Azioni News
Pubblicati i nuovi dati di JPMorgan, Wells Fargo e BlackRock
Nella giornata di venerdì 14 luglio sono stati pubblicati i dati relativi al secondo trimestre di JPMorgan, Wells Fargo e BlackRock.
JPMorgan ha registrato un aumento del 67% degli utili per il secondo trimestre, poiché ha guadagnato di più dai pagamenti degli interessi dei mutuatari e ha beneficiato dell’acquisto da parte di First Republic Bank. Il margine di interesse di Wells Fargo è aumentato del 29% nel trimestre. Per BlackRock, invece, gli 80 miliardi di dollari americani di afflussi netti totali per questo trimestre dimostrano la forza continua della piattaforma su vasta scala. Flussi positivi che vanno oltre il target del cliente e della regione.
I dati pubblicati da JPMorgan
Le azioni del più grande istituto di credito statunitense sono aumentate del 2,4% nel trading pre-mercato quando ha dato il via ai risultati del secondo trimestre per le grandi banche statunitensi e il CEO Jamie Dimon ha rassicurato gli investitori sul fatto che l’economia è rimasta resiliente. Inoltre, ha aggiunto che i bilanci dei consumatori rimangono sani e la loro spesa rimane costante, anche se un po’ più lentamente. Tuttavia, rimangono rischi significativi nel breve termine, come l’esaurimento delle riserve di liquidità da parte dei consumatori, l’inflazione elevata, l’inasprimento della guerra in Ucraina.
La banca ha acquistato la maggior parte delle attività fallite della First Republic Bank in un accordo sostenuto dal governo a maggio di quest’anno dopo settimane di turbolenze del settore. Ciò ha rafforzato il suo margine di interesse netto, che misura la differenza tra ciò che le banche guadagnano sui prestiti e pagano sui depositi. Questo dato è salito di $ 21,9 miliardi, in aumento del 44%, o del 38% escludendo First Republic.
L’utile di JPMorgan è salito a $ 14,47 miliardi, o $ 4,75 per azione, per il trimestre conclusosi il 30 giugno 2023. Ciò si confronta con $ 8,65 miliardi, o $ 2,76 per azione dell’anno precedente. I risultati arrivano sullo sfondo di una possibile fine degli aumenti dei tassi della Federal Reserve che negli ultimi trimestri hanno gonfiato i profitti delle grandi banche statunitensi.
Jamie Dimon ha messo in guardia contro un prematuro ottimismo sull’inflazione e ha affermato che i tassi dei fondi federali potrebbero salire fino al 6% o al 7%. Il tasso attualmente è compreso tra il 5% e il 5,25% e gli investitori si aspettano in gran parte solo un altro aumento di 25 punti base per quest’anno.
I ricavi dell’investment banking per il trimestre sono stati di 1,5 miliardi di dollari, in aumento dell’11% rispetto allo scorso anno. I ricavi dei mercati sono diminuiti del 10%, con il reddito fisso e il trading azionario che hanno subito un duro colpo. I fiacchi ricavi da trading hanno spinto le banche d’investimento a ridurre il proprio organico mentre si affrettano a tagliare le spese.
I dati pubblicati da Wells Fargo e BlackRock
Wells Fargo batte le previsioni con l’aumento dei tassi, mentre BlackRock riporta l’EPS diluito del secondo trimestre 2023 di $ 9,06 o $ 9,28 rettificato.
Wells Fargo ha affermato di aspettarsi che i benefici dell’aumento dei tassi di interesse continuino ad aumentare quest’anno, poiché ha registrato profitti migliori del previsto per il secondo trimestre. L’utile netto per il quarto più grande prestatore della nazione è balzato del 57% rispetto a un anno fa a quasi $5 miliardi o $1,25 per azione, al di sopra delle aspettative medie degli analisti di $1,17 per azione. Il margine di interesse è aumentato del 29% nel trimestre.
Laurence D. Fink, Presidente e CEO di BlackRock, afferma che la strategia aziendale di proseguire come platform-as-a-service è progettata per offrire migliori risultati in termini di investimenti e tecnologia e sta trovando riscontro positivi tra i clienti. BlackRock ha generato $190 miliardi di afflussi netti totali ricoprendo il ruolo di leader del settore nella prima metà del 2023, inclusi $80 miliardi nel secondo trimestre. La forte performance di investimento e le profonde partnership con i clienti hanno portato a una crescita organica sostenuta che, combinata con il miglioramento dei movimenti di mercato e valutari, ha portato a un aumento di 831 miliardi di dollari nel risparmio gestito di BlackRock dalla fine del 2022.
