dollari

Il nuovo piano annunciato da Boeing prevede di raccogliere fino a 15 miliardi di dollari con unโ€™azione combinata di vendita di azioni e azioni privilegiate convertibili. Lโ€™importo stimato, ad ogni modo, potrebbe aumentare in base alla domanda.

Al momento Boeing si sarebbe rifiutata di commentare in qualsiasi modo la notizia.

Giร  in precedenza Bloomberg News aveva riferito la tempistica prevista per lโ€™aumento di capitale.ย 

Ad inizio di ottobre, nei documenti normativi che Boeing ha depositato, viene messo in evidenza che la societร  avrebbe potuto raccogliere qualcosa come 25 miliardi di dollari in azioni ed obbligazioni, anche se il suo rating creditizio di grado di investimento fosse a rischio.

Boeing รจ alle prese con un controllo normativo leggermente piรน rigoroso: la produzione รจ limitata e i clienti stanno letteralmente perdendo fiducia nei suoi prodotti, da quando il pannello di una portiera di un aereo 737 Max si รจ staccato in volo.

Per tutto lโ€™anno lโ€™azienda ha continuato a bruciare liquiditร . La scorsa settimana, inoltre, ha annunciato una nuova perdita trimestrale pari a 6 miliardi di dollari. Allโ€™inizio di questo mese Boeing ha dichiarato di aver sottoscritto un accordo di credito da 10 miliardi di dollari con i principali finanziatori:

  • Bank of America;
  • Banca Popolare Cinese;
  • Goldman Sachs;
  • JPMorgan.

Tra lโ€™altro, proprio ad inizio ottobre, Boeing ha dichiarato che ha intenzione di tagliare 17.000 posti di lavoro, che corrispondono al 10% della sua forza lavoro. Ma non solo: rinvierร  di un anno le prime consegne del suo jet 777X.

Le tre principali agenzie di rating del credito – S&P, Moody’s e Fitch – hanno dichiarato che taglieranno il rating di Boeing a spazzatura se l’azienda contrarrร  nuovo debito senza rimborsare circa 11 miliardi di dollari di debito in scadenza fino al 1ยฐ febbraio 2026.

Boeing, lo sciopero continua

La scorsa settimana i lavoratori in sciopero della Boeing hanno respinto lโ€™ultima offerta contrattuale dellโ€™azienda. La presa di posizione dei lavoratori ha creato una nuova minaccia per le attivitร  dei fornitori come l’azienda a conduzione familiare Independent Forge.

Il presidente Andrew Flores ha spiegato che se lo sciopero di oltre 33.000 lavoratori della Boeing negli Stati Uniti dovesse durare un altro mese, la sua azienda potrebbe dover ridurre le sue attivitร  da cinque a tre giorni alla settimana per risparmiare denaro e trattenere i lavoratori.

Sebbene Independent Forge abbia giร  licenziato alcuni dipendenti, licenziarne altri non รจ un’opzione allettante. I 22 lavoratori rimasti sono essenziali per l’azienda, soprattutto quando lo sciopero finirร  e la domanda di componenti aeronautiche in alluminio riprenderร . Flores ha spiegato che questi dipendenti costituiscono la spina dorsale dellโ€™azienda. Il loro know-how รจ importante, non puรฒ essere sostituito.

Il voto espresso mercoledรฌ dal 64% dei lavoratori dello stabilimento Boeing sulla costa occidentale contro l’ ultima offerta contrattuale dell’azienda , che sospende ulteriormente l’assemblaggio di quasi tutti i jet commerciali del costruttore, ha creato un nuovo banco di prova per fornitori come Independent.

La vasta rete globale di fornitori della Boeing, che produce componenti in grandi fabbriche moderne o in piccole officine in garage, era giร  stata messa a dura prova dalla crisi di qualitร  e sicurezza dell’azienda, iniziata a gennaio dopo lo scoppio di un pannello in volo su un nuovo 737 MAX.

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Lo yen crolla condizionato dalle elezioni in Giappone. Si teme un governo debole

A condizionare in maniera negativa lo yen sono le elezioni in Giappone, che potrebbero determinare una certa instabilitร  politica.

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Lo yen crolla condizionato dalle elezioni in Giappone. Si teme un governo debole

Lo yen giapponese, in mattinata, รจ sceso al minimo degli ultimi tre mesi: gli investitori ritengono che la perdita della maggioranza parlamentare da parte della coalizione di governo in Giappone potrebbe rallentare l’aumento dei tassi dโ€™interesse. Il dollaro, invece, si รจ proiettato verso un guadagno mensile beneficiando dellโ€™aumento dei rendimenti dei Titoli del Tesoro statunitensi.

Nel corso della sessione asiatica lo yen si รจ indebolito, raggiungendo quota 153,88 dollari e 166,06 euro, che corrispondono al valore piรน basso registrato su entrambi i fronti dalla fine del mese di luglio. In valori percentuali, lโ€™ultimo calo dello yen รจ stato pari allo 0,7% rispetto al dollaro – da ottobre รจ stata registrata una discesa del 6,4% – il piรน grande di tutte le valute del G10. Gli investitori e gli analisti temono che possa aprirsi, in Giappone, un periodo contrassegnato da lotte politiche il cui obiettivo sarebbe quello di garantire una coalizione dopo che il Partito Liberal Democratico e il suo alleato Komeito hanno vinto 215 seggi alla Camera bassa, rimanendo al di sotto della maggioranza prevista (233 seggi).

