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Yuan in indebolimento dopo taglio dei tassi d’interesse

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Inizio settimana positivo per il dollaro che prosegue la sua ascesa dopo cinque settimane consecutive di guadagni. L’attenzione degli investitori è ora rivolta al simposio di Jackson Hole della Federal Reserve, che potrebbe offrire indicazioni sul futuro delle politiche sui tassi d’interesse. Nel frattempo gli occhi sono puntati sullo yuan cinese, dopo l’annuncio di un nuovo taglio ai tassi della banca centrale. Lo yuan ha visto una riduzione del tasso di prestito di riferimento annuale di 10 punti base, mentre il tasso quinquennale è rimasto invariato. Questo ha portato ad un indebolimento dello yuan, nonostante l’intervento della banca centrale cinese per stabilizzare la forza della valuta nazionale sui mercati Forex.

Valute come il dollaro australiano e neozelandese, strettamente legate agli esporti verso la Cina, potrebbero subire le conseguenze di tali dinamiche. Gli analisti della Commonwealth Bank of Australia prevedono che il dollaro australiano possa continuare a soffrire, con un possibile ulteriore calo entro fine anno, a meno che in Cina non venga introdotto un robusto pacchetto di stimoli focalizzato sulle infrastrutture. La settimana scorsa le materie prime industriali hanno iniziato un trend rialzista sulle attese di un annuncio da parte di Xi Jinping, ma fino a questo momento le misure per l’aiuto dell’economia sono rimaste molto contenute.

presentazione della notizia sul calo dello yuan dopo il taglio ai tassi di interesse
Gli analisti si aspettavano un taglio anche ai tassi di interesse quinquennali, che sono particolarmente importanti per i mutui

La Cina taglia i tassi di interesse

La Cina ha deciso di ridurre il suo tasso di prestito di riferimento annuale, nel tentativo di stimolare la domanda di credito. Una decisione inattesa è stata quella di mantenere invariato il tasso quinquennale, mossa che ha sollevato domande riguardo alle preoccupazioni di una possibile debolezza della valuta cinese. Il rallentamento dell’economia cinese, che rappresenta la seconda economia più grande del mondo, è dovuto a una combinazione di fattori: una crisi immobiliare in peggioramento, spese dei consumatori in calo e una crescita del credito in frenata. Questa situazione ha alimentato le speculazioni su ulteriori stimoli da parte delle autorità cinesi.

Allo stesso tempo, la crescente pressione al ribasso sul yuan limita le opzioni di Pechino in termini di allentamenti monetari. Una maggiore differenziazione dei rendimenti rispetto ad altre economie potrebbe portare a vendite massicce di yuan e a una fuga di capitali. L’attuale tasso di prestito principale (LPR) annuale è stato ridotto di 10 punti base al 3,45%, mentre l’LPR quinquennale è rimasto al 4,20%. Tale decisione ha sorpreso gli analisti, la maggior parte dei quali prevedeva un taglio di 15 punti base. È importante notare che la maggior parte dei nuovi prestiti in Cina è basata sull’LPR annuale, mentre il tasso quinquennale influisce sulla determinazione dei mutui.

La decisione di mantenere invariato il tasso quinquennale ha colto di sorpresa molti trader e analisti. Ken Cheung, Chief of Forex Strategy per l’Asia presso Mizuho Bank, ha suggerito che questo potrebbe indicare una certa riluttanza da parte delle banche cinesi a ridurre ulteriormente i tassi. Ha inoltre aggiunto che la sorprendente decisione sui tassi potrebbe avere ripercussioni negative sulle previsioni di crescita cinese e sul tasso di cambio del yuan.

grafico tassi di interesse in Cina
Il grafico dei tassi di interesse in Cina mostra come la politica monetaria si stia gradualmente facendo più espansionista (Fonte: Trading Economics)

Per il dollaro si attende la conferenza di Jackson Hole

Il Simposio Economico di Jackson Hole è un evento annuale ospitato dalla Federal Reserve Bank di Kansas City fin dagli anni ’70. Si svolge nella località montana di Jackson Hole, nel Wyoming, e riunisce banchieri centrali, Ministri delle finanze e leader mondiali per discutere di questioni economiche globali a lungo termine.

Il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, parlerà al Simposio di Jackson Hole che inizierà giovedì. L’intervento è molto atteso: il discorso di Powell arriva in un momento in cui i dati economici continuano a superare le aspettative. Il rapporto sulle vendite al dettaglio di luglio ha mostrato una crescita dello 0,7%, quasi il doppio delle previsioni degli economisti. Questi dati hanno spinto la previsione GDPNow della Federal Reserve di Atlanta al rialzo. Ora la stima di crescita del PIL del terzo trimestre è del +5,8% su base annua, il ritmo più veloce registrato dal quarto trimestre del 2021.

Si prevede che Powell discuterà della direzione futura dei tassi d’interesse, dello stato generale dell’economia e se le pressioni inflazionistiche stiano portando a una riconsiderazione degli obiettivi attuali della Fed. È importante sottolineare che il discorso di Powell precederà l’uscita dei dati sull’inflazione il 31 agosto e il rapporto sull’occupazione di agosto il 1° settembre.

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