I clienti patrimoniali e istituzionali di tutte le regioni continuano a rivolgersi a BlackRock per soluzioni in tutto il loro portafoglio, generando afflussi netti nel secondo trimestre tra gli ETF con $48 miliardi, contanti con $23 miliardi e attivi con $4 miliardi.
Investimenti
Nvidia: altra giornata di sofferenza. Siamo a -14% dai massimi
Nvidia: altra giornata negativa in borsa. Ecco cosa sta succedendo al titolo.
Altra giornata da incubo per Nvidia: chiusura in rosso, con un parziale recupero nell’after market. Il titolo continua a scontare problematiche sia a livello commerciale (con l’arrivo di importanti concorrenti), sia a livello legale, con le recenti problematiche con la Cina e con gli Stati Uniti in termini di antitrust. Il titolo è sotto del 14% dai suoi massimi e chiude un’altra giornata in rosso, trascinando con sé parte degli entusiasmi che circondavano il settore tech.
È la fine di un ciclo per NVIDIA? Probabilmente no, ma con l’attesa dei tagli ai tassi di domani la tensione è alle stelle, non tanto per i tagli che sembrano più che scontati, ma per il dot plot che includerà tutte le previsioni sui tagli futuri da parte dei membri del FOMC. Una situazione interessante, con la correzione di Nvidia che rimane però il centro focale di tutte le analisi sui mercati azionari di oggi.
Nvidia: che succede?
Dopo un periodo di successo incontrollato e incontrollabile, di dominio assoluto per quanto riguarda il settore che tira di più, ovvero quello dell’intelligenza artificiale, ecco la correzione che in tanti – in particolare le Cassandre – si aspettavano. -14% dai massimi e soprattutto -2% circa oggi, per una giornata di trading ancora negativa per un titolo che comincia a mostrare qualche problematica.
A pesare sono l’arrivo di concorrenti importanti, vedi Broadcom, che avrebbe già chiuso accordi con OpenAI e Apple, almeno secondo le voci di corridoio e anche le cause dell’antitrust che almeno in Cina hanno il profumo della ritorsione politica.
Una questione che dovrà essere pesata dai mercati anche alla luce dei prossimi dati sulle principali aziende AI, nonché appunto alla luce di quelle che saranno le decisioni del FOMC, in termini di dot plot, ovvero di previsioni di tagli per il 2025 e il 2026.
Investimenti
Broadcom: +26% in borsa dopo gli annunci AI. OpenAi e Apple già clienti?
Broadcom piazza una performance incredibile in borsa. Ed è tutto merito dell’AI.
È stata una giornata incredibile per Broadcom, che ha chiuso la sessione di trading oltre il +26%, per una svolta verso l’intelligenza artificiale che già negli scorsi giorni aveva coinvolto il gruppo in notizie di mercato che la vedevano a fianco di Apple. Arrivano le prime stime di Hock Tan, CEO del gruppo, che ha detto di aspettarsi una revenue tra i 60 e i 90 miliardi di dollari nei prossimi 3 anni dai tre clienti che per non sono stati nominati.
La società ha inoltre annunciato che i tre hyperscaler già annunciati includeranno 1 milione di cluster con chip propri già nel 2025. Notizie importanti, in un trend che rimane il più importante di questo ciclo di mercato, quello dell’AI, e che ha già lanciato NVIDIA sulla vetta dl mondo per quanto riguarda la capitalizzazione di mercato. Si chiameranno XPU, e potrebbero essere una delle novità più apprezzate dai mercati, anche finanziari, del 2024 e del 2025.
Tre clienti, che potrebbero già far girare tanto denaro
Continuano intanto i rumors su chi potrebbero essere i due nuovi clienti – per ora top secret – di questa nuova soluzione creata dal gruppo Broadcom, che secondo il CEO starebbero già lavorando allo sviluppo della loro prossima generazione di chip AI XPU. Secondo i rumors che circolano già da qualche giorno a Wall Street si potrebbe trattare di OpenAI e Apple, società sia interessate a questi tipi di sviluppo, sia in grado di andare a solleticare gli animal spirits dei mercati borsistici.
Broadcom si avvia a chiudere l’anno con il raddoppio del valore delle sue azioni in borsa, con il titolo che nella sessione di oggi ha superato i massimi di 221%. Siamo ormai nel territorio dei trillionaires, un Olimpo di società quotate al quale hanno accesso in pochi e che per altre realtà geografiche è soltanto un miraggio.