Yen e i timori sul futuro della politica monetaria

A condizionare il futuro dello yen รจ la stabilitร  politica del Giappone. Gli operatori di mercato ritengono che le elezioni potrebbero portare alla formazione di un governo privo della forza politica necessaria per gestire lโ€™aumento dei tassi dโ€™interesse. Ma soprattutto potrebbero inaugurare unโ€™era di leadership a porte girevoli.

Fumio Kishida รจ rimasto in carica poco meno di tre anni. Il suo successore Shigeru Ishiba รจ il quarto primo ministro del Giappone in poco piรน di quattro anni: come se questo non bastasse, si prevede unโ€™ulteriore instabilitร  politica che potrebbe portare la Banca Centrale giapponese a muoversi con cautela (si deve riunire questa settimana per stabilire i tassi).

Bart Wakabayashi, direttore della filiale di Tokyo di State Street, spiega che un’altro fattore da considerare. quando si guarda all’economia. รจ se nel corso dei prossimi ci possano essere una nuova serie di primi ministri: situazione che non farebbe bene allo yen.

Gli analisti della BNY hanno affermato che il prossimo obiettivo immediato per il cambio dollaro/yen sarร  155, con 160 come probabile limite che richiederebbe l’intervento del ministero delle finanze.

Come si sta muovendo il dollaro

Dando uno sguardo a quanto sta avvenendo negli Stati Uniti, il dollaro brilla ed รจ sulla buona strada per registrare il piรน importante aumento mensile degli ultimi due anni e mezzo. Questo รจ, indubbiamente, un segnale di forza dell’economia statunitense. Le scommesse sulla vittoria di Donald Trump alla presidenza hanno sollevato i rendimenti statunitensi in previsione di politiche che potrebbero ritardare i tagli dei tassi di interesse.

A 1,0790 dollari, l’euro รจ rimasto stabile ma รจ sceso di oltre il 3% nellโ€™arco dellโ€™ultimo mese. La sterlina viene scambiata a 1,2952 dollari e ha registrato un calo del 3,1% fino a ottobre.

I rendimenti dei titoli del Tesoro decennali sono aumentati di 40 punti base a ottobre, rispetto a un aumento di 16 punti base per i bund decennali e di 23 punti base per i gilt.

Un’ulteriore frenata dovuta alla delusione per i piani di stimolo della Cina ha messo sotto pressione il dollaro australiano e quello neozelandese, che sono scesi ai minimi degli ultimi 2 mesi e mezzo lunedรฌ. Le vendite hanno portato il kiwi a 0,5958 dollari e una perdita del 6% per ottobre, mentre l’Aussie รจ sceso a 0,6579 dollari e ha perso il 4,6% a ottobre.

L‘indice del dollaro USA รจ salito del 3,6% a 104,46 nel mese di ottobre, registrando il rialzo mensile piรน netto da aprile 2022.

La settimana che ci attende sarร  densa di dati: dati sull’inflazione in Europa e Australia, dati sul prodotto interno lordo negli Stati Uniti e indici dei responsabili degli acquisti in Cina.

I dati del fine settimana hanno mostrato che gli utili industriali in Cina sono crollati a settembre, con un calo annuo del 27,1%. Lo yuan ha toccato il minimo da fine agosto, attestandosi a 7,1355 per dollaro.

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Giappone: exit poll castigano il premier uscente. Soglia 200 seggi in bilico

Giappone: exit poll parlano di disastro per il Partito Liberale Democratico.

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Giappone exit poll

Le elezioni anticipate in Giappone rischiano di essere il primo risultato negativo e la prima volta senza maggioranza per il Partito Liberale Democratico, che ha il saldo controllo del paese del Sol Levante dal 2009. Secondo gli exit poll diffusi da NHK, ci sarebbe infatti la possibilitร  per il partito dell’attuale premier Shigeru Ishiba di perdere la maggioranza. E anche di andare sotto quei 200 seggi che sarebbero la soglia minima con la quale iniziare a ragionare di una possibile coalizione che veda il partito del premier comunque al governo. Serviranno comunque i risultati dello spoglio effettivo, per quanto in realtร  quanto venuto fuori dagli exit poll sia giร  politicamente significativo.

La campagna elettorale dell’opposizione ha toccato anche degli importanti temi economici per il Giappone, a partire dall’inflazione e della debolezza intrinseca dello yen, che รจ tornata prepotentemente al centro del palcoscenico in ottobre, senza che perรฒ siano state messe sul tavolo misure efficaci per contenerla. Una presidenza del consiglio, quella di Shigeru Ishiba, che รจ stata breve, intensa e che ha messo sul tavolo di nuovo tutti i problemi economici del Giappone.

Da incendiario a pompiere in meno di 4 settimane

Sembra passata una vita da quel 27 settembre che aveva visto Shigeru Ishiba salire sullo scranno piรน alto della politica giapponese, promettendo tra le altre cose un appoggio incondizionato al rafforzamento dello yen. Appoggio poi trasformatosi perรฒ in promessa elettorale non rispettata, dopo anche interlocuzioni ai massimi livelli con Bank of Japan.

Anche se il risultato elettorale dovesse confermarsi essere quello che sta emergendo dagli exit poll, i mercati alla riapertura tra poche ore dovranno cercare di interpretare una situazione che potrebbe essere piรน confusa di quanto previsto. E che potrebbe confondere ulteriormente l’andamento dello yen e del mercato azionario di Tokyo, giร  all’interno di un 2024 la cui cifra distintiva รจ stata quella dell’incertezza. Parleranno i risultati, che dovrebbero essere giร  relativamente netti alla riapertura delle contrattazioni in Giappone.

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