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Ferro ai massimi da 6 mesi su segnali positivi dalla Cina

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Dopo aver chiuso la sua migliore settimana da giugno, il prezzo del minerale di ferro chiude la giornata di scambi di venerdì ai massimi raggiunti da sei mesi a questa parte. Dopo un 2023 in gran parte da dimenticare, l’ultima parte dell’anno potrebbe riservare un rally rialzista grazie ai segnali incoraggianti che stanno arrivando dalla Cina. Per tutto l’anno si è parlato di come l’economia cinese non abbia attraversato la ripresa sperata, e di come il mercato immobiliare -guidato dal rischio di bancarotta della più grande impresa di costruzioni in Cina- abbia continuato a soffrire prezzi e vendite in calo. Ora, grazie all’intervento pubblico, sembra che la situazione stia finalmente migliorando.

I dati arrivati nel corso della settimana hanno mostrato che, anche se ancora lentamente, si notano i primi segni di una ripresa nel mercato immobiliare cinese. Le richieste di mutui e di prestiti sono quadruplicate rispetto alle rilevazioni precedenti, facendo pensare che i compratori siano pronti per ritornare a spingere i prezzi a rialzo. Di conseguenza, il prezzo del minerale di ferro ha iniziato un rally rialzista sulla scia della nuova prospettiva di una maggiore domanda da parte dei costruttori cinesi.

presentazione della notizia su ripresa dei prezzi del ferro dopo dati cinesi su prestiti e mutui
Si attende la possibile introduzione di un tetto alla produzione cinese di acciaio nel 2023, che potrebbe limitare la rincorsa rialzista dei prezzi del minerale di ferro

Si risveglia il più grande degli importatori

Rappresentando circa il 70% della domanda mondiale di ferro e acciaio, la Cina è indubbiamente un player in grado di influenzare da solo i prezzi di mercato. Ad agosto i dati indicano che sono state importate 106.4 milioni di tonnellate di acciaio in Cina, la cifra più alta raggiunta da ottobre 2020 a oggi. Si tratta di un forte segnale di ripresa, per un mercato che sembrava a un passo dal tracollo del comparto immobiliare e dell’intero ecosistema dell’edilizia privata. La ripresa sembra solo agli inizi, considerando quanto terreno ci sia ancora da recuperare per arrivare a toccare gli stessi massimi raggiunti dai prezzi degli immobili nel 2021.

Gli analisti attribuiscono gran parte di questa ripresa alle decisioni di alcuni enti locali importanti, tra cui grandi città come Pechino e Shenzhen, che hanno iniziato a introdurre regolamentazioni per risollevare la domanda di immobili. In molte città, ora chi compra una seconda casa può accedere agli stessi benefici fiscali di chi compra la sua prima abitazione; in molti casi è anche stata aumentata anche la percentuale del valore dell’immobile che si può finanziare tramite mutuo. Sembra che il tutto abbia funzionato, con la provincia di Pechino che la scorsa settimana ha registrato un aumento del 16.9% nel numero di compravendite immobiliari.

foto del processo di stampaggio del ferro fuso
L’aumento dei prezzi del ferro è stato comunque alimentato anche da molta speculazione da parte dei trader istituzionali

Il rally potrebbe non durare a lungo

Malgrado il miglioramento dei fondamentali nel mercato immobiliare cinese, varie voci di Wall Street hanno fatto notare che il rally potrebbe non durare a lungo. In primis, alcuni ritengono che la maggiore domanda cinese sia il frutto del desiderio di anticipare le forniture in vista delle festività nazionali delle prossime due settimane. Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, le celebrazioni per il giorno dell’unità nazionale imporranno un’intera settimana di ferie alle imprese. Inoltre gli esperti fanno notare che questo particolare periodo dell’anno è stato segnato regolarmente da un basso livello di scorte, per cui è facile che anche una domanda moderata faccia aumentare il prezzo del minerale di ferro.

Da ultimo, c’è grande fermento per la possibilità che il governo cinese decida di introdurre quote di produzione sull’acciaio. Nello specifico, è molto probabile che venga passata una regolamentazione secondo cui la produzione di acciaio del 2023 non dovrà superare quella del 2022. Se così fosse, verrebbe lasciato uno spazio limitato per l’aumento della domanda di minerale di ferro nel corso dei prossimi mesi.

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