Tutto questo nella settimana che ha visto anche la circolazione di altri rumors di collaborazione con Apple per la realizzazione di chip per server di datacenter AI. Un momento particolarmente felice per Broadcom, che potrebbe essere una delle soluzioni di diversi operatori di mercato per tagliare i costi legati all’approvvigionamento di soluzioni targate Nvidia.
Investimenti
Elon Musk, il suo patrimonio supera i 400 miliardi di dollari
Il patrimonio personale di Elon Musk ha superato i 400 miliardi di dollari, raggiungendo una cifra record.
Elon Musk supera i 400 miliardi di dollari di ricchezza personale. Il primo in assoluto a raggiungere questo traguardo. A riferirlo è Bloomberg, che ha fatto due conti in tasca al miliardario e ha calcolato che le azioni Tesla sono aumentate di oltre il 70% da quando, nei primi giorni di novembre, Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti.
Come se questo non bastasse, SpaceX e i suoi investitori hanno concordato di arrivare ad acquistare qualcosa come 1,25 miliardi di dollari dell’azienda: grazie a questa operazione la società spaziale è arrivata a valere 350 miliardi di dollari. La transazione ha fatto in modo che il patrimonio personale di Elon Musk crescesse di 50-58 miliardi di dollari, arrivando alla considerevole soglia di 440 miliardi di dollari.
Elon Musk beneficia della nuova valutazione di SpaceX
Nel corso della giornata il patrimonio di Elon Musk ha fatto un bel balzo in avanti: è cresciuto di una cifra compresa tra i 50 ed i 58 miliardi di dollari a seconda delle fonti che lo riferiscono. Il miliardario statunitense ha beneficiato di un’operazione che ha coinvolto SpaceX: l’azienda e i suoi investitori interni hanno accettato di riacquistare le azioni interne. L’accordo ha assegnato alla società una valutazione pari a 350 miliardi di dollari.
Partendo proprio da questa valutazione, la quota in mano ad Elon Musk – che è stimata al 42% – vale la bellezza di 147 miliardi di dollari. Ossia il 50% in più rispetto alla valutazione effettuata a giugno, quando l’ultima offerta di azioni aveva stimato il valore di SpaceX in 210 miliardi di dollari. Tra l’altro questa nuova valutazione contribuisce a rendere SpaceX la società privata con il valore più alto al mondo, arrivando a superare:
- TikTok;
- ByteDance:
- OpenAI (lo sviluppatore di ChatGPT);
- Stripe.
Su X Elon Musk ha scritto che la cosa pazzesca è che quasi nessun investitore aveva intenzione di vendere delle azioni nemmeno quando si era arrivati alla valutazione di 350 miliardi di dollari.
L’anno d’oro di Elon Musk
Indubbiamente i 400 miliardi di dollari raggiunti da Elon Musk rappresentano, a tutti gli effetti, una pietra miliare. Dal 1° gennaio di quest’anno il patrimonio è aumentato di oltre 150 miliardi di dollari. A questo risultato è riuscito ad arrivare grazie all’aumento della valutazione di SpaceX e a Tesla, la quale, indubbiamente, costituisce una delle parti più importanti del suo patrimonio. Non deve essere dimenticato, inoltre, il suo 54% in xAI, la startup di intelligenza artificiale, che alcuni investitori privati avrebbero valutato 50 miliardi di dollari a novembre.
Dalle elezioni presidenziali che hanno visto vincere Donald Trump, le azioni Tesla sono cresciute del 70%. Con il tycoon Elon Musk è riuscito a costruire un rapporto sempre più stretto, arrivando ad investire centinaia di milioni e innumerevoli ore nella sua campagna elettorale. Con ogni probabilità Elon Musk dovrebbe arrivare ad avere un ruolo anche nella nuova amministrazione Trump: potrebbe assumere il ruolo di co-responsabile del previsto dipartimento per l’Efficienza governativa (Department of Government Efficiency, Doge), che ricoprirà un ruolo attivo nelle decisioni che potrebbero portare al taglio delle spese del governo federale. Ma soprattutto un ente che potrebbe avere un ruolo su importanti decisioni normative che potrebbero impattare direttamente sulle aziende di Elon Musk.
Il 2024 è stato contrassegnato da molte buone notizie per il miliardario. Ma ce ne sono state anche di negative: nei primi mesi dell’anno, per esempio, un giudice del Delaware ha annullato il suo accordo del 2018 per ricevere opzioni pari ad un ulteriore 9% di Tesla, che in quel periodo valeva 56 miliardi di euro. Nel corso delle ultime settimane il giudice ha ribadito la sua decisione, anche se gli azionisti hanno approvato una seconda volta il pacchetto.
Investimenti
Inflazione non morde: NASDAQ sopra i 20.000, volano anche crypto e Bitcoin
Nasdaq chiude per la prima volta sopra i 20.000. Spinge il tech, bene le crypto.
Gli attesi dati sull’inflazione USA non spaventano più di tanto e preparano il terreno perfetto per un taglio dei tassi di dicembre. Tutto secondo aspettative, con l’inflazione classica che fa registrare un +2,7%, confermando il leggero rimbalzo dai minimi di due mesi fa e la Core – la misurazione che non tiene conto di alimentari e energetici – che rimane stabile al 3,3%. Una sorta di situazione idilliaca per gli asset risk on, che possono così far registrare una corsa importante che ha visto non solo Bitcoin tornare sopra i 100.000$, ma anche Tesla e alcune delle magnifiche sette fissare nuovi record.
È un mix importante tra aspettative di una politica monetaria finalmente in volo verso i territori meno restrittivi, la solita luna di miele che accompagna le elezioni del nuovo presidente e più in generale un ottimismo che è alimentato da un’economia USA che continua ad avere fondamentali molto più solidi di quelli delle altre economie sviluppate.
La lunga corsa dell’azionario USA continua
NASDAQ per la prima volta della sua storia sopra i 20.000 punti, alimentato da una fiducia per il settore tech che poggia sulle spalle dell’intelligenza artificiale ma non solo. A fare notizia oggi è l’intenzione di Apple di sviluppare chip per l’AI insieme a Broadcom, nonché quanto di interessante è stato prodotto anche da Tesla nel corso dell’ultimo incontro con gli azionisti, ovvero quella Model Q che arriverà sul mercato con un prezzo di 30.000$ e pronta a conquistare quote di mercato importanti.
Una giornata che passerà agli annali, in attesa dell’incontro del 18 dicembre del FOMC che deciderà sui tassi, e che – cosa più importante – sarà accompagnato anche dalle previsioni di Federal Reserve sul ciclo di tagli. Previsioni che non sempre poi vengono seguite dai fatti, ma che comunque innescheranno delle reazioni importanti da parte dei mercati. Reazioni che si intensificheranno proprio in avvicinamento all’ultima delle grandi decisioni di un 2024 che si chiuderà comunque in modo molto positivo per gli investitori in azioni sul mercato USA.
Investimenti
Tesla: il mercato premia le novità con un +2,9%. DB alza il target
Tesla vola dopo l’annuncio di Model Q, un low cost da 30.000 dollari che potrebbe conquistare una fetta di mercato importante.
Arriva una buona notizia per Tesla. La società guidata da Elon Musk incassa un incremento del prezzo target di Deutsche Bank, che premia le novità che il gruppo ha annunciato agli investitori. Tutto questo in un momento di enorme difficoltà per tutto il settore dell’elettrico e più in generale per il settore dell’auto, tanto negli USA quanto, in modo forse più accentuato, in Europa. A piacere agli investitori – e in particolare agli analisti di Deutsche Bank, ci sono le nuove proposte. Dalla Model Q che arriverà durante la prima metà del 2025 e che – sussidi inclusi – dovrebbe avere un prezzo sotto i 30.000$ per gli Stati Uniti. Una risposta dell’azienda in grado di poter muovere le vendite e che, per l’appunto, è piaciuta ai mercati.
Mercati che hanno premiato il titolo con un solido +2,87%, nonostante la riunione si sia occupata di prodotti dell’azienda più trendy: dai sistemi a guida automa passando per i robot Optimus e per i robo-taxi, prodotti che però almeno sul breve avranno con ogni probabilità un impatto ridotto rispetto appunto alla Model Q.
La battaglia per gli EV a basso costo
Da un lato c’è l’aiuto del governo USA, che anche prima dell’insediamento di Donald Trump è stato molto duro con la componentistica cinese e con i veicoli prodotti in Messico, dall’altro una soluzione che sembrerebbe poter accontentare tutti. Un’auto elettrica dal costo ridotto – con soglie minime di prezzo che per molti saranno fantascientifiche – e con una buona capacità di output e vendite già dalla prima presentazione.
Il prezzo sarebbe comunque interessante anche se dovesse essere rimosso il sussidio: si parla di 37.499$ per veicolo, come prezzo base, che renderebbe comunque molto appetibile la vettura anche per i ceti meno abbienti. Per l’analista di Deutsche Bank questo aumenterà lo share di mercato di Tesla, nel settore EV, in modo sostanziale. Staremo a vedere come risponderà il mercato degli acquirenti di auto. Le borse, almeno oggi, hanno già parlato.